Un risotto a regola d’arte

Volete dar prova di essere bravissimi chef ai vostri ospiti? Allora preparate un buon risotto e curate ad arte ma con semplicità la sua presentazione. Se cercate idee al riguardo, partite dagli ingredienti per dar forma a un piatto in cui i colori si scambino saggiamente in un gioco cromatico che rimandi al gusto. Il risotto, che dovrà essere sempre cremoso ma mai liquido, deve sposarsi in ogni senso con i sapori che impiega: ad esempio se avete deciso di preparare uno sfizioso risotto zucca e gorgonzola potreste servirlo a centro tavola all’interno di una grande zucca svuotata al posto di una zuppiera, o potreste riservare a ciascuno dei vostri ospiti una piccola zucca vuota da utilizzare come piatto da portata.Preferite un risotto alle verdure, magari a base di radicchio e noci? Allora, dopo averlo preparato, sistematelo nei piatti sopra un letto di foglie di radicchio crude, aiutandovi con un coppa pasta, e guarnitelo con gherigli di noce, lasciando il bordo del piatto libero per una decorazione a base di olio extravergine d’oliva o semi di papavero: risultato finale dall’effetto scenico assicurato!

I fiori nei piatti

Si coltivano, si regalano, si annusano e… si assaggiano. Mangiare i fiori non è una pazzia da “Domenica bestiale”, ma una tendenza che presto potrebbe prendere piede in tutta Italia. È una delle branche del foraging, l’utilizzo alimentare di prodotti selvatici spontanei,  pratica studiata e sviluppata dal wooding wild ing . Valeria Mosca, chef del laboratorio di sperimentazione di Desio, spiega come viole e primule possano entrare di diritto nella nostra cucina. E non come semplici guarnizioni. Sono tanti i fiori adatti all’uso alimentare, tra i più comuni ci sono viole, primule, lavanda, rosa canina, fiori d’acacia e di sambuco. Nel menù degustazione che proponiamo a wood*ing quasi settimanalmente se ne possono assaggiare di davvero aromatici e sorprendenti. Ci sono specie vegetali che producono fiori dolcissimi come le salvie selvatiche, altri molto profumati, altri ancora che hanno un gusto fortissimo.Come per tutti gli ingredienti selvatici che ci apprestiamo a raccogliere, anche e soprattutto quando si parla di fiori , si devono assolutamente rispettare le regole di raccolta e non saccheggiare ciò che abbiamo di fronte. Parlando invece di sicurezza personale è consigliato raccogliere solo quando si è certi di saper riconoscere la specie cercata. Sbagliare può significare incorrere in intossicazioni anche gravi. Mangiare i fiori è un tabù in Italia? Non è un tabù ma di sicuro i fiori vengono utilizzati quasi esclusivamente come decorazione o guarnizione di un piatto capita spesso anche con le erbe. Sono visti quasi come un vezzo, non utilizzati davvero ma “aggiunti”, non parte integrante del piatto. Ci sono pochissime persone davvero preparate che riescono ad utilizzare i fiori come veri e propri ingredienti.