La contrapposizione o contrasto suggerimenti su come abbinare un vino

Spesso quando abbiamo una cena importante o anche semplicemente una cena tra amici, la cosa più difficoltosa è trovare il giusto abbinamento vino-cibo  il punto di arrivo della degustazione, di uno e dell’altro, per fare un ottima figura Ecco alcuni esempi: un piatto di funghi freschi vorrà un rosso giovane e gagliardo, mentre un poderoso brasato ricco di intingoli chiamerà un vino dai tannini generosi; un formaggio erborinato di lungo affinamento sarà valorizzato da un passito con toni dolci, mentre la carne d’agnello si presta a diversi accostamenti a seconda delle preparazioni: un carré al forno potrebbe risuonare con un rosso del sud di gran corpo, mentre un coscio o un fritto troverà la felicità con un brillante Sangiovese del Chianti.

Scegliamo un vino? Sei un uomo o una donna?

La curiosità è donna, anche nel momento di acquisto di un vino. Da una analisi dei consumi le enoappassionate ‘manifestano una curiosità maggiore degli uomini. Spesso non hanno uno schema predefinito sui vini da acquistare, la selezione avviene realmente sullo scaffale ed apprezzano sempre il consiglio di un esperto. In tema di gusti invece si può rilevare che prediligono vini freschi ed eleganti. Con un’età mediamente maggiore, l’acquirente uomo invece sa già cosa scegliere e punta sul prestigio dell’etichetta, cercando vini strutturati ed importanti”.

Lavori belli e ben retribuiti

Finalmente è finita la scuola, per alcuni un po’ di mesi di riposo, per altri l’approdo al mondo del lavoro. Ci sono lavori da sogno per cui si sarebbe disposti quasi a pagare anziché essere pagati.L’ultimo della lista arriva da Netflix: sul sito della piattaforma è comparso un annuncio di lavoro tra i più succulenti, ossia AAA Cercasi analista editoriale dei contenuti.La mansione consiste nel guardare comodamente seduti sul divano, serie tv no stop, analizzandole e valutandole. Insomma, quello che tutti noi facciamo gratis di continuo.Certo, anche quello dell’Oreo, rivolto a wannabe assaggiatori di cioccolato, fa gola a chi non teme la prova costume. Approfondiamone alcuni : Sommelier Tra i ruoli più quotati nel settore della ristorazione, di certo quello dell’esperto di vino si merita una medaglia d’oro.Il suo compito è quello di consigliare vini spesso anch’essi medaglia d’oro, accostamenti eno-gastronomici, fare assaggiare bottiglie e stappare il buonumore. Essere sommelier equivale a essere un terapeuta.E gli anni di studio non sono di certo inferiori a quelli di un medico ma di certo le soddisfazioni a cui brindare non mancheranno. Assaggiatore di cioccolato.La ditta Oreo ha da annunciato l’apertura di alcune posizioni aziendali come assaggiatori di cioccolato. Una professione indubbiamente top la cui unica pecca è la dieta che riuscirete a tenere poco sotto Critico culinario Essere pagati per mangiare succulenti piatti di manicaretti estasianti nei migliori ristoranti del mondo. Dove c’è da firmare? Prima di firmare, però, serve studiare parecchio e a volte un iter studiorum dei migliori non basta: la condizione qua non è quella di avere un bell’esercito di papille gustative agguerrite, pronte ad assaltare qualsiasi cibo, farlo a pezzi e ricominciare subito da capo.

l robot sommelier

l robot sommelier, messo a punto dagli studenti del GaE di Biella ha suscitato tanta curiosità. Il robottino, o meglio il cobot, robot dotato di intelligenza artificiale in grado di interagire e collaborare con gli umani, è in grado di riconoscere un vino, di risalire persino alla cantina di produzione e di tacciarne le caratteristiche organolettiche. Insomma, la presentazione del robot sommelier ha fatto si che la stampa nazionale si interessasse al progetto ma anche la televisione non è stata indifferente, il robot ospite di un importante trasmissione televisiva e’ stato un successo, intervistato  ha saputo rispondere in piena autonomia, ha anche dato dimostrazione del sue capacità nel riconoscere un vino colore, vitigno, acidità ecc., dell’area geografica di provenienza e dei possibili abbinamenti a tavola. Un successo, insomma.Gli unici scontenti sono i sommelier umani che in qualche occasione sono stati persino poco eleganti nei confronti di chi ha seguito il progetto. Il futuro però sembra essere  proprio questo. I cobot prenderanno sempre più piede e in molti casi si sostituiranno agli umani. Non sarà però così per i sommelier che possono stare tranquilli, un robot non potrà mai avere la loro eleganza e la loro capacità di narrare un vino, ma potrebbe essere di aiuto, come lo è il Bimby per molti chef che lo tengono imboscato nelle loro cucine, ma che nessuno dice.

