Colore e creatività

Bastano un pizzico di colore e un pizzico di creatività per rendere più appetitosa anche una semplice insalata! Aggiungere qualche elemento colorato, infatti, spesso è la soluzione migliore per rendere gustoso e bello anche un piatto facile e dal gusto delicato come un mix di verdure di stagione. Avete deciso di servire una caprese? Vi basterà intervallare a spirale, a partire dall’esterno fino al centro del piatto, una fetta di pomodoro e una fetta di mozzarella della stessa dimensione per poi condire con un filo d’olio extravergine d’oliva, 2 grandi foglie di basilico al centro e altre più piccole tritate sparse nel piatto per creare un impatto estetico semplice ma colorato. Altrimenti potete realizzare degli spiedini alternando bocconcini di mozzarella, pomodorini e foglie di basilico, da servire su un vassoio lungo e stretto. Se volete proporre invece delle insalate estive sfiziose, scegliete ciotole di ceramica bianca o di vetro e giocate con i colori, mescolando verdure, frutta secca e semi di vario tipo, ad esempio foglie di lattuga e radicchio, pomodorini, carote, olive, semi di sesamo, uvetta e pinoli. Per dare un tocco di originalità in più al vostro piatto, aggiungete fiori commestibili del tipo e del colore che preferite: i vostri ospiti ne resteranno incantati, compresi anche i più piccoli!

Piante da appartamento

Sono ormai alcuni mesi che le piante verdi sono rinchiuse tra le mura domestiche, protette dal freddo e dai rigori invernali. Sono entrate a far parte dell’arredamento e, in alcuni casi, ci si dimentica quasi di averle. Le esigenze di queste piante sono davvero minime ma, ora che la primavera si avvicina, dopo mesi di riposo, è necessario prestare loro le cure di fine inverno, oltre alla consueta annaffiatura, per ottenere piante rigogliose e di aspetto invidiabile. Tra le più importanti cure di fine inverno, si deve controllare il substrato. Complice l’acqua spesso troppo calcarea del rubinetto di casa, soprattutto sulla superficie del terriccio potrebbe essersi formata una crosta dura e biancastra. In questo caso, ogni anno bisogna eseguire un’operazione semplice e sbrigativa di rinnovo della terra. Per prima cosa con una zappetta o paletta da giardinaggio, si rompe la crosta superficiale e la si rimuove. Poi, sempre con la paletta, si toglie anche la terra sottostante ormai esaurita, polverosa e priva di elementi nutritivi. Infine bisogna muovere la terra rimasta nel vaso, che risulta sicuramente compressa e dura. Quindi si aggiunge terriccio nuovo, morbido e fertile, con cui colmare il vaso fino alla zona del colletto della pianta; è importante non rimanere troppo bassi, col rischio di lasciare scoperte alcune radici, né troppo alti fino a soffocare il fusto alla base.Se, invece, la pianta si trova nello stesso vaso, con la stessa terra, da due o più anni, è necessario procedere alla sostituzione di tutto il terriccio, con eventuale rinvaso. Il vaso deve essere sostituito solo se la pianta è cresciuta a dismisura e le sue dimensioni o volume sono ormai ben più grandi del contenitore rendendola, oltretutto, poco stabile. Di norma, il volume della chioma deve essere di pochi centimetri più ampio della circonferenza del vaso. La sostituzione completa della terra è un’operazione un pochino più impegnativa… il consiglio è di eseguirla sul terrazzo, stendendo fogli di giornale per terra. Il terriccio utilizzato per le piante verdi d’appartamento, che si può acquistare in sacchi, è solitamente già concimato. Tuttavia, tra le cure di fine inverno, nel momento precedente la ripresa vegetativa, è sempre consigliabile aggiungere alla terra un po’ di concime micro granulare a lenta cessione, fornirà gradualmente per alcuni mesi gli elementi nutritivi necessari alla pianta per crescere sana e con una chioma folta.

