Se fai la dieta sei meno intelligente

Fare la dieta potrebbe essere sintomo di scarsa intelligenza. A dirlo uno studio, che dimostra come i soggetti a dieta hanno, con maggiore frequenza, ridotte capacità mentali rispetto a coloro che mangiano liberamente. La spiegazione di questa minore intelligenza? La dieta, nonostante ci faccia sentire meglio con noi stessi, stancherebbe il cervello, rendendolo meno performante. Per arrivare a questa conclusione sono stati effettuati diversi esperimenti su l’ atteggiamento di alcune persone, analizzando le differenze tra chi era a dieta e chi, invece, mangiava in modo regolare. In uno dei test è stato messo a disposizione uno snack al cioccolato. I soggetti non a dieta lo hanno mangiato senza esitazione, chi era a dieta, invece, ha esitato, chiedendosi quante calorie avessero assunto. Sempre alle prese con insalate insipide, sedano e carote  attenti alla cura maniacale per grammi e porzioni e sostenitori accaniti della tipica espressione «Non bevo alcool, fa ingrassare»? Beh, se fate tutto ciò potresti essere meno intelligenti. Proprio questo conteggio continuo delle calorie, secondo lo studio, non permetterebbe al cervello di concentrarsi in altri compiti e funzioni. Da una parte, dice il professore, la dieta ci fa sentire meglio con noi stessi, dall’altra affatica il cervello e lo rende meno efficace. Come rimediare  correndo  ai ripari con una spaghettata aglio olio, e peperoncino.

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La pizza è più motivante del denaro

In base ai risultati di un recente studio, sembrerebbe che la pizza sia più motivante del denaro. Può sembrare un’assurdità ma non lo è poi così tanto. Rifletteteci un’attimo: da soli, in un’isola deserta, cosa ne fareste di banconote e monete? Meglio una buonissima pizza.Lo studio è stato condotto nell’arco di una settimana in una fabbrica in Israele, in cui erano state promesse delle ricompense ad alcuni operai al raggiungimento di determinati obiettivi. Ad un gruppo di operai era stato promesso un messaggio di congratulazioni da parte del capo, ad un altro gruppo un bonus di 30 $, ad un terzo gruppo un buono omaggio per una pizza. In questo modo i gruppi di operai sono stati monitorati per capire quale promessa avrebbe reso di più. All’inizio della settimana i più produttivi si sono rivelati gli operai a cui era stata promessa una pizza, seguiti da quelli del messaggio da parte del capo, per ultimi quelli a cui era stato promesso un bonus in denaro.Anche alla fine della settimana il bonus in denaro è rimasto all’ultimo posto, mentre la produttività maggiore l’hanno avuta gli operai a cui era stato promesso un messaggio da parte del capo. Insomma, la pizza si è rivelata molto più motivante del denaro e una cosa è chiara: un semplice incoraggiamento, una buona parola, possono rendere migliore la vita ed il lavoro.