La spiaggia di velluto

Quando si organizza una vacanza, molte persone concentrano la propria attenzione su tre criteri fondamentali. Il primo è sicuramente il costo. Una bella vacanza confortevole, che sia anche economica, è il principale obiettivo di gran parte delle persone. Il secondo criterio è il luogo, mare montagna, collina, città d’arte. Il resto è tutto un bonus. Se, ad esempio, si riuscisse a organizzare una vacanza in un luogo da favola, a basso costo e con dell’ottima cucina tipica, allora il viaggio perfetto sarebbe servito. Questo mix eccezionale è proprio ciò che troveremo visitando una delle città  del centro Italia, dove bellezza del luogo e ottimo cibo si uniscono. Qui potremo fare lunghe passeggiate su una spiaggia lunghissima, tanto bella da sembrare finta. La chiamano la spiaggia di velluto questa distesa paradisiaca fatta di 13 km di sabbia finissima e mare  incontaminato. Il soprannome dato a questa spiaggia esprime esattamente ciò che si prova osservando questo luogo. La spiaggia di Senigallia, infatti, è un luogo da cartolina, situato nella provincia di Ancona. Ben 13 chilometri di spiaggia, che alterna zone libere a parti che ospitano stabilimenti balneari apprezzatissimi. Non per niente, infatti, una vacanza a Senigallia sarà apprezzatissima non solo dai più grandi, che potranno rilassarsi a bordo mare e godersi l’ottimo cibo locale. La sua sabbia finissima, chiara e morbidissima è anche il motivo per cui la chiamano la spiaggia di velluto.

Prendersi cura di se

Non è sempre facile né scontato come potrebbe sembrare. A volte ci occupiamo del corpo, magari solo quando fa male, poi ce ne scordiamo. Altre volte ci dedichiamo al corpo più per una questione di forma, di apparenza, di estetica che non per reale interesse, rispetto e stima A volte ci prendiamo cura della nostra vita psico emotiva quando sentiamo male al cuore magari per una delusione d’amore . Più di rado ci dedichiamo ad essa quando già stiamo bene, per potere stare meglio o anche solo per il gusto di conoscere chi siamo Talvolta alberga in noi una sorta di senso di colpa nel dedicarci a noi stessi, come se fosse un atto di egoismo verso le persone  a cui vogliamo bene che ci stanno intorno. In realtà, se non affrontiamo i nostri disagi interiori, come possiamo occuparci al meglio degli altri, come possiamo offrire loro l’attenzione e l’affetto che meritano? Perché aspettare di non stare bene per dedicare del tempo a noi stessi quando potremmo stare meglio quando stiamo bene e potenziare le nostre risorse che ci torneranno utili nei momenti di difficoltà? Spesso Si giudica se stessi  con giudizi crudi, es. sono inadeguato, , incapace, brutto, stupido, non faccio mai nulla di giusto,ecc.. ogni giudizio è soggettivo, rappresenta una visione della realtà, come tale non può essere né giusto né sbagliato. Ognuno ha il suo.  Si resta confinati nella mente: quando si rimugina troppo, e il pensiero in genere è orientato al passato, o al futuro, si perde di vista il presente, e tutto quello che si sta vivendo in quel momento. Proiettarsi nel futuro o nel passato impedisce di essere consapevoli del presente e soprattutto di agire,  è l’unico momento in cui possiamo veramente cambiare le cose. Alla lunga questo atteggiamento può indurre ansia, tristezza, depressione, stress Si sviluppa inoltre una dipendenza: esistono dipendenze di diversi tipi, non solo da sostanze, ma anche e soprattutto emotive. Sono proprie queste ultime le più difficili da riconoscere e strappare. Quando si vive una condizione di abbandono, a causa del giudizio di sé, della mancata accettazione, accettazione, amore, quando si fugge dal presente, ci si rifugia nelle dipendenze per smorzare il dolore che sorge a causa di queste condizioni. Alcol, droghe, nicotina, smartphone, televisione, sesso, pornografia, shopping compulsivo, gioco d’azzardo, slot machine, soldi, si può diventare dipendenti praticamente da tutto e da tutti. Si sostituisce una forma di affetto di benessere con qualcosa che allevia per il momento la tensione, ma alla lunga rischia di creare maggiori danni e soprattutto non risolve i problemi Nessuno si può sostituire a noi. Nessuno può fare al nostro posto qualcosa che noi stessi non siamo disposti a fare per primi. Tutto questo, volendo, può essere imparato.