 

Come avere sempre piante rigogliose

Per avere sempre delle piante belle e rigogliose è necessario prestare alcuni accorgimenti importanti. Difatti, nel caso notaste un repentino cambiamento è basilare individuare il problema ed agire rapidamente. Tutte le piante, come del resto gli esseri umani, per continuare a crescere e a mantenere il loro aspetto sano e rigoglioso hanno la necessità di determinate condizioni e se queste dovessero iniziare a mancare si potrà notare dalle sue foglie. Troppo o troppo poco sole, troppa o troppo poca acqua e certi parassiti sono alcuni dei fattori scatenanti che fanno passare una pianta da rigogliosa a malaticcia nel giro di pochissimo tempo. Ma per ristabilire la loro vitalità non è necessario investire troppo tempo o denaro, ti sveleremo alcuni accorgimenti necessari e molto facili per impedire alle vostre piante di ammalarsi. Scopriamo insieme come capire di cosa ha bisogno la pianta attraverso le sue foglie: Uno dei problemi che può affliggere le piante è proprio dovuto dall’acqua. Abitualmente è abbastanza evidente quando una pianta non è sufficientemente idratata ma non è da sottovalutare il caso contrario, cioè quando ne riceve troppa. In questo caso le foglie appariranno giallognole e avvizzite, che sono proprio i sintomi più comuni di un eccesso d’acqua. In questo caso è consigliabile trapiantare la pianta in un suolo o vaso con un maggiore drenaggio ed essere più misurati con l’innaffiatoio. Nel caso in cu la pianta inizi ad afflosciarsi e ad assumere un aspetto sofferente, la causa potrebbe essere la mancanza di luce solare. Difatti, il sole aiuta la pianta a produrre il nutrimento di cui ha bisogno per crescere. Quindi è bene cercare di metterla con un’esposizione adeguata alla luce del sole, sistemandola in una stanza o in un posto più luminoso. La pianta potrebbe avere bisogno di un aggiunta di minerali per recuperare la vitalità alle foglie. L’ingiallimento sui bordi o un leggero scolorimento della superficie della foglia sono i sintomi della carenza di uno o più minerali, recuperabili con un compost fai da te. Inoltre, come spiega la North Carolina, le piante hanno bisogno anche di micronutrienti come il boro, il rame, il ferro ed il cloruro. Per questo basterà spargere intorno alla pianta una manciata di erba tosata per soddisfare il suo fabbisogno.

Un piatto speciale la frittata

Avete sbattuto le uova e le avete cotte in padella con un filo di olio bollente. Niente di più facile, no? Eppure anche un piatto semplice come la frittata può essere servito in modo fantasioso e originale acquistando tutto un altro sapore! Non ci credete? Provate ad esempio a preparare una buona frittata di zucchine e, dopo averla fatta intiepidire, ricavatene dei piccoli cerchi con l’aiuto di un bicchiere, poi mettetene uno al centro del piatto da portata sormontato a torre da una fetta di mozzarella e da una fetta di prosciutto cotto, della stessa forma e grandezza, creando la quantità di strati che desiderate e fermando il tutto con un lungo stecchino e un’oliva per cappello. Guarnite il contorno del piatto con zucchine a dadini, olive e pomodorini ed ecco che la vostra semplice frittata diventerà un piccolo capolavoro. Volete utilizzare la frittata come piatto forte per il vostro buffet di antipasti? Allora preparatene tre tipi di diversi colori, ad esempio una di spinaci, una di carote e una di melanzane, e con uno spessore di almeno 2 cm. Poi, una volta pronte e tiepide, tagliatele a quadratini della stessa grandezza e disponetele a scacchiera su un tagliere, alternando i colori.