 

 

Trasformare l’acqua in vino

Quello che è descritto come un vero e proprio miracolo all’interno del Vangelo, oggi è realtà grazie a due enologi di San Francisco che sono riusciti ad inventare un prodotto chimico che trasforma l’acqua in vino. Questo particolare vino sintetico si può ottenere in soli 15 minuti mescolando acqua, etanolo e vari additivi alimentari che imitano il sapore del vino. I due inventori sono Mardonn Chua e Alec Lee che hanno avuto l’idea dopo aver visto la bottiglia di un pregiato Chardonnay in un’enoteca californiana, rendendosi conto che non avrebbero mai potuto permettersela. Così hanno deciso di creare delle imitazioni di vini pregiati alla portata di tutti. L’uva non è per niente presente nella loro bevanda. Chiaramente i primi esperimenti sono stati un flop, in quanto le bevande non assomigliavano neanche lontanamente al vino; ma dopo vari tentativi, i due enologi sono riusciti ad ottenere dei buoni risultati, riuscendo addirittura ad imitare il Moscato d’Asti italiano. Per poter trasformare l’acqua in vino, gli enologi hanno aggiunto degli additivi basandosi su delle analisi chimiche che hanno effettuato sull’originale.La formula prevede che un litro di vino artificiale venga composto dall’85% di acqua, dal 13% di etanolo e dal 2% di additivi, che servono a conferire il sapore fruttato del vino. I due ricercatori hanno deciso di aprire una società che si occupa della vendita di repliche di vini pregiati; per il momento però, questa invenzione ha fatto storcere il naso a molti. Infatti, molti loro colleghi temono che questa tecnica possa essere utilizzata in malafede per falsificare vini pregiati e distribuirli come originali. Inoltre alcuni sommelier, incuriositi da questa invenzione, hanno deciso di assaggiare le repliche dei vini per verificare la loro somiglianza con gli originali. Il loro parere, però, ha dato esito negativo, in quanto i sommelier sostengono che le repliche sono facilmente riconoscibili per via del loro sapore simile alla plastica Prima di trovare gli additivi giusti sono state effettuate numerose prove ma alla fine pare che i risultati siano stati discreti. Tra le loro creazioni persino l’imitazione di un Moscato d’Asti italiano!

 

Primi passi per degustare un buon vino…

Anche se non siamo dei sommelier stellati ecco alcuni suggerimenti per imparare a gustare e riconoscere un buon bicchiere di vino…Il bicchiere va riempito per un terzo. Poi prendete il calice per lo stelo, portatelo all’altezza degli occhi e inclinalo contro un fondo bianco per farne risaltare meglio la tonalità, Ora fate ruotare lentamente il bicchiere in modo da “avvinarne le pareti”: gli archetti che si formano sul vetro ti svelano la viscosità e il grado alcolico: più gli archetti sono lenti e stretti, più il vino è strutturato e alcolico. Odorate il vino a bicchiere fermo. Inspirate lentamente e intensamente, allontanando il naso dopo qualche secondo per non assuefarti. La prima impressione del bouquet è basilare Quindi fate roteare il bicchiere con un movimento lento e ampio, in modo da sprigionare tutte le sostanze volatili, e avvicina nuovamente il naso a intervalli. I parametri da valutare sono: il profumo (può essere pieno, nobile, pronunciato, delicato, sottile, tenue, sfuggente, ed è descritto per analogia con i profumi della natura, per esempio aromatico, fruttato, speziato, erbaceo, tostato, minerale, etereo…); l’intensità definisce quanto fortemente vengono percepiti gli aromi; la persistenza quanto “resta” nel naso; la complessità cioè il numero dei profumi; la qualità è un giudizio sul bouquet, da “comune” fino a “eccellente” si beve!!! È arrivato il momento di assaggiare il vino. Prendete un sorso e trattenetelo un po’ in bocca per consentire alle papille e al palato di avvertirne il sapore, l’intensità, le sensazioni tattili: il vino può essere più o meno dolce, morbido se lascia una sensazione vellutata o spigoloso, più o meno astringente per via dei tannini, fresco o acidulo, strutturato o leggero in base alla sua apparente corposità o peso.b3dc77efeed02f26daeb79d1641b4764

 

Salse Piccanti

Grande idea a Williamsburg un nuovo negozio dedicato agli amanti del piccante. Si chiama Heatonist il suo fondatore è Noal Chaimberg che si è inventato un nuovo mestiere ed è diventato un sommelier di salse piccanti I prodotti in vendita saranno privi di aromi artificiali e direttamente importati dai luoghi di produzione, all’ interno del negozio, ci saranno anche cioccolato speziato, mieli, aceti ed oli. In attesa che la tendenza raggiunga anche l’Italia mi è venuta voglia di fare una cena a tema…le salse piccanti !!!005014 Oliera in porcellana 9x7 94497