Se volete sperimentare a casa, creazioni fantasiose più o meno impegnative, per realizzare torte, con decorazioni da presentare ai propri amici in occasione di una cena e perché no poi da fotografare e inserire sui canali web, ecco un suggerimento, Prima cosa imparare a fare questa pasta modellabile e commestibile. Si prepara con i seguenti ingredienti: zucchero a velo 500 gr, miele 50 ml, colla di pesce 5 gr, acqua 40 ml. Si lascia ammorbidire la colla di pesce nell’acqua, per circa 10 minuti. Dopodiché si fa scaldare in una pentola il miele e si aggiunge la gelatina con l’acqua fino a farla sciogliere: non deve assolutamente bollire, si tratta di un passaggio di pochi secondi. Si inserisce quindi lo zucchero a velo in un insalatiera dotati poi di un accessorio da cucina con le lame, e si aggiunge il composto di gelatina e glucosio. Azionando il robot, si vedrà l’impasto prendere una consistenza omogenea, e a questo punto lo si può mettere su una spianatoia spolverata di zucchero a velo e lavorare con le mani fino a che diventa liscio. Naturalmente in assenza di un robot occorrerà impastare tutto a mano dal principio, a questo punto non vi resta che dare spazio alla vostra fantasia e cominciare a creare simpatiche torte
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Fortuna e sfortuna..
I portafortuna servono davvero. Per chi è superstizioso e ci crede è, ovviamente, la scoperta dell’acqua calda, ma anche gli scienziati si stanno convincendo del potere dei portafortuna, anche se non per ragioni soprannaturali. Questo perché molte ricerche sono arrivate alla stessa conclusione: il segreto perché vada tutto bene è… crederci. Perfino nei portafortuna. Se la fortuna è cieca, la sfiga è scientifica. Qualche anno fa alcuni ricercatori dell’università di Colonia, hanno invitato un gruppo di studenti a portare con sé il proprio talismano per sottoporsi a un test. Gli oggetti sono stati presi in consegna dai ricercatori con la scusa di fotografarli. Poi, a metà degli studenti i portafortuna sono stati restituiti prima che iniziassero dei quiz e delle prove di abilità come centrare un canestro, fare buca con una pallina da golf,mentre all’altra metà non sono stati restituiti.La scienza dimostra che se si pensa di essere fortunati, si finisce per esserlo per davvero, infatti chi aveva con sé il suo portafortuna è andato meglio in tutte le prove. Inoltre, alla richiesta dei ricercatori di supporre in anticipo il numero di parole da trovare risolvendo alcuni anagrammi, e di fissare la soglia di tempo dopo la quale avrebbero lasciato il test, le persone che avevano con sé l’amuleto si sono date obiettivi più ambiziosi. Erano tutti più convinti di potercela fare.Secondo i ricercatori, quindi, non solo avere con sé un portafortuna, ma anche solo dire “tengo le dita incrociate per te”, o anche l’inossidabile “in bocca al lupo”, può davvero servire perché aumenta l’autostima dando più fiducia negli obiettivi che ci si pone. Credere di avere la sorte dalla propria parte, insomma, attiva una specie di circolo virtuoso, perché rende meno ansiosi, più rilassati e più positivi. le ricerche dimostrano che ciò che viene avvertito come “buona stella” o “maledetta sfortuna” ha più a che fare con la psicologia che con la probabilità. 