Boom della pasta integrale

Diciamoci la verità ma cosa c’è di più buono di un piatto di pasta ? Gli Italiani lo sanno bene infatti cresce sempre di più il mercato della pasta e ancor più cresce l’interesse per la pasta integrale: secondo una ricerca Doxa-Aidepi, il 53% degli italiani la sceglie per il suo gusto e perché fa bene alla salute, grazie al contenuto in fibre e sali minerali e al ridotto indice glicemico. Il trend salutista degli italiani coinvolge in particolare, secondo la ricerca “Gli italiani e la pasta” realizzata da Doxa per l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane. Tra le referenze a scaffale, nell’ultimo anno la pasta integrale ha mostrato, assieme alla pasta di kamut e a quella di farro, tassi di crescita vicini al 20%, ma nei volumi è ancora periferico rispetto alla pasta di semola tradizionale, che rappresenta circa il 90% del mercato.In Italia si fa pasta integrale da 50 anni. La sua produzione è regolata dalla “legge di purezza sulla pasta”, normativa varata nel 1967. Nel suo impasto c’è acqua e semola integrale di grano duro, prodotto che si ottiene dalla macinazione del grano duro liberato da sostanze estranee e impurità ma “lasciando” la parte esterna del chicco, o crusca. Il che da’ alla pasta integrale il colore più scuro, un sapore diverso e, dal punto di vista nutrizionale, meno calorie e più fibre, in media circa 8 grammi ogni 100 di prodotto.La crescita della pasta integrale  conclude Paolo Barilla è la prova che nel mondo della pasta c’è posto per tutti e ormai il consumatore ha la possibilità di scegliere. Quella integrale è la risposta del settore alle ultime linee guida nutrizionali, che evidenziano l’importanza di integrare più fibre nella nostra alimentazione. La pasta integrale può dare il suo contributo con tutto il gusto di un piatto sempre gratificante e mai privativo.

 

 

Antiestetica muffa

Cosa c’è di più brutto, noioso e antigienico delle macchie di muffa su asciugamani, tappeti o, peggio, sulle pareti? Non desidereremmo mai averci a che fare ma è un problema che capita più spesso di quanto si possa pensare. Prima di tutto in questa stagione quando il tepore della casa calda non invoglia ad aprire le finestre per arieggiare le stanze. Ma è proprio il   calore associato all’umidità e al mancato ricambio dell’aria che favorisce lo sviluppo della muffa. Pertanto, senza volerlo, talvolta siamo proprio noi a produrre la comparsa. Ma è inutile piangere sul latte versato. Una volte che le antiestetiche macchie di muffa si sono formate bisogna intervenire per liberarsene.Il bucato che fatica ad asciugarsi, cassetti e armadi che hanno preso umidità, abiti e scarpe sudate che rimangono troppo a lungo nella borsa dopo lo sport. Tutto questo può provare la formazione di macchie di muffa su abiti e biancheria per la casa. Per intervenire su tessuti lavabili, però, non occorrono particolari accortezze. Generalmente con un normale lavaggio   si dovrebbe risolvere il problema, specie se si tratta di macchie fresche. Nel caso, invece, di aloni e macchie ostinate su tessuti bianchi, ad eccezione del nylon, si può intervenire con un ammollo in acqua a candeggina. Quando la muffa si sviluppa sulle pareti dietro ai mobili o ai divani si creano quelle fastidiose aree annerite che, oltre ad essere brutte a vedersi, talvolta emanano anche cattivo odore. Anche per queste la candeggina si rivelerà un ottimo alleato. Si potrà realizzare una soluzione con quattro parti di acqua e una di candeggina. Oppure si potrà ricorrere ad uno sgrassatore multiuso a base di candeggina. In entrambi i casi conviene sempre fare un piccolo test su un’area circoscritta e poco visibile per accertarsi che il prodotto non alteri il colore. Si dovrà, quindi, spazzolare, risciacquare con cura e lasciare asciugare. Tenere uno o più deumidificatori all’interno della casa aiuta notevolmente a ridurre il comparire della muffa

Primi piatti alternativi

Spaghetti alla carbonara vegetariani La ricetta classica prevede il guanciale, ma anche senza, è buonissima. Ingredienti 400 gr di spaghetti integrali, 1 uovo, 1 albume, 5 cucchiai di pecorino, 1 porro, 1 cipolla, 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 200 g di funghi porcini, 1 mazzetto di erba cipollina, 1 pizzico di peperoncino.Preparazione Lavate, pulite, affettate il porro e fatelo stufare con poco acqua e 1 cucchiaio di olio in una padella antiaderente. Intanto in un’altra padella rosolate con poco olio la cipolla e mischiare i funghi puliti e già affettati, il porro soffritto e fate cuocere per 15 minuti. Contemporaneamente sbattete l’uovo con l’albume, unite il pecorino, salate e, se volete, aggiungete un pizzico di peperoncino. Scaldate una zuppiera, versatevi il composto di uova e formaggio, scolate al dente gli spaghetti e versateli nella zuppiera. Unite i funghi, girate bene, cospargendo il tutto con erba cipollina e servite! Spaghetti alla Norma Light La ricetta tradizionale è squisita, ma con qualche piccola variazione potete tagliare calorie e grassi senza rinunciare al sapore. Ingredienti 400 g di spaghetti, 2 melanzane tonde, 400 gr di pomodoro, 2 cucchiai d’olio, 1 cipolla, primo sale vaccino. Preparazione Intanto cuocete gli spaghetti e quando anche i pomodori saranno cotti, versate in padella la pasta scolata. Mischiate, saltate e servite con una bella grattugiata di formaggio primo sale vaccino. Gli spaghetti si sposano bene con tutto e le alternative leggere ai sughi non mancano. Vista la vostra esperienza in cucina sicuramente ne avrete sperimentate tante. Perché allora non la condividete con noi ?

