La Pasqua è un momento di rinascita e speranza, un’opportunità per riflettere sui momenti preziosi trascorsi insieme e per guardare con ottimismo al futuro…..
Buona Pasqua da tutto lo staff di Ferrini Gift
La Pasqua è un momento di rinascita e speranza, un’opportunità per riflettere sui momenti preziosi trascorsi insieme e per guardare con ottimismo al futuro…..
Buona Pasqua da tutto lo staff di Ferrini Gift
Nel calendario liturgico cattolico, con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell’ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione del vespro si darà inizio al sacro triduo pasquale. Perché oggi si usa l’ulivo per simboleggiare il periodo legato a Pasqua e alla domenica delle Palme?. Essendo molto improbabile e difficile riuscire ad avere foglie di palme nel nostro Paese, ha preso piede e forma l’utilizzo dell’ulivo. Inoltre, un’antica antifona gregoriana riporta che bambini degli ebrei andarono incontro al Signore portando rami d’ulivo. Del resto, anche l’ulivo è sempre stato considerato una pianta sacra nell’antichità. Basti pensare al racconto presente nella Bibbia che vede come protagonista Noè. La colomba gli riporta proprio un rametto d’ulivo per annunciargli che il Diluvio era terminato. Quindi racchiude perfettamente in sé i simboli più profondi della pace e della rinascita assoluta. Dove possibile la palma e, l’ulivo, vengono benedetti proprio in occasione della Pasqua. A quel punto è uso, costume e tradizione portare i rami in casa
La mamma è sempre la mamma, una figura di riferimento che dalla tenera età, e con il suo amore incondizionato, conduce mano nella mano alla scoperta del mondo. Ora amica fidata ora guida autorevole, è sempre pronta a condividere sorrisi e lacrime, gioie e delusioni ma anche a rimproverare se necessario. Gli anni passano, si cresce, ci si confronta ma, a prescindere da tutto, lei rimane un punto di riferimento, un approdo sicuro. Ci siamo, come da tradizione nel mese di maggio si celebra la Festa della Mamma che, quest’anno, sarà domani domenica 8. Come festeggiarla? Nonostante il periodo sia piuttosto complesso e pieno di incertezze, per stupirla là dove possibile basta dedicarle del tempo, uno dei beni più preziosi. D’altronde è risaputo sono i piccoli gesti, quelli più spontanei, a regalare gioia e scaldare il cuore. Sportiva, vanitosa o avventuriera? Ogni mamma è unica. A seconda della personalità, perché non riempire la ‘sua’ giornata in modo originale e divertente? A caccia di idee regalo per la Festa della Mamma? Regalale una scatola porta tè, un porta foto, una lampada che dispende aromi, un porta memo, o una scatola a forma di cuore un mazzo di fiori…ecco ti abbiamo suggerito qualche pensiero per farla sentire unica e speciale
Cuori ovunque. Cuori grandi, cuori piccoli, cuori rossi, cuori di petali, cuori luccicanti: oggi è San Valentino e le vetrine di tutti i negozi ci ricordano che anche quest’anno per gli innamorati è giunto il momento di festeggiare. Nei confronti di questa ricorrenza vi sono due schieramenti : alcune coppie si rifiutano di festeggiare perché nauseate dalla sua parte consumistica e si domandano che senso abbia farlo proprio il 14 Febbraio; sono quelli delle frasi del tipo “bisogna amarsi tutti i giorni dell’anno non un giorno soltanto! Per altre coppie invece è un giorno atteso con entusiasmo ed “occhi a cuoricino”: una ricorrenza di cui non vorrebbero proprio dover fare a meno; alla domanda se festeggino San Valentino sarebbero pronti a rispondere frasi del tipo “Ovvio! Siamo innamorati! Questa è la nostra festa! Sto preparando alcune sorprese e pensando a come poter festeggiare al meglio!” o ancora ” Certo! Ogni anno abbiamo dei rituali tutti nostri per celebrare il nostro amore!“.Sicuramente oltre a questi due schieramenti netti vi saranno molte vie di mezzo: coppie che festeggiano un anno sì e un anno no a seconda degli impegni e degli umori, coppie che nei confronti di San Valentino non provano né odio né amore. La festa di San Valentino ha come tutte le ricorrenze favorevoli e contrari tuttavia celebrarlo significa per forza spendere tanto? Oppure avere un giorno in più che ci richiami alla mente il grande dono ricevuto, la magia dell’essersi incontrati e la meraviglia dell’amarsi, può aiutare ad avere un pretesto per fermarsi un attimo e dedicarsi tempo e gesti che sanno d’amore quello vero quello sincero se c’è ancora e esiste davvero … chi sa … Buon San Valentino
