La spiaggia del Principe

La spiaggia si trova nei pressi del comune di Romazzino a circa mezz’ora di automobile da Olbia. Arrivarci non è difficile, una volta lasciata la macchina, si può scegliere se percorrere un sentiero breve e piuttosto ripido o uno leggermente più lungo ma comodo specie in caso abbiate passeggini al seguito, in entrambi i casi in una manciata di minuti vi si spalancheranno le porte di questo piccolo paradiso! La spiaggia del Principe è una sottile lingua di sabbia fine e bianchissima incastonata in una baia a forma di arco che con le sue rocce di granito rosa e la macchia mediterranea tutto intorno sembra proteggerla come una perla rara. Se non amate portare da casa ombrellone e sdraio non preoccupatevi, c’è la possibilità di noleggiarli in loco, per il resto non ci sono stabilimenti balneari, la spiaggia è libera.Una volta sistemati godetevi la natura e i toni azzurri del mare di uno dei tratti di costa più belli di tutta la Sardegna. L’acqua del mare si fa profonda gradatamente, la temperatura estiva è gradevole. Il granito presente sul fondo insieme ad una sabbia che non crea polvere, rendono il mare talmente trasparente da invogliare anche i più pigri a indossare la maschera per osservare da vicino la moltitudine di pesci che popolano queste acque. Il consiglio è di visitare il litorale approfittando delle prime ore del mattino , prima che si popoli troppo, del resto da una delle spiagge che spesso viene citata tra le più belle del mondo non ci si può aspettare altrimenti! Se avete scelto la Costa Smeralda per le vostre vacanze siete quel genere di persone che ama le cose belle! La zona costiera della Gallura offre infatti altre spiagge da non perdere come quella di Cala di Volpe, Cala Granu o ancora la spiaggia di Romazzino poco più a nord di quella del Principe. Verso l’entroterra invece una visita la meritano la cittadina di Arzachena, con le sue splendide chiese e gli stagni di Saloni dove trovano un habitat perfetto diverse specie di uccelli palustri e i fenicotteri.

 

 

Non solo montagna

Gli sci non sono la tua passione o forse ti sei stufato della solita settimana bianca, vuoi trascorrere le vacanze invernali in mete calde e soleggiate, o semplicemente vuoi vivere la montagna in modo nuovo: stai insomma cercando delle mete alternative per la tua prossima vacanza invernale. Ideale allora una vacanza con passeggiate, escursioni con racchette da neve, degustazioni: in montagna non si scia soltanto. Puoi vivere lo spettacolo della neve, ammirare le cime altissime e sentire i boschi respirare in tanti altri modi. Una bellissima e divertentissima alternativa è lo slittino. A Vipiteno si trova la più innevata e la più lunga pista d’Italia, perfetta sia per i bambini che per i grandi. Qui troverai anche pittoresche piazze e viuzze, fermarti a gustare una tazza di cioccolato, o berti una tisana, ma anche mangiarti un piatto di polenta,  godendo soprattutto i panorami mozzafiato di una montagna autentica. Altra meta per l’inverno è un bagno caldo nelle terme naturali.T erme naturali per vacanze invernali alternative !. In Italia, ma non solo, è possibile trovare bellissime terme naturali. Vasche di acqua calda e ricca di proprietà benefiche incastonate in incredibili paesaggi. Basta trovare il coraggio di togliersi i vestiti, poi immergersi sarà una sensazione incredibili. Tra le più belle terme naturali della penisola ci sono sicuramente quelle di Saturnia, in Toscana, inoltre offre una varietà enogastronomica notevole: i tortelli maremmani di bietole e ricotta con sughi di selvaggina, la ribollita, i pici al ragù, il cinghiale maremmano, le zuppe di funghi e legumi, la scottigia, le lumache in umido, le pappardelle alla lepre e il cinghiale, sono tra i migliori piatti che potrete gustare. Senza dimenticare la varietà di vini, bianchi e rossi. E ovviamente non può mancare la carne chianina. Il clima d’Italia inoltre  è uno dei motivi per cui il nostro paese è così spettacolare. Ma se il sole lo puoi trovare un po’ ovunque, l’inverno non è certo uguale in tutte le regioni. Fidati ci sono regioni dove  la mattina di Natale  si può andare in spiaggia! Sono tanti i posti dove puoi trovare temperature miti, un bel sole e, perché no, lo spettacolo malinconico e suggestivo del mare d’inverno. Visitare le destinazioni fuori stagione ti permette di vivere i luoghi in modo più autentico, scoprendo da più vicino usi e costumi, per una fantastica vacanza invernale

