La menta velenosa

La menta velenosa non esiste. La menta  è una pianta erbacea aromatica della famiglia delle Lamiaceae. Ha un odore gradevole e viene spesso utilizzata in cucina per insaporire bevande, piatti dolci e salati, nonché per la preparazione di tisane e infusi. Tuttavia, è importante fare una distinzione tra la menta, una pianta comunemente consumata e utilizzata in vari modi, e altre piante che possono assomigliare alla menta ma sono velenose. Ad esempio, la pianta chiamata “menta gatta” è spesso scambiata  con la menta comune, ma fa parte a un genere diverso e può avere effetti differenti. È sempre consigliabile essere sicuri dell’identità delle piante che si utilizzano o consumano, in modo particolare se si raccolgono nel proprio giardino o in natura. In caso di dubbi, è meglio consultare un esperto di piante o un erborista per ottenere informazioni precise sulla sicurezza e sull’uso corretto delle piante.

Frutta fresca

La macedonia di frutta è uno dei cibi più salutari, fresca e colorata, ideale come fine pasto, o come merenda deliziosa e rigenerante, si prepara con la frutta fresca preferita secondo la stagionalità. Realizzata con un mix di  kiwi, uva, fragole, lamponi, more, melone: tutti tagliati a pezzetti regolari, e conditi con lo zucchero e il succo di limone, ma a piacere potete modificare gli ingredienti secondo il gusto personale. Una volta pronta, si può  servire in coppe e aromatizzarla con una foglia di menta, per una resa ancor più scenografica e d’effetto, puoi proporla all’interno di mezzo melone o cocomero. A piacere puoi spolverizzarla con un po’ di zucchero a velo o granella di nocciole e pistacchi, oppure puoi guarnirla con un ciuffo di panna montata o una pallina di gelato

Spiedini che passione….

Che li portiate in tavola come antipasto o contorno, caldi oppure freddi, che li cuciniate al forno o alla griglia, gli spiedini di verdure sono un piatto colorato e di semplice esecuzione. Lavate tutte le verdure e asciugatele con un panno pulito. Componete gli spiedini iniziando dai pomodori ciliegini che lascerete interi. Continuate con rondelle di zucchine, se possibile non troppo spesse, in modo da farle cuocere facilmente. Tagliate il peperone rosso, eliminando i semi, e riducetelo in quadretti che infilzerete negli spiedini. Se preferite potete prima rimuovere la pelle con un pelapatate. Private gli champignon dei gambi e aggiungeteli agli stecchi Tagliate la cipolla in quarti e poi in foglie di piccole dimensioni. Pelate e tagliate le carote a rondelle. Unitele agli spiedini in quantità a piacere. Procedete con il peperone giallo come per quello rosso. Completate gli stecchi a piacere regolandovi in base alla loro lunghezza. In una ciotola emulsiona l’olio con il succo di limone, l’origano, il sale e pepe preferibilmente appena macinato. Trasferite gli spiedini in una teglia rivestita di carta da forno e spennellateli con il condimento preparato. Fate riposare 15 minuti, quindi cuocete nel forno già caldo a 200° per circa 30- minuti, compatibilmente con lo spessore delle verdure

La quinoa in cucina

La quinoa viene considerata uno pseudocereale, in quanto non appartiene alla famiglia delle Graminacee, di cui invece fanno parte cereali come il frumento, il farro o l’orzo. Si tratta di un seme, anche se le sue proprietà e modalità di utilizzo sono molto più simili a quelle di un grano . È naturalmente priva di glutine, quindi adatta a chi soffre di celiachia o di sensibilità al glutine non celiaca. Anche se spesso considerata tale, la quinoa  è una pianta da fiore della famiglia dell’amaranto. I suoi semi sono ricchi di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali in quantità maggiore rispetto a molti cereali. 100 g di quinoa contengono 14 grammi di proteine I semi della quinoa sono ricoperti di una sostanza amara, la saponina, che li protegge dall’attacco degli uccelli. Per questo motivo i suoi semi devono essere lavati bene in una ciotola prima della cottura.  Dopo aver sciacquato ampiamente i semi di quinoa, far bollire in acqua bollente e salata per circa 15 minuti; occorrono 150 ml di acqua ogni 70 grammi di quinoa. Una volta cotta, la si può condire con un misto di verdure saltate in padella zucchine, carote, scaglie di formaggio  e lasciata insaporire con olio extravergine, erbe aromatiche e spezie. In alternativa, si può utilizzare per ottenere sformati.

Erbe aromatiche e spezie: stimolano la memoria e la concentrazione.