Come ogni 20 marzo dal 2013, domani è la Giornata internazionale della Felicità. La ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite,.L’Onu ha battezzato la giornata “L’Assemblea generale decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, consapevole che la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità”. Le Nazioni unite invitano quindi “tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema Onu e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica”. Tutti desideriamo per noi e per le persone a cui vogliamo bene la Felicità. Anche al Lavoro, dove vorremmo realizzarci come persone, impiegare i nostri talenti, sentirci sicuri e apprezzati, trovare collaborazione e serenità’.Ma come società non stiamo dando abbastanza importanza a questi temi, al benessere delle persone. Anzi. aumentano lo stress, le malattie psicosomatiche, i disagi anche nei ragazzi. Abbiamo costruito luoghi di lavoro in cui le emozioni devono rimanere fuori dalla porta dell’ufficio e se vogliamo arrivare al successo dobbiamo lavorare sodo. Ringraziare, sorridere, essere gentili non sono abitudini da manager in carriera. Nonostante secoli di crescita economica non siamo più felici di 60 anni fa e il 65% dei lavoratori è demotivato. La pubblicità ci dice che la felicità sta nei prodotti che acquistiamo. Il mondo dello spettacolo e della tv ci induce a credere che dipenda dalla fama e dalla bellezza esteriore. I politici affermano che niente è più importante della crescita economica…La Scienza ha dimostrato invece che i fattori che più influenzano la felicità sono tutti sotto il nostro controllo ed essere più felici è possibile. Le nostre azioni e le nostre scelte quotidiane possono fare la differenza e portare la felicità nelle nostre vite, famiglie, nei luoghi di lavoro. Il mondo cambia con le tue azioni. Festeggia quindi anche tu la Giornata Mondiale della felicità e scopri come puoi rendere la tua vita più significativa e felice con semplici gesti quotidiani.
Poche e semplici mosse e sfiziosi crostini al salmone affumicato sono pronti per essere serviti ai vostri ospiti come aperitivo o antipasto finger food. Dischetti di pane nero dorato in forno accolgono una farcitura di cremoso formaggio aromatizzato al finocchietto e scorza di limone e fettine di profumato salmone affumicato. Il risultato? Un piccolo capolavoro per far bella figura, con poco.Il salmone affumicato è uno degli alimenti che meglio si presta, grazie alla sua consistenza morbida ma compatta, alla creatività in cucina. Qualche suggerimento per usarlo in modo originale nelle vostre ricette? Tagliate a forma di stella delle fette di pane morbido, passatele su una piastra per arrostirle su entrambi i lati e tagliate magari anche con una formina una fetta di salmone affumicato. Spalmate la fetta di pane con del burro morbido, adagiatevi sopra il salmone e sistematelo nel piatto da portata guarnito con 1 cucchiaino di caviale nero. Oppure realizzate degli involtini di salmone ripieni di formaggio morbido, ad esempio ricotta o caprino, chiudeteli con uno stuzzicadenti e sistemateli in un vassoio lungo e stretto con riccioli di insalata verde, una manciata di prezzemolo e pomodorini a colorare il piatto. Le possibilità sono infinite, largo alle idee!
Halloween è una festa anglosassone celebrata la notte del 31 Ottobre per festeggiare l’inizio dell’anno nuovo, secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia. A partire dalla metà dell’800 questa si diffuse negli Stati Uniti diventando poi una delle principali festività americane. Negli ultimi anni anche in Italia viene festeggiata con Feste a tema Gotico e Horror dove zucche, fantasmi e streghe diventano protagonisti per una notte. Siete pronti ad arredare casa? Ecco qualche idea Prima di tutto è bene ricordarsi che se la festa di Halloween è dedicata ai bambini occorrerà non esagerare con elementi Horror. Per arredare l’ingresso si possono utilizzare delle ragnatele o dei pipistrelli, fantasmi di garza da appendere. La Zucca è l’elemento più importante per la decorazione, la potete intagliare ma se non avete tempo pitturatela con un pennarello nero Per non sbagliare utilizzate questi tre colori d’ispirazione autunnale come l’Arancione, il Nero ed il Viola. Halloween E’ una notte paurosa quindi create un atmosfera lugubre con la sola luce delle Candele e Candelabri ! Ed infine non dimenticate dolciumi e caramelle per i bambini che suoneranno alla porta! Dolcetto o Scherzetto???