Il mare attorno allo Stockholm Waterfront

Il mare attorno allo Stockholm Waterfront sembra alzarsi e avvolgere uno dei più importanti centri congressi sostenibili del Nord Europa.Non si può non notarlo, visto che caratterizza tutta la parte di città che lo ospita. La struttura nel suo complesso comprende una sala congressi con alloggi per 3000 delegati e un salone per banchetti per ospitare 2000 ospiti, un albergo a quattro stelle con 414 camere, metà delle quali hanno una vista incantevole sulla baia e sul Municipio di Stoccolma, un caffè,e un complesso di uffici con vista panoramica sull’acqua e sulla città.Una sfida far stare tutte queste funzioni su un lotto triangolare stretto tra edifici esistenti e il mare. Gli architetti dello studio svedese White Arkitekter sono riusciti a dedicare a ogni funzione richiesta un edificio che avesse un senso compiuto e che dialogasse con gli altri in grande armonia, come a costruire un puzzle volumetrico di grande effetto.Dal punto di vista della sostenibilità, il centro congressi si presenta come un esempio completo di Green Building, e ne ha ottenuto anche l’ attestazione ufficiale. L’aspetto esterno del centro i è la parte che suscita l’interesse, con la sua sezione superiore configurata in sinuosi contorni che si inseriscono in maniera decisa nei contorni circostanti. La pelle del guscio esterno è costituita profili in acciaio inox e montata a una distanza dalla parete che crea una camera d’aria attorno alla facciata, con un’importante funzione termica. La stessa pelle ha la funzione di controllo dell’illuminazione che nel nord Europa è molto forte.Le altre facciate in vetro agiscono come enormi canali solari, mentre la capacità di raffreddamento è garantita da sistemi di distribuzione a soffitto e a parete del fresco proveniente dall’acqua del vicino lago e dalle 250 tonnellate di ghiaccio sotterraneo. Nel totale, l’intero complesso, costituisce a oggi uno dei complessi direzionali a minore consumo e minore impatto ambientale in Europa.

 

 

Cosa mangiare sulla neve

Se la voglia di mettersi gli sci ai piedi è tanta ora che le piste sono perfettamente innevate, sono necessari alcune accortezze da non sottovalutare. La giusta alimentazione gioca un ruolo fondamentale: mai saltare la colazione, pranzo a base di carboidrati, sì alla merenda, no ai superalcolici Finalmente in montagna è arrivata la neve. E se la voglia di mettersi gli sci ai piedi è tanta ora che le piste sono perfettamente innevate, sono essenziali alcuni consigli importanti da non sottovalutare. Una corretta alimentazione gioca un ruolo basilare per affrontare una giornata sulla neve nel migliore dei modi. Ed è indispensabile capire che tipo di prima colazione privilegiare, se è meglio un pasto o uno spuntino, e se fa bene il grappino per riscaldarsi. La colazione, non solo in montagna, non deve essere mai saltata. L’organismo necessita al risveglio della giusta quantità di nutrienti e soprattutto di zuccheri per cominciare bene la giornata, lavorativa o sportiva che sia. Prima di recarsi sulle piste, dunque, è necessario consumare una buona prima colazione, favorendo alimenti a base di carboidrati come pane, fette biscottate o biscotti  Chi trascorre l’intera giornata sugli sci non deve nemmeno saltare il pasto che deve essere leggero e facilmente digeribile. Ci si deve preparare in modo adeguato non solo con una buona prima colazione, ma anche con un pasto che consenta di recuperare le energie spese nel corso della mattinata e affrontare il pomeriggio sugli sci senza accusare una stanchezza eccessiva, spesso la principale causa di incidenti. La dieta dello sciatore, dunque, deve tenere conto non solo dello sforzo fisico, ma anche del fatto che questo sforzo è compiuto in particolari condizioni di altitudine. Sforzo, altitudine e tensione nervosa inevitabilmente legata a questo sport, non facilitano la digestione. Pertanto, non esiste niente di più errato di mangiate abbondanti nei rifugi, spesso con piatti pesanti come salsicce e crauti, accompagnati da birra e grappa. Il pranzo può essere a base di pasta o riso (carboidrati), con un sugo leggero, o polenta con verdure, magari anche concedendosi una fetta di torta o di strudel.  marmellata o miele ideali una tavoletta di cioccolato o una barretta di cereali. La merenda contro il freddo è un bicchiere di latte o una cioccolata. Sono bensì da evitare gli eccessi di superalcolici: l’alcol rallenta i riflessi e può alterare il centro della termoregolazione favorendo il rischio di assideramento. Inoltre, si possono bere fino a due, tre tazze al giorno di caffè, che come tutte le sostanze nervine ha un leggero effetto eccitante. Ultimi ma fondamentali consigli: non appesantire l’organismo con merendine, cioccolato e dolciumi e ricordarsi di bere adeguatamente per ripristinare l’equilibrio idro-salino.