Dimmi che pizza mangi ti dirò chi sei

Dimmi che pizza mangi La margherita? Per laureati. Con i wurstel? Per i Peter Pan. Grazie a un breve trattato di psicologia della pizza scopriamo chi siede a tavola con noi. Occhio, per esempio, alle croste avanzate… «Fare le pizze è come amare qualcuno», scrive Cavina, «deve venire facile». Facile a dirsi per lui, dato che oltre a essere uno scrittore di successo, Cavina è un pizzaiolo professionista. E, ora, dopo sei romanzi, ha pensato di mettere insieme le sue due passioni, scrittura e impasto. Il risultato è La pizza per autodidatti, un libro utile e divertente, con consigli pratici che vanno dal tipo di forno a condimenti, ricette, e un capitolo intitolato Breve trattato di psicologia della pizza Ovvero: Dimmi che pizza ordini e ti dirò che tipo sei. Voi, per esempio: siete più da margherita o da quattro stagioni? Quattro stagioni per eterni indecisi Ogni pizzeria ne propone 
una versione diversa, «è come il dialetto, cambia ogni venti chilometri e ogni cento metri di dislivello sul mare. Proprio perché non esiste una formula standard, è la pizza di chi, pur di non finire nella categoria degli indecisi, preferisce non decidere marinara per buddisti. Pomodoro, aglio, niente formaggio, con acciughe o senza. Chi sceglie questa pizza ha «un palato sopraffino», e dimostra di aver conquistato «una certa pace dell’anima e un grande equilibrio di coppia. È la certificazione del raggiungimento del karma. Buddha mangerebbe la marinara». Margherita per laureati Non solo «è la pizza ordinata dai veri intenditori», ma anche la preferita da chi ha studiato. Scrive: «Il titolare di licenza media inferiore non può vivere senza seppellire la pizza sotto montagne di condimenti». E ancora: «Scegliere la pizza più semplice è un’attitudine da mistico, da asceta o da filosofo. Serve almeno una laurea». Schiacciatina per masochisti. Quella semplice olio, sale e rosmarino è da masochisti «li immagino con tute attillate di cuoio, fruste, manette e palline rosse da tenere in bocca». Quella con prosciutto equivale a stare sulla difensiva: Lui cerca di far capire a lei che non sarà sempre sovrappeso, anzi, comincerà a darsi una regolata.

Piccoli segreti in cucina

Oggi per voi alcuni piccoli segreti che ci semplificano la vita in cucina. Tenete sempre da parte gli scarti delle verdure, bucce comprese: accuratamente lavati e surgelati, possono diventare la base per un ottimo brodo vegetale da preparare in velocità! Conservate i limoni tenendoli a bagno nell’acqua, che cambierete due volte a settimana: resteranno freschi e gustosi più a lungo. Per tagliare i pomodori usate sempre un coltello a seghetto. Le foglie del pomodoro schiacciate aiutano ad alleviare il prurito delle punture d’insetto. Invece di surgelare il basilico per conservarlo, provate a metterlo, bel lavato e asciugato, in vasetti sott’olio: sentirete che aroma! Per eliminare l’odore di aglio e cipolla dalle mani, lavatele con sapone di Marsiglia e un cucchiaino di caffè macinato. Se il sedano vi risulta poco digeribile, sbiancatelo prima di consumarlo: immergetelo in acqua bollente per 2 minuti e poi raffreddatelo in acqua e ghiaccio. Non conservate una cipolla già tagliata per più di 1 giorno: per quelle poche ore tagliatela a fette e inzuppatela in una tazza piena di acqua o riponetela nell’apposito contenitore