Secondo la tradizione, una volta all’anno si ricordano e onorano i defunti come se si volesse rifocillarli, proprio come se si ripresentassero ancora una volta a tavola. Per questo motivo si cucina anche per loro e si prepara il pan dei morti, un dolce che negli anni ha visto cambiare la sua ricetta diventando sempre più ricco di ingredienti e di gusto. L’usanza di offrire cibo ai morti si perde nella notte dei tempi e si ritrova in molte culture, inclusa quella Messicana, dove ancora oggi si prepara una diversa versione del pan dei morti. Secoli fa anche in molte zone dell’Italia, come è usanza adesso ad esempio negli Stati Uniti, si usava preparare un banchetto in occasione dei funerali per offrire pane a chi aveva partecipato alle esequie in segno di ringraziamento e come ricordo della condivisione del pane citata nel vangelo. Come per tutti i dolci da ricorrenza, il pane dei morti si trova in vendita per poche settimane l’anno, ma imparare a farlo a casa è l’occasione per averlo ogni volta che se ne ha voglia. Preparate il pan dei morti ricetta in occasione della Festa dei Morti o qualche giorno prima per Halloween. Bagnate l’uvetta nell’acqua tiepida per farla ammollare. Tritate i biscotti secchi, gli amaretti, parte delle mandorle e trasferite tutto in una ciotola. Tagliate a pezzi i fichi secchi e metteteli nella ciotola. Dividete tuorli da albumi e unite solo questi ultimi agli altri ingredienti. Strizzate l’uvetta e mettetela nella ciotola. Aggiungete anche tutti gli altri ingredienti, tenendo per ultimo il vino, meglio se scegliete un vino dolce tipo il Passito. Mescolate tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo. Se è troppo secco, aggiungete altro vino. Formate dei pani lunghi e lasciate almeno 40 minuti a lievitare, coperti da un canovaccio. Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti. Lasciate raffreddare e coprire di zucchero a velo prima di servire.
Una ricerca di qualche giorno fa dice che per i loro servizi dovrebbero essere pagati quasi 2000 euro al mese. Dei quasi 60 milioni e mezzo italiani, i dati Istat sono aggiornati al primo gennaio 2018, il 22,6% ha dai 65 anni in su.Sono oltre 12 milioni i nonni in Italia. I nipoti arrivano in media a 54,8 anni. Il nostro è il paese europeo con la più alta percentuale di nonni che si occupano di un nipote, quasi il 26% mentre i genitori sono al lavoro. Sono uno strumento del welfare, fra i più efficaci in Italia negli ultimi anni. Ogni 100 giovani ci sono 157,5 anziani. È l’indice di vecchiaia in Italia. Sono loro i nonni da festeggiare. La festa dei nonni è nata in Italia soltanto nel 2005. La ricorrenza civile è stata introdotta dalla legge 159 di quell’anno. L’obiettivo è celebrare l’importanza del ruolo dei nonni nelle famiglie e nella società. La data scelta è il 2 ottobre, in cui la Chiesa celebra gli angeli custodi. Volendo portare un fiore ai festeggiati non si sbaglia con il Non ti scordar di me che è quello ufficiale della festa. Il nome del fiore arriverebbe da una leggenda germanica. Dio stava dando il nome alle piante quando una piantina, ancora senza nome, disse: «Non ti scordar di me, Dio!» e Dio rispose: «Quello sarà il tuo nome!». Altra leggenda dice che due ragazzi si stavano scambiano un fiore come questo come promessa d’amore ma lui cadde nel fiume e le gridò «Non ti scordar di me». Plinio il Vecchio dice che il fiore era considerato un simbolo di salvezza dal dolore.