La ricotta, pur essendo comunemente considerata un formaggio, è in realtà un latticino che si ottiene attraverso un processo di riutilizzo del siero di latte residuato da precedenti lavorazioni di formaggio, che viene riscaldato seguendo precise fasi tecniche. In cucina è un ottimo alleato a infiniti sono gli abbinamenti con la ricotta, eccone alcuni : frutta secca e miele Noci, pistacchi, nocciole, semi di sesamo e ricotta sono buonissimi insieme nelle ricette salate riguardanti gli antipasti. Come decoro nelle tartine o dentro l’impasto di qualche mousse, i finger food realizzati con questi ingredienti saranno sicuramente un successo e, per i golosi di frutta secca, un assaggio tirerà l’altro. Ricotta, mortadella e granella di pistacchi impastati insieme danno vita a squisiti tartufini, a cui sarà impossibile resistere. Con questi farete figura con gli amici, presentando i tartufini anche alle feste. Per crearli, mescolate la ricotta con la mortadella tritata fino a ottenere un impasto omogeneo. Create delle palline e passatele nella granella di pistacchi. Semplicissimo! Con lo stesso procedimento potete impastare la ricotta con il Gorgonzola e le noci e dar vita a una mousse molto saporita. Con ricotta, paprika, miele, noci e pistacchi riempirete poi dei pomodorini e un avocado diviso a metà.Una ricetta veloce per un antipasto garantito che abbina la delicatezza della ricotta, il sapore del tonno e la consistenza croccante delle noci e del sesamo è rappresentata dai cubetti di tonno e ricotta che si preparano con 200 g di tonno sottolio, 200 g di ricotta, 5 noci, un mazzetto di erba cipollina, un cucchiaino di miele e semi di sesamo per la copertura. Lavate e asciugate l’erba cipollina, trituratela e aggiungetela alla ricotta. Sminuzzate anche le noci e mettetele nella ciotola dell’impasto. Aggiungete il tonno e il miele; amalgamate e coprite il composto con la pellicola. Fate raffreddare in frigo per 20 minuti per poi modellare l’impasto a forma di cubetto che passerete su un piatto per avvolgerlo interamente con i semi di sesamo precedentemente tostati. A questo punto non vi resta che assaggiare.
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Buoni propositi per il nuovo anno
Ora che l’anno nuovo è arrivato molti di voi hanno già smaltito gli stravizzi della notte di San Silvestro è ora di andare un poco fuori tema e suggerire qualche ispirazione per i vostri buoni propositi per il 2019. Quante volte, verso fine dicembre, vi siete ritrovati a stilare una lista di obiettivi per il nuovo anno mentre parlavate a tavola con amici, parenti, o anche solo tra voi e voi? Quanti di questi obiettivi siete poi riusciti a mettere effettivamente in pratica? Se la risposta alla prima domanda è “molte volte” e la risposta alla seconda è “pochi obiettivi”, Ecco allora alcuni buoni propositi per il nuovo anno. Ovviamente non dovrete metterli in pratica tutti Sceglietene al massimo 3. Uno dei motivi principali per cui la maggior parte delle persone non riesce a rispettare gli obiettivi prefissati è il fatto che i traguardi che si vogliono raggiungere sono troppi. Non meravigliatevi, ma soprattutto non criticatevi, se avete difficoltà a far tutto ciò che avevate in mente. Se vi concentrate invece su un massimo di 3 buoni propositi avrete più tempo per lavorarci su, senza che lo stress vi mandi fuori strada. Eccoli qua: usate meno la tecnologia, imparate a fregarvene, eliminate ciò che non vi serve, dormite di più, conoscete persone nuove, imparate una lingua nuova, portate avanti un progetto iniziato l’anno prima, date libero sfogo al vostro lato creativo, smettetela di procrastinare, fate 10.000 passi al giorno, leggete di più, ricontattate dei vecchi amici, fate qualcosa che pensavate non avreste mai fatto. Smettetela di criticarvi. Non prendete tutto troppo sul serio, lamentatevi di meno e in ultimo giocate di più…in fondo la vita va affrontata con il sorriso
La cucina cinese storia e curiosità
La cucina cinese è la somma di ben 8 cucine che, nel corso dei secoli, sono evolute e si sono modificate non poco. Le origini della cucina vedrebbero la luce durante l’età della pietra cinese, quando la coltivazione del riso e la produzione di spaghetti entrambi tipici esempi di cucina cinese sono noti da ritrovamenti archeologici. Con il passare dei secoli e la scoperta di nuove materie prime per cucinare e nuovi metodi di cottura, la cucina cinese si modificò a poco a poco e nacque l’uso delle bacchette, per esempio, realizzate con diversi materiali e adoperate come utensili per mangiare. Per chi dispone di poche risorse economiche, un pasto è unicamente un piatto di pasta o di riso, condito con un pugno di verdure o qualche boccone di carne. Tuttavia, in occasione delle feste o di visite da parte di ospiti, anche i cinesi meno abbienti convertono tutte le loro possibilità in banchetti ricchi di pietanze, colori e gusto .Durante un tipico pasto cinese si condividono i piatti, che vengono di solito messi in comune e fatti girare sul tavolo. Si mangia con l’aiuto di bacchette oppure, in caso di pietanze brodose, con l’aiuto di cucchiai di legno o di porcellana. La tavola è un simbolo dello status sociale e deve essere sempre rotonda; non sono mai presenti coltelli a tavola perché tutto ciò che deve essere tagliato, viene tagliato in cucina. La successione cronologica dei piatti segue una ricerca di equilibrio a partire dai cinque sapori di base dolce-salato-acido-amaro-piccante. Il tè la bevanda più consumata e amata ed è molto gradito per le sue virtù digestive e decongestionanti. La birra e l’alcol di riso sono consumati in occasione delle feste e di solito durante un pasto abituale nessuna bevanda viene proposta o messa in tavola: si disseta con una zuppa o una pappa.