Le regine dei piatti estivi

Sode in insalata, sbattute in frittata, cotte in omelette, spalmate come maionese: le uova sono le “regine” della tavola in estate. Economiche, veloci da cucinare e versatili da preparare, si adattano ad ogni piatto freddo da portare sotto l’ombrellone o nel cestino da pic-nic. Ricche di elementi nutritivi di alto valore biologico, sono ormai rivalutate anche nella dieta di chi soffre di colesterolo alto. Un uovo di gallina pesa mediamente 61 grammi: 8 grammi il guscio, 38 grammi l’albume e 15 grammi il tuorlo. Si tratta di un’ottima fonte di proteine ad alta biodisponibilità, che fornisce tutti gli amminoacidi essenziali. Il suo valore nutrizionale è completato dalla presenza di minerali, vitamine liposolubili e idrosolubili in parte ridotte dalla cottura e infine da una buona percentuale di grassi insaturi, in prevalenza acido oleico, seguito da linoleico, arachidonico, linolenico; da rilevare anche la presenza di lecitine e fosfolipidi.

 

Intossicazioni alimentari dove si nascondono

Nell’immaginario comune un’intossicazione alimentare è facile da contrarre  dietro il cibo di strada o quello più elaborato. Invece, c’è molta più probabilità di restare intossicati da cibi valutati “sani”, come le insalate, germogli di soia e succhi di frutta. A spiegarlo è Bill Marler, un legale specializzato in casi di intossicazione alimentare, che ha vinto 780mila euro per i suoi clienti, ha svelato i primi sei alimenti che non mangerebbe neanche sotto tortura. Insalata in busta. Potrebbe sembrare più igienica di quella fresca da lavare, e invece è stata già maneggiata da molte persone, e questo aumenta il rischio di intossicazione. Succhi di frutta a crudo. Possono sembrare sani, ma Marler assicura che uno dei suoi primi casi è stato proprio causato da un succo di mela a crudo diventato un ricettacolo di un pericoloso batterio Germogli di soia. In America, germogli crudi e poco cotti sono stati collegati a più di 30 casi di avvelenamento alimentare batterico negli ultimi 20 anni. L’avvocato dice: “Ci sono stati troppi focolai per non prestare attenzione al rischio di contaminazione del germoglio”. Hamburger al sangue. “Il motivo per cui tutti i prodotti macinati devono essere cotti più a lungo è che i batteri presenti sulla superficie della carne possono essere presenti, tritati, anche all’interno. Se poco cotti possono provocare avvelenamento o salmonella”. Uova crude o poco cotte. “Sebbene il rischio di contaminazione da salmonella è molto minore di quanto non lo fosse vent’anni fa è bene sempre mangiare le uova  ben cotte”. Ostriche. Nel corso degli ultimi anni, le ostriche sono diventate più pericolose, secondo Marler a causa del surriscaldamento delle acque. “Le ostriche sono filtratori, raccolgono tutto ciò che c’è nell’acqua. Se ci sono batteri potrebbero esserci problemi, e ne ho visti più negli ultimi cinque anni che negli scorsi venti. Non vale la pena rischiare