In Cina c’è un blog davvero caratteristico che ha conquistato tutti. Si tratta di Brooms of China, un portale che ha come protagoniste le scope che vengono lasciate per strada. Si tratta di accessori per pulire realizzati in saggina, ma anche in bambù e in altri materiali, spesso molto fantastici. Le scope vengono lasciate per strada, abbandonate fuori dai negozi da commercianti sbadati, ma anche da casalinghe che sono state colte da altri impegni oppure da qualche bambino che le ha usate per giocare. Lasciate esposte alle intemperie e dimenticate, vengono omaggiate da questo blog molto particolare.Il creatore del portale ha dichiarato di averlo fatto perché sembrava che le povere scope si sentissero sole, così ha scelto di fotografarle e pubblicare le immagini sul web. In breve tempo il blog Brooms of China è divenuto famosissimo. Le foto realizzate e postate d’altronde sono artistiche e sembrano raccontare storie lontane e romantiche. Vediamo la scopa di saggina abbandonata fuori da un bar. A chi apparteneva? Perché l’ha lasciata lì? Si vede poi un’altra scopa che sembra uscita da una favola e cavalcata dalla befana. Ogni foto viene illustrata non solo dagli utenti, ma soprattutto dall’inventore del blog, che trova sempre un modo divertente per presentare le foto. “Questo sito racconta la vita difficile delle scope in Cina” ha spiegato. Fra solitudine e abbandono, le povere scope vengono fotografate in mezzo alla strada, nei bagni, gettate sul pavimento di qualche locale, nei corridoi di un ospedale oppure accanto ad un cancello di un giardino. E chissà se in futuro qualcuno realizzerà un portale simile anche in Italia!
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L’Epifania tutte le feste….le porta via!
Nella storia popolare italiana la Befana è una dolce vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una vecchia scopa, passa sopra i tetti delle case. E mentre tutti dormono si cala dai camini riempendo le calze di doni, caramelle, dolciumi se i bimbi durante l’anno si sono comportati bene, altrimenti troveranno solo carbone, aglio, e cipolle . Ed i bimbi per la vecchina preparano un bicchiere di vino e un mandarino o un’arancia in un piatto. Il mattino dopo per chi è stato più cattivello oltre ai regali e al carbone i bambini troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto Si dice anche che la Befana rappresenti l’anno appena trascorso che chiude, con la sua venuta, il lungo periodo delle feste, portando con sé tanti regali come buon auspicio per l’anno che verrà. E per rafforzare l’antica credenza c’è un noto proverbio che recita: “L’Epifania tutte le feste porta via”.Ma qual è l’origine di codesto modo di dire? Il proverbio popolare a sfondo religioso si riferisce al viaggio che i Re Magi, Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, intrapresero da Oriente per arrivare a Betlemme.Volevano portare a Bambin Gesù oro, incenso e mirra. L’oro per onorare la sua regalità, l’incenso per ricordare la sua divinità e la mirra per sottolineare la sua umanità, ma non sapevano come arrivarci. Ecco perché picchiarono alla porta di una vecchina e la invitarono a unirsi a loro, però rifiutò.Anche senza il suo aiuto i Re Magi il 6 gennaio arrivarono a Betlemme e omaggiarono Gesù e la vecchietta, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli. Ma inutilmente, non incontrò né mai più i tre sapienti né il Prescelto.E così cominciò a bussare ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da quel giorno sono passati millenni ma la Befana non si arrende, cerca ancora il bambino speciale… porta con sé i doni ma anche la fine delle feste… E se doveste incontrarla, indicatele la strada!