Come conservare le castagne

Nel mese di ottobre, muniti di cestino, ci si reca a cercare funghi ma si raccolgono anche le castagne fresche, che diventano protagoniste della tavola di tante famiglie. Ma qual è il metodo più semplice per conservare le castagne fresche? Il più semplice  è senz’altro il congelamento. Bisognerà spazzolarle, lavarle e asciugarle bene. Dopo aver inciso ogni castagna, riponiamole in appositi sacchetti e mettiamole in freezer. Potranno mantenersi per ben 12 mesi nel congelatore e, una volta scongelate, si possono cuocere a piacere. Arrosto, bollite o per varie ricette, come se fossero fresche.Un altro metodo per conservare le castagne è la curatura in acqua. Si tratta un metodo di tradizione contadina che ha una durata di 4 giorni, grazie al quale si conservano per circa 4 mesi. Bisogna pulire bene le castagne e immergerle in acqua priva di cloro. Lasciamole a bagno per 4 giorni, senza cambiare mai l’acqua. Eliminiamo poi l’acqua e lasciamo asciugare le castagne per 24-48 ore, in un luogo arieggiato e ombreggiato. Non bisogna mai esporre le castagne al sole diretto e soprattutto non ammassarle. Potremo infine conservarle in sacchetti di iuta in frigorifero o in una cantina ben asciutta.L’essiccazione è la più antica modalità di conservazione ed è un processo che consiste nella disidratazione progressiva del frutto. Le castagne essiccate diventano anche più digeribili e aumenta la concentrazione di principi nutritivi e sali minerali. Si conservano buone anche oltre 12 mesi. Le castagne più adatte all’essicazione sono quelle di pezzatura ridotta e facili da pelare. Bisogna stendere le castagne in uno strato sottile sopra graticci di rete sospesi da terra ed esposti al sole. La sera andranno riposte in un luogo asciutto e ogni giorno bisognerà rimescolarle. Il tempo di essiccazione è di circa 5/6 settimane, ma ovviamente può variare a seconda delle condizioni atmosferiche.

Carbonara day

Il 6 aprile, è il Carbonara Day, sul web gli utenti impazziscono alla ricerca delle infiniti interpretazioni, salvo poi proteggere sulla versione ortodossa.Su Facebook, Instagram e Twitter la mobilitazione è già cominciata e si preannuncia un successo almeo pari allo scorso anno: il #CarbonaraDay, evento mediatico creato dai pastai di Unione Italiana Food, ha mobilitato sui social 270 milioni di pasta lover. Anche l’edizione 2019 parte con ottime premesse con cuochi, blogger,  esperti e appassionati pronti a seguire il #CarbonaraChallenge. Un evento virtuale in cui condividere opinioni, foto e consigli a proposito di questo piatto e, più in generale, sul rapporto tra tradizione e contaminazione in cucina.Non poteva che essere social un tema così amato dai millennials: la Carbonara è la loro ricetta del cuore, secondo un’indagine Doxa. Ed è anche il piatto di pasta più richiesto per quanto riguarda il food delivery. Dai loro dati la carbonara è la pasta più richiesta a domicilio con oltre 6mila chili consegnati.  Con un dato interessante: la carbonara non è solo un primo, è diventato un “gusto”, nel senso che poi sposa anche polpette e hamburger, pizza e arancini, pollo e bruschetta. E, tra i formati di pasta, va a condire mezze maniche, rigatoni e spaghettoni, bucatini, tonnarelli, ma anche bigoli e linguine. Ma gli spaghetti restano al top.