Funghi che passione

Proliferano nel corpo umano, nel frigorifero, tra i ghiacci antartici e nel suolo contaminato, nell’aria, nei deserti di sale, nel pane che lievita. Nutrono il corpo e alterano le coscienze, trasformano i rifiuti in carburante e gli insetti in zombie, permettono agli alberi di sopravvivere alla siccità. I funghi sono cruciali per la Terra, ma ancora poco conosciuti. A fare il punto sulla loro incredibile varietà è uno studio internazionale Il rapporto, mette in luce alcune informazioni interessanti sulle 144 mila specie di funghi e muffe catalogate finora. La loro varietà ha dello straordinario. Ne sono stati trovati in Antartide in suoli contaminati da diesel, nelle croste di sale dei deserti cileni e nell’equivalente delle cellule renali di alcuni scarafaggi tropicali. Costituiscono un regno a parte, più vicino a quello animale che a quello vegetale, e nelle loro pareti cellulari sono state rintracciate sostanze chimiche presenti anche in quelle di granchi e aragoste. Alcuni sono estremamente utili. Al di là dei lieviti o della penicillina, si pensi ai funghi mangia-plastica o a quelli capaci di tollerare alti livelli di radiazioni, che potrebbero essere usati per ripulire suoli contaminati. Proviene dai funghi l’acido itaconico usato per confezionare alcune parti di plastica presenti nelle auto, certe gomme sintetiche e i mattoncini di Lego. Alcuni prodotti derivati dai funghi possono rimpiazzare particolari materiali da costruzione. Allo stesso tempo, sono i funghi i principali responsabile delle massicce morie di anfibi o della distruzione di piante. I funghi commestibili costituiscono un alimento prelibato che ci viene messo a disposizione dalla natura. Quello che serve è un po’ di passione per poterli cercare, e un minimo di nozioni tecniche per poter conoscere i funghi e distinguere quelli commestibili da quelli velenosi, e poterli gustare in tutta tranquillità

 

Latte di scarafaggio

Tutti ne parlano. I superfood, ovvero alimenti dalle particolari caratteristiche nutrizionali, sempre più fanno parte della nostra vita. E, ovviamente, della nostra alimentazione. Dopo i semi di chia, quelli di lino e il succo di açai, a far parlare di sé è il latte di scarafaggio. Avete capito bene. La notizia potrebbe far arricciare il naso. A primo impatto, infatti, la proposta non risulta proprio così invitante. E tanto meno appetitosa. In realtà questa bevanda non sarebbe così disgustosa come potrebbe sembrare. Stando a quanto riporta una famosa rivista, a mettere in evidenza le proprietà nutrizionali sono stati i ricercatori di Bangalore. A loro avviso questo latte, rispetto a quello di mucca, sarebbe tre volte più nutriente. E non solo. Mostrerebbe anche una concentrazione calorica elevata. Dato l’animale in questione, la domanda da porsi è una: come si ottiene? Ovviamente non è possibile mungere uno scarafaggio. La cosa curiosa è che questa particolare specie, Diploptera Punctata, non depone le uova bensì partorisce proprio come gli esseri umani. I piccoli sarebbero poi alimentati dalla mamma tramite un liquido lattiginoso, ricco di proteine, grassi e zuccheri secreto in forma di cristalli. Potrebbe dunque essere la soluzione vincente per tutti coloro che sono soliti combattere con l’allergia al latte vaccino o con l’intolleranza al lattosio. Commercializzare questo prodotto potrebbe risultare una follia. Sarebbero infatti necessari 1.000 scarafaggi per realizzare 100 millilitri di latte. Questo insetto è una specie rara originaria del Pacifico che vive solo in realtà come Australia, Myanmar, Cina, Fiji, Hawaii e India. L’unico modo per recuperarli sarebbe aprirli. Onde evitare di ricorrere a un metodo così barbaro, in alternativa, si potrebbe isolare il gene della proteina. Proprio così, in questo modo verrebbe prodotto in laboratorio avvalendosi di vasche microbiologiche. Non resta dunque che armarsi di pazienza e verificare se realmente, prima o poi, troveremo questa bevanda tra gli scaffali del supermercato.

Cosa fare prima di partire per le vacanze

Hai prenotato il viaggio mare montagna o città d’arte sono pronte ad accoglierti !  Le borse e le  valigie sono pronte: non ti resta che chiudere casa e partire! Ecco un promemoria per essere sicuri di partire tranquilli e ritrovare la casa in ordine e senza sorprese al  ritorno, sia che la tua vacanza duri per un paio di settimane o per tutta l’estate. Qualche giorno prima di partire controlla  frigorifero e dispensa Negli ultimi giorni a casa, cercate di consumare il cibo fresco e in scadenza. Allo stesso tempo, assicurati di avere qualche scorta per il giorno del tuo ritorno, quando non avrai certamente tempo di fare la spesa: anche solo un pacco di pasta, una latta di pomodori un aglio e un barattolo di olive saranno sufficienti per un pasto sfizioso. Fai il bucato assicurati di ritagliarti il tempo per fare tutte le lavatrici necessarie, lascia i cesti porta biancheria vuoti, perché quando tornerai avrai già una montagna di panni da lavare! Se non vuoi che il caldo faccia morire le piante che hai in casa, hai due opzioni: inserite un sistema di innaffiamento automatico oppure chiedere a un parente o un vicino di prendersene cura per te. Se hai fatture da pagare in scadenza e non hai l’addebito automatico su conto corrente, assicurati di saldarle prima della partenza. La sera prima lava i piatti  bicchieri e stoviglie. Metti in ordine la cucina, è davvero un ultimo sforzo che sarà totalmente ben ripagato al tuo ritorno! Svuota il cestino dell’organico e indifferenziato, ma anche plastica, carta e vetro. Meglio lasciare il bagno pulito e chiudere bene gli scarichi: in questo modo si eviteranno odori sgradevoli e l’eventuale arrivo di scarafaggi e formiche. All’ultimo momento chiudi il rubinetto centrale dell’acqua. Chiudi il gas .Scollega tutte le prese e stacca  tutti i cavi collegati all’elettricità e l’antenna della televisione In particolare, ricordati di scollegare pc, modem, tv e piccoli elettrodomestici. Assicurati che le finestre siano ben chiuse, ma se ne hai un serramento in alto lascialo aperto, così da far circolare un po’ d’aria. Lascia anche entrare un po’ di luce: le piante te ne saranno grate! A questo punto è davvero arrivata l’ora di partire destinazione ferie….mare o montagna che sia!