Le spezie e le erbe aromatiche da sempre impiegate come rimedi nella medicina tradizionale hanno la fama di poter rendere migliore la memoria e la concentrazione. Vale sempre la pena di aggiungere salvia, rosmarino, curcuma, peperoncino noce moscata  e tanto altro ancora sia fresco che sotto forma di estratti secchi o in polvere ai piatti di tutti i giorni per renderli più gustosi, colorati e ricchi di nutrienti attivi. Una buona idea è quella di coltivare dentro dei vasetti sul terrazzo alcune di queste specie che si adattano a pieno sole come il basilico, maggiorana e timo, a mezz’ombra possono essere coltivate aneto, lavanda, dragoncello, rosmarino, rucola e salvia mentre all’ombra soprattutto aromatiche annuali come menta, prezzemolo, cerfoglio, melissa, erba cipollina

Colazione da re, pranzo da principe e cena da povero

Ebbene sì, la colazione è importante e dovrebbe essere il pasto più sostanzioso della giornata. Da sempre la colazione è considerata uno dei pasti principali della giornata! Se svegliarsi di prima mattina con un’intera giornata lavorativa da affrontare non mette di buon umore, una sana colazione aiuta a stare  meglio. Alternando gli ingredienti a seconda dei giorni, si coprirà giustamente il fabbisogno dell’organismo. E’ importante comunque non saltare la colazione perché mangiare di mattina permette di mettere in moto il metabolismo, bruciando i grassi Le colazioni possono essere dolci o salate, a seconda del paese di appartenenza, della propria dispensa e dei propri gusti La prima colazione è considerata il pasto più importante della giornata, perché al risveglio il nostro organismo necessita di zuccheri per poter rimettere in equilibrio il livello di zucchero sceso durante il riposo notturno. In questo modo si sta meglio e si evita di andare incontro a stanchezza, spossatezza o irritabilità. Appena alzati,è utile , reidratarsi, bevendo almeno due bicchieri di acqua meglio se tiepida per aiutare il proprio corpo a smaltire le tossine accumulate durante la notte. Se si pensa che fare una colazione sana sia complicato o porti via troppo tempo, non c’è niente di più sbagliato perché è sufficiente ricorrere a piccole astuzie e imparare ad avere uno stile di vita equilibrato. Per una prima colazione completa e ‘amica’ del nostro organismo sono ottimi i carboidrati forniti dalla frutta con azione antiossidante e depurativa e dai frullati. Carboidrati arriveranno dai fiocchi d’avena, muesli non zuccherati, gallette di riso e fette biscottate. Ogni mattina un pugno di frutta secca fa molto bene al corpo (per es.: 4 noci, 3-4 mandorle, 3-4 nocciole…). Il caffè, per quanto sia per molti difficile farne a meno, dovrebbe essere evitato o eliminato per abbassare la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Secondo i nutrizionisti la colazione dovrebbe apportare almeno il 20% delle calorie giornaliere.

Tagliare la mela….. in sicurezza

Per affettare frutta e verdura dalla forma tonda come mele e patate senza rischiare di tagliarvi, collocate il vostro frutto o la vostra  verdura in posizione verticale ed effettuate con un coltello un taglio centrale. Prendete una delle due metà e mettetela sul tagliere rivolta verso il basso: in questo modo sarà ferma e riuscirete ad affettarla più facilmente. Tagliate ancora una metà e rigirarla sul tagliere, tenendo sempre il lato più dritto e largo rivolto verso il basso.

Rafano o ravanello di mare

Rafano Facile trovare sui banchi dei mercati tante verdure o tuberi dall’aspetto curioso, sicuramente invitante che ci tenta ma, alla fine, li lasciamo lì perché ci sembra strano metterli nelle nostre borse della spesa, portarli a casa e sapendo che staremmo a fissarli, interrogandoci sul come cucinarli. E’ in genere un errore privarsi di comprarli perché si perde, così, l’occasione di gustare sapori che per noi sono un’assoluta novità e che potrebbero rivelarsi anche molto piacevoli. Il rafano è una di queste, una radice con un sapore molto intenso che può diventare un’ottima salsa per accompagnare altri alimenti o un gustoso e alternativo purè. Ottimo anche in un’insalata di barbabietole, grattugiato crudo al momento. Il rafano, noto anche come rafano bianco o cren, è una radice dal sapore forte e piccante utilizzata in cucina per insaporire piatti di carne, pesce, insalate e salse. Il rafano è originario dell’Europa e dell’Asia occidentale ed è stato utilizzato fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali e culinarie. È una fonte di vitamine e minerali, tra cui vitamina C, potassio e magnesio. Per utilizzare il rafano in cucina, la radice va pelata e grattugiata finemente. Può essere consumato fresco, come condimento per il roast beef o il salmone affumicato, oppure conservato sotto forma di salsa o salsa di rafano. Per preparare la salsa di rafano, si grattugia il rafano fresco e si mescola con un po’ di aceto bianco e una punta di zucchero. Si lascia riposare per circa un’ora in frigorifero per far amalgamare i sapori e si serve come condimento per carne, pesce e insalate. La salsa di rafano è anche un ingrediente essenziale nella preparazione del cocktail di gamberi, dove viene miscelata con ketchup, maionese, succo di limone e tabasco per creare una salsa piccante e sapori Il rafano è un ingrediente versatile e gustoso che può arricchire molti piatti con il s o sapore intenso e piccante.