Ci hanno sempre insegnato che guardare dall’alto in basso non è cosa da fare. Ma in piena estate sorseggiare un aperitivo da una terrazza con un bel paesaggio come sfondo, un tramonto sullo orizzonte della città, un cocktail fresco vista mare, montagna o per osservare una città ricca di storia da un punto di vista inusuale è un piccolo sfizio da togliersi, un lusso popolare alla portata di tutti. Il trend nasce negli Stati Uniti. Dopo Miami, Cincinnati, Boston, Las Vegas, la moda si è diffusa immediatamente nelle capitali europee, Londra, e Asia, con Singapore, Tokyo, e Dubai in testa alle classifiche. Ma l’Italia non resta in dietro anzi…Ecco qualche suggerimento: Due Torri a Verona Nella città più romantica d’Italia, c’è un angolo intimo dove gustare un aperitivo e osservare le luci e ombre di una città irta di torri e torrette, rimostranze locali di signorotti boriosi, a due passi dal toccare il cielo.Al 5 stelle Hotel Due Torri, nel cuore di Verona, si può anche cenare, rigorosamente a lume di candela. Sorseggiare un scorgendo in trasparenza il vicino Duomo, il Ponte Pietra o il Teatro Romano è un’esperienza da provare, da soli o in compagnia.Hotel Continental – Firenze “La Terrazza” è allocato sulla Torre medioevale dei Consorti, all’ultimo piano del Continentale Hotel nel cuore della città medicea. Un panorama mozzafiato da sorseggiare con prudenza, insieme a uno dei dieci prestigiosi cocktail della carta. per un tripudio alcolico intorno ai capolavori di Firenze, dalla Cupola del Brunelleschi al Campanile di Giotto, a Ponte Vecchio. Esedra Boscolo Roma Una terrazza che sorride alla città Eterna, sorseggiando cocktail a bordo piscina; bionda, alla moda e libertina, così è da immaginare la Terrazza. Uno scenario esclusivo ed emozionante supportato dalla cucina dello chef che accompagna i cocktail con mediterranei finger food, con sapori e profumi del sud. Ma dalla terrazza di Piazza della Repubblica per la sua caratteristica forma semicircolare, comoda anche per viaggiare grazie alla vicinanza con la stazione, si può decidere anche di fermarsi per una cena che ha tutti i sentori del mare, a base di pesce, tra i piatti forti dello chef.
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Lo street food
Lo street food non è solo una semplice moda, ma un vero e proprio modo di unire antichi sapori della nostra tradizione culinaria con l’innovazione proveniente da paesi stranieri. Il trend è in crescita, ogni giorno il cibo da strada raggiunge quartieri e aree più o meno frequentate delle nostre città e non solo. La cucina “on the road” è diventata un vero e proprio format se si pensa a chef stellati come Chef Rubio, James Oliver e Koldo Royo, che hanno consacrato l’arte del cibo da strada tramite le loro trasmissioni televisive.Secondo gli ultimi dati della Coldiretti, un italiano su due acquista alimenti mentre si trova in giro per la città Le occasioni di gustare il cibo di strada si moltiplicano sempre di più grazie alla presenza di “Food Truck” o “Api”, appositamente modificati per il commercio itinerante. Il business dello street food è in continua crescita soprattutto nelle località balneari, turistiche e nelle grandi città. Gli amanti dello street food più del 69% preferisce il cibo locale arrosticini, arancini, piadine, fritture di pesce…, il 17% opta per specialità internazionali hamburger e hot dog, mentre il 14% predilige cibi etnici come falafel e kebab. Ecco alcuni piatti tipici considerati i capisaldi dello street food, e alcuni dei luoghi dov’è possibile riscoprire sapori antichi che si uniscono con l’innovazione di tendenze bio, vegan, gluten-free. suggerimenti I Covaccini (Firenze). La tipica schiacciata toscana è uno dei piatti più ricercati dagli amanti dello street food. Uno dei migliori luoghi per gustare questa delizia a Firenze è Amici di Ponte Vecchio, posto proprio a lato del famoso ponte fiorentino, la cui specialità è il covaccino con stracchino e salsiccia, prodotto con ingredienti a Km 0. La frittatina di pasta (Napoli). “Du frittur” Non solo la patria della pizza, ma anche delle friggitorie dove è possibile assaporare le famose zeppole, i panzarotti, la frittura di pesce e la pizza fritta. Di indubbio gusto è la frittatina di pasta, uno dei fiori all’occhiello dello street food napoletano, ricchissima di bucatini, piselli, prosciutto cotto, provola e besciamella. Frutti di Bosco (Milano). Il capoluogo lombardo sembra non essere il luogo ideale per trovare fragole, mirtilli, more e lamponi, e invece non è così. La tendenza bio che invade Milano con “Api” e furgoncini è una delle realtà più in voga. Nella città è possibile comprare frullati, macedonie, frutta fresca e bevande rinfrescanti. Esempio è Straberry, un’Ape che gira per la città vendendo frutti prodotti a km 0 e coltivati nel pieno rispetto dell’ambiente, utilizzando l’energia solare di ultima generazione. Focaccia di Recco (Genova). Quando si parla di cibo da strada specie in Liguria si pensa subito alla Focaccia di Recco. Con la sua pasta sottilissima che sprigiona un sapore paradisiaco grazie al suo formaggio fresco, è infatti spesso piena di stracchino. Una delle più richieste è anche la focaccia con le cipolle.
Un week end in Toscana
Un weekend in Toscana all’insegna dell’ultima tendenza in fatto di bicicletta. Le gravel, dall’inglese ghiaia, sono le due ruote progettate per affrontare lunghe avventure su sterrati e strade bianche, la ‘moda’ viene dagli Stati Uniti, ma la gravel bike o bike adventure ha seguaci ovunque perché in sella a una bici così si arriva in qualunque luogo, percorrendo movimentati sentieri fuoristrada o tranquilli tratti d’asfalto. Pronti a ‘esplorare il mondo’ con uno zaino in spalla? Ecco cosa fare il prossimo fine settimana di primavera: un itinerario gravel di due giorni fra i paesaggi mozzafiato della Toscana. Il diario di bordo parte da Artimino, in provincia di Prato, e annota, dopo una discesa abbastanza tecnica, un tratto pianeggiante che costeggia il fiume Arno per arrivare a Montelupo Fiorentino. Strade sterrate attraversano quadri di paesaggio indimenticabili, un po’ di asfalto, una pausa-caffè a Castelfiorentino e poi su e giù fino in prossimità di Volterra dove si possono gustare squisiti dolci. Poi di nuovo in sella, una salita molto impegnativa conduce in cima alla collina dove sorge la città medievale che, però, sa ripagare la fatica con la sua bellezza, possiamo permetterci anche un giro lungo Ponte Vecchio o nel centro, schivando la folla dei turisti. Si esce dalla città, in direzione della destinazione finale costeggiando l’Arno e percorrendo un tratto di strada bianca pianeggiante prima dell’ultima salita, e fatica, che richiude l’anello alla meta: Artimino.