Festeggiare San Valentino

Cioccolatini,  rose o pupazzi  con scritto “I Love You” vi hanno stancato, esiste un modo molto più originale per festeggiare San Valentino: scendere lungo gli 11 km della Pista degli Innamorati in Val di Fassa, destinazione che offre anche cene con piatti tipici, al tramonto con vista sulle vette e serata nelle Spa dei suoi hotel più belli. E se siete invece liberi da impegni romantici, rifugiatevi  fra eventi solidali, notturni o culturali.

 

I sentimenti vanno coltivati

Le emozioni passano i sentimenti vanno coltivati, parola del grande sociologo Zygmunt Bauman, ogni relazione è unica: “non si può imparare a voler bene”. Amarsi e rimanere insieme tutta la vita, ovvero ciò che oggi è una rarità. Non conosciamo più la gioia dei legami durevoli e lasciarsi disconnettersi  è facilissimo. Cos’è che ci spinge a cercare sempre nuove storie? Il bisogno di amare ed essere amati. L’amore fluido è questo: viviamo nel nostro tormento tra la voglia di provare nuove emozioni e il bisogno di un amore vero. Un amore separato tra il desiderio di emozioni e la paura del legame. Dunque siamo costretti a vivere relazioni brevi o all’infedeltà. “Nessuno è “prigioniero”. Sta a noi decidere. Alcune scelte sono più facili e altre più rischiose. Quelle a prima vista meno impegnative sono più semplici rispetto a quelle che richiedono sforzo e sacrificio. L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno, l’amore ripaga quest’attenzione meravigliosamente. Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore e ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L’amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l‘amore. Non troveremo l’amore in un negozio. L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana”.

14 febbraio San Valentino

Il 14 Febbraio, La giornata degli innamorati ha origini lontane, nel 496 d.C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Tali riti che si celebravano il 15 febbraio prevedevano festeggiamenti sfrenati in cui venivano create coppie estraendole a sorte. Inoltre per le vie di Roma gli uomini inseguivano le giovani con fruste di pelle di capra, per propiziarne la fertilità. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del bambino. In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.Nel giorno dell’amore il santo prescelto come protettore degli innamorati fu San Valentino. Molte sono, infatti, le storie sul popolare vescovo di Terni che lo vedono complice di infelici amanti.Uno degli episodi più significativi fu la celebrazione del matrimonio, fortemente contrastato per motivi religiosi, tra una giovane donna cristiana, Serapia e Sabino, un legionario romano pagano. Si narra, inoltre, che fosse anche un ottimo conciliatore: un giorno Valentino, sentendo litigare due fidanzati, andò loro incontro con una rosa invitandoli a tenerla stretta come segno di riconciliazione e subito tra i due tornò la pace.Ma San Valentino oggi deve la sua popolarità soprattutto al marketing: solo in Italia è stato calcolato che tra cenette, fiori e sms, verranno spesi quasi mille milioni di euro. Sono questi i numeri del business che ruota intorno ai cuori e alle parole “ti amo”.

Fate una sorpresa al vostro partner

Fare una sorpresa al partner non vuol dire obbligatoriamente mobilitare mezzo mondo, si può essere romantici e dolci anche nella vita di tutti i giorni, basta a volte avere piccole attenzioni e finezze che magari non sono plateali ma che arrivano dritte al cuore. Scritte sullo specchio È un grande classico, un gesto romantico e audace ma che sortisce sempre l’effetto desiderato. Se vivete insieme o se state in casa da soli potete usare il vostro rossetto per lasciargli un messaggio romantico sullo specchio del bagno, in questo modo quando ritorna a casa troverà questa bellissima sorpresa. Potete lasciare un saluto, un cuoricino, un “ti amo” e anche l’impronta delle vostre labbra. La stessa cosa possono farla i maschietti, a patto di non rovinare un rossetto particolarmente costoso, potreste beccarvi le ire delle vostra compagna! Potete anche ripiegare sui post it, simpatici, colorati e altrettanto carini, scrivete qualcosa di dolce e lasciateli, sul cuscino, sul tavolo, sulla porta in camera da letto oppure dentro la tazza del latte che di solito usa la mattina, o in giro per casa.

Una gradita sorpresa

Trovare le idee per fare una sorpresa romantica al partner non è sempre semplice, ci sono persone che sono nate per organizzare queste ed altre che invece non sanno da dove cominciare. Che vi troviate al mare, o in montagna, o anche a casa, un’idea che sicuramente riscuoterà un ottimo effetto è la colazione a letto è un grande classico, è semplice da organizzare, non costa nulla e vi basterà solo alzarvi 20 minuti prima del vostro partner, sgattaiolare in cucina e preparare qualcosa di buono. Seguite i gusti del vostro partner, prendete una fetta di torta, una fetta di pane arrostito dove spalmerete del burro con la nutella o la marmellata o un croissant oppure preparate un toast, o una brioche salata con prosciutto e formaggio, e poi aggiungete un caffè, un the e magari uno yogurt, per dare un aspetto più bello alla vostra colazione versatelo in delle ciotoline, la stessa cosa se scegliete delle merendine, apritele e poggiatele su un piatto, oppure per il succo di frutta mettetelo nel bicchiere o in una brocca di vetro. Non c’è bisogno di esagerare ma di coccolarsi quel tanto che basta per iniziare la giornata alla grande.

Serviti….subito!!

Succede un po’ a tutti, di essere di fretta mentre aspetti un caffè al bar, oppure mentre insieme ad amici sei a fare un pranzo veloce, specie  dove i locali sono un po’ più affollati di essere in attesa al bancone del bar, ma non riusciare ad avere l’attenzione del cameriere per ordinare.In questi casi, spesso si tende a pensare che la colpa è del cameriere che non fa bene il suo lavoro, ma secondo uno studio condotto da ricercatori tedeschi, la questione potrebbe essere leggermente diversa: può essere che siamo noi a non “lanciare i giusti segnali” al cameriere.In ambienti affollati e confusi può essere difficile comunicare: un problema concreto specie nel mondo dei servizi, dove la qualità del servizio stesso è strettamente dipendente dalla capacità di chi lo offre di soddisfare correttamente le richieste del cliente. Capire cosa fa sì che la comunicazione sia efficace o meno è fondamentale poi se si vogliono sviluppare strumenti di supporto ai servizi ed è così nato lo studio che ha visto l’analisi di numerose interazioni reali in veri bar, permettendo di trarre interessanti conclusioni.E’ emerso che il messaggio “voglio ordinare” è un messaggio non verbale: per farsi capire, secondo lo studio, è necessario essere rivolti verso il bancone e guardare un cameriere. Non esattamente una sorpresa, ma quel che è interessante è che mentre questi due movimenti assieme sono “necessari e sufficienti”, senza bisogno di aggiungere altri gesti, uno solo dei due, oppure azioni di tipo diverso, non appaiono altrettanto efficaci. A questo punto però entra in gioco anche l’abilità del cameriere, perché lo studio ha confermato che ignorare un potenziale ordine è considerato peggio che chiedere a qualcuno che ha già ordinato, o che non vuole ordinare, se desidera qualcosa. Pertanto fate attenzione quando chiedete un caffè a come lo chiedete…sarete serviti subito!!