Anzia da partenza

Le ferie dovrebbero essere il periodo dell’anno in cui ci si rilassa di piú. Quello in cui si mettono da parte le preoccupazioni quotidiane e ci si dedica solo a sè stessi. Tuttavia la partenza estiva per molti italiani si rivela una fonte di ansia. Lo stress da vacanza è piú diffuso di quanto si possa immaginare. A dimostrazione di come, talvolta, staccare la spina sia più facile a dirsi che a farsi. Anche il pensiero dei documenti di viaggio e le procedure burocratiche può causare stress da vacanza. Così come la paura di abbandonare la routine quotidiana e quella di non riuscire a godere a pieno della meta prescelta, mare o montagna che sia. Alcuni viaggiatori vanno in ansia per l’eventuale assenza del wi-fi presso il proprio alloggio. Altri temono il momento del passaggio di consegne e dello smaltimento della posta elettronica. Non manca, infine, chi teme di dover rinunciare a partire all’ultimo momento. Proprio per evitare tutte queste angosce e non farsi rovinare le ferie dallo stress da vacanza, suddividersi con i compagni di viaggio i compiti relativi alla pianificazione del viaggio evita, prima di tutto, ansie e stress. I trasferimenti da e per l’aeroporto possono essere programmati con anticipo. Una classica lista al momento di fare borse e valigie renderà il compito più semplice. Ed eviterà brutte sorprese all’arrivo. Così come un controllo dei documenti di viaggio. Una fotocopia del documento di identità da tenere nella memoria del proprio smartphone potrebbe, inoltre, tornare utile in caso di smarrimento del portafogli. Quando si parte si dovrebbe cercare quanto più possibile di staccare la spina. Iniziando, ad esempio, col dimenticarsi l’orologio. Quello di cui si dovrebbe, invece, ricordarsi è di procurarsi una guida della meta scelta. appuntandosi in anticipo i luoghi che si desidera vedere. Il modo migliore per non preoccuparsi delle e-mail è quello di impostare una risposta automatica. In questo modo chi scriverà avrà la certezza di ricevere riscontro una volta rientrati. Una pianificazione del lavoro e delle scadenze prima della partenza aiuterà a smaltire gli adempimenti più importanti. Ed un’assicurazione di viaggio consentirà di gestire con maggiore tranquillità la spiacevole eventualità di dover cancellare la propria prenotazione. Ciò che mette maggiormente apprensione nel momento di organizzarsi per la partenza è la sensazione di aver dimenticato di fare qualcosa di importante prima di partire. Non manca, inoltre, chi, entra nel panico al momento di fare i borse e valige

 

Come prendiamo le decisioni

Come determiniamo le nostre scelte? In che modo valutiamo i possibili rischi? E, soprattutto, quante e quali variabili prendiamo in considerazione quando si tratta di mettere mano al portafogli ? Ecco alcuni esempi, se siete a scegliere un complemento d’arredo  per la vostra casa, nel cruciale momento di scegliere quale comprare: 15 euro qualità media o 20 euro qualità superiore? Poco dopo andate in un negozio di mobili e di nuovo si propone un dilemma economico: una cassettiera costa 50 euro ed è di qualità leggermente peggiore dell’altro, che costa 65. Quale cassettiera scegliete? La scienza che studia il modo in cui gli individui prendono scelte di carattere economico, sostiene che, in genere, mentre nel primo caso molte persone sarebbero disposte a sacrificare la qualità per risparmiare 5 euro, nel secondo caso il ragionamento più seguito sarebbe: «Per soli cinque euro tanto vale prendere un oggetto migliore». Eppure, in entrambi i casi, gli euro risparmiati rimangono cinque. Questo è solo uno dei tanti esempi di come, in ambito economico, a differenza di quanto sostenevano le teorie classiche, l’uomo non è un essere poi così razionale. Questa scienza mostra infatti come, nel prendere decisioni, il nostro cervello tenga in considerazione, oltre alla ragione, un altro elemento fondamentale: le emozioni la neuroeconomia tenta così di comprendere le basi neurochimiche delle nostre scelte, mostrando come nel “calcolo” finale che porta a una deliberazione di carattere economico il nostro cervello dia diritto di parola non solo alle aree razionali con i loro numeri, ma anche a quelle irrazionali con le loro emozioni. Ecco: prima di investire possiamo anche servirci di una calcolatrice, ma difficilmente sarà lei ad avere l’ultima parola.