L’estate nel suo vigore, il mare finalmente non è più un miraggio ma un compagno fedele. Ma con il mare arrivano anche le temute scottature solari. Sarebbe a rischio un italiano su due: Usano abbronzanti al posto dei protettivi, sminuiscono gli effetti dei raggi Uv e credono che stare più tempo al sole acceleri la tintarella. A mettere in guardia i vacanzieri sono gli esperti. I più a rischio sono i bambini e gli anziani. Gli effetti di una scarsa attenzione all’esposizione al sole e delle scottature sono desquamazione ed esfoliazione della pelle, prurito e bruciore e colpi di calore Un italiano su 3 pur di abbronzarsi in fretta rischia di non proteggersi bene nel primo vero giorno di sole. Tra gli errori maggiori c’è l’utilizzo di creme abbronzanti al posto di quelle protettive e il sottovalutare gli effetti dei raggi solari . Spalle , viso e décoltè sono le parti più soggette alle scottature. Gli anziani sono una categoria delicata perché, avvertendo meno il senso della sete e bevendo dunque meno, rischiano in maggior misura di andare incontro a secchezza della pelle, condizione che li rende più vulnerabili ad arrossamenti e scottature .Per affrontare in sicurezza l’esposizione al sole il principale accorgimento è idratarsi abbondantemente, dentro e fuori: sia in superficie, con creme o altre protezioni, sia dall’interno, bevendo da 1,5 a 2 litri di acqua. I sali minerali, sottolinea la dermatologa sono idratanti e antiossidanti. Sodio, magnesio e potassio sono tra le fonti principali di energia per la pelle: reintegrarli è fondamentale tanto più se pensiamo che, già senza le condizioni limite dell’estate, perdiamo 600 cc di acqua ogni giorno. Infine, ricordano gli esperti, è importante evitare un’esposizione prolungata al sole, e di abbronzarsi nelle ore centrali della giornata, quando i raggi solari sono più intensi, anche se al mare la percezione delle temperature è più gradevole
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Massaggio in ufficio..tutti felici
I ticket restaurant, il bar interno per il caffè, il ping pong in sala riunioni vanno benissimo, ma vuoi mettere un massaggio in ufficio e i suoi benefici al lavoro? Ricevere un trattamento rilassante alla scrivania, è il nuovo benefit aziendale che potrebbe rivoluzionare la qualità della vita lavorativa dei dipendenti italiani. Merito soprattutto della startup ShapeMe che, dopo aver lanciato una piattaforma online dove prenotare massaggi a domicilio, ha allargato l’offerta rivolgendosi alle aziende. Eravamo partiti con l’idea di offrire servizi per il benessere a 360 gradi, poi dopo un viaggio formativo in Silicon Valley abbiamo deciso di concentraci sui massaggi: negli Usa, specie nel settore digital e hi-tech dove le persone stanno ore sedute davanti a un laptop. A oggi la startup fornisce trattamenti anti-stress ai dipendenti di diverse imprese.Se siete preoccupati all’idea di dovervi aggirare in accappatoio e ciabatte tra i colleghi, come quando vai in Spa o alle terme, tranquillizzati: il massaggio al lavoro si fa da vestiti. Inoltre, non vengono usati lettini ma speciali sedie ergonomiche fornite dagli stessi massoterapisti che arrivano in azienda. Ogni seduta dura 15 minuti: il massoterapista tratta in particolare le zone più a rischio: collo, spalle e colonna. Di solito, sono le aziende a richiedere i massaggi nelle proprie sedi, ma ci sono anche gruppi di dipendenti che, con il permesso del datore di lavoro, si organizzano attivando il servizio e condividendo il costo delle sedute», Perché per lavorare bene, più che l’ennesima tazzina colma di caffeina, serve una pausa di benessere che scioglie le tensioni.