Il rituale del tè pomeridiano è una delle immagini più rappresentative della tradizione inglese: si tratta di un momento irrinunciabile che deve le proprie origini alla duchessa Anna di Bedford. Agli inizi del 1800 gli inglesi erano solito consumare soltanto due pasti al giorno: la prima colazione e la cena. Sembrerebbe che la duchessa, per placare la sensazione di fame e di spossatezza che la coglievano nel pomeriggio, decise di incaricare la servitù di apparecchiare nel suo salotto tè caldo e qualche dolcetto intorno alle cinque del pomeriggio. La novità fu accolta così bene dagli amici più stretti della duchessa che a poco a poco l’idea si diffuse e prese piede prima nelle classi più ricche, per poi essere seguita da tutti. L’appuntamento delle ore 17.00 è evoluto e nel tempo è diventato sempre più strutturato, arricchendo il buffet con dolci, pasticcini, torte e stuzzichini salati. Nel 1900 è diventato una vera e propria occasione mondana, irrinunciabile per le classi dell’alta società e della borghesia che utilizzavano questo piacevole momento della giornata per organizzare incontri sociali, di affari e di beneficienza. Da quel momento nacquero numerose le sale da tè e i negozi dedicati a questa piacevole bevanda. Gli hotel più importanti di Londra cominciarono a servire il tè ai loro clienti: oltre agli eventi più classici si diffuse la moda del tè danzante. Sempre nei primi del Novecento, nelle nuove sale da tè vi era possibile approfittare della presenza abituale di un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai clienti. Ancora oggi è per gli inglesi un piacere irrinunciabile che neppure la frenesia del lavoro d’ufficio nella cosmopolita Londra ha potuto soppiantare.
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Il bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di sodio deve essere la prima cosa da mettere in valigia, la prima da controllare prima di andare a fare la spesa, la prima da regalare alla tua amica che ha deciso di andare a vivere da sola e da adesso anche la prima a cui pensare per pulire le scarpe. Con il bicarbonato di sodio ci puoi fare lo scrub per viso e corpo, puoi usarlo per sbiancare i denti ma anche per rendere i capelli leggeri e voluminosi. Senza contare l’appagamento della tua anima da casalinga disperata quando lo usi per pulire tappeti, moquette e oggetti che non si possono lavare in lavatrice, rimuovere i cattivi odori in frigorifero, lavastoviglie e lavatrice, per non parlare della contentezza della nonna e tua quando lo usi per lavare per bene frutta e verdura o per agevolare la lievitazione di una torta. Giusto per farcelo amare un po’ di più, ecco che wellandgood ci svela un altro uso tattico e geniale del bicarbonato. Ovvero, pulire le scarpe senza usare la candeggina, le scarpe bianche che tanto abbiamo usato questa estate Tutto ciò di cui hai bisogno è solo una manciata di bicarbonato di sodio, del detersivo per il bucato e un po’ di olio di gomito. La ricetta miracolosa, recuperata da Twitter, vale anche per infradito e sandali di gomma.Come pulire le scarpe senza candeggina usando il bicarbonato Ingredienti.Bicarbonato di sodio,Detersivo per bucato,Spazzolino da denti Risciacqua le scarpe,Strofina le scarpe o i sandali con lo spazzolino usando il bicarbonato .Lascia riposare le scarpe per una notte.Risciacquale di nuovo con acqua Metti le scarpe in lavatrice con programma delicati e acqua fredda e lascia asciugare naturalmente.
Nipoti a casa? tutto pulito e ordinato in un batter d’occhio
Elimina il disordine: 12 minuti Riordina rapidamente le camere con questo semplice trucco: agguanta un cesto della biancheria e passa in rassegna la casa, raccogliendo tutto ciò che è fuori posto. Una volta pieno, svuotalo sul tavolo da pranzo e rimetti ogni cosa a suo posto. E respira… i giocattoli: 7 minuti. I frugoletti pensano che i giocattoli vivano a terra, sotto i cuscini del divano e ammucchiati dietro la TV. Compra una cesta in vimini o un contenitore che si intoni all’arredamento e tienilo in soggiorno per avere i giochi a portata di mano. Raggruppali lì e chiudi il coperchio. Non lasciare i disegni in un mucchio: appendili piuttosto su una bacheca in sughero affinché possano essere ammirati. A proposito potresti alzare i tuoi punti come nonna, ingaggiando i tuoi nipotini in qualche attività, quando sono da te. Spruzza, strofina, ripeti: 10 minuti Occupati dei germi che i bimbi potrebbero aver portato in casa dal giardino o dal parco. Armata di panno umido e detergente, dai la caccia a manate, fango, schizzi e macchie. Fai particolare attenzione ai piani del tavolo e agli specchi, agli sportelli del frigorifero, ai telecomandi e alle maniglie dei mobili: tutte calamite per i ditini appiccicosi. Riempi la lavastoviglie: 8 minuti Rilassati, non devi lavare tutto a mano: molti giochi dei bambini vanno in lavastoviglie. I giocattoli e i bicchieri in plastica, i piatti e le posate di melammina, gli oggetti del bagno come porta saponette, porta spazzolini e giochi per il bagnetto… e addirittura spazzole e pettini: tutto in lavastoviglie e tornerà come nuovo. E se anche il gatto e il cane prendono parte ai giochi dei nipoti? Fai un blitz in casa per peli, capelli e polvere: 15 minuti Gli amici a 4 zampe amano i bambini e viceversa! Persino i gatti, caratterialmente più indipendenti e meno accondiscendenti, si sciolgono alla vista dei più piccoli. Ma voi riuscirete a mantenere tutto in ordine Meraviglioso, non è vero?
Meno asma e allergie se vivi in fattoria
Vivere in un ambiente non troppo pulito, come quello di una fattoria con stalle e animali, protegge i bambini da allergie e asma. È un fatto noto da tempo, ma non si sapeva come potesse funzionare questo meccanismo protettivo. Ora un nuovo studio suggerisce una possibile spiegazione. Parecchi studi epidemiologici hanno evidenziato che i bambini che vivono in ambienti dove sono presenti fiori,orti, piante, verdure e principalmente animali, o in fattorie dove li si allevano, sono meno soggetti dei loro coetanei alle forme più comuni di allergie e di asma. E da diverso tempo, per spiegare l’aumento osservato in tutto il mondo di questi disturbi, oltre che questa curiosità sulla vita di fattoria, è stata tirata in ballo la cosiddetta ipotesi dell’igiene: la nostra ossessione per la pulizia, e l’uso eccessivo di antibiotici, avrebbe tolto dall’ambiente microbi utili ad allenare il sistema immunitario a reagire in modo adeguato e non eccessivo agli allergeni. Secondo le ultime ipotesi il meccanismo tramite cui lo “sporco” potrebbe svolgere un ruolo di difesa dell’asma agirebbe così: l’aria della fattoria è piena di molecole derivanti da batteri presenti nel letame degli animali e nel fieno che causano uno stato di leggera infiammazione delle vie aree. Questo stato di allerta del sistema immunitario in qualche modo ridurrebbe la risposta verso altri tipi di sostanze estranee che possono venire in contatto con l’organismo, per esempio gli acari della polvere. Nello stesso tempo, però, altri esperti invitano alla cautela. Prima di tutto perché oltre a questo meccanismo ce ne potrebbero essere altri per cui un ambiente non troppo pulito riduce il rischio di asma si sa per esempio che bere latte non pastorizzato ha questo effetto, ed è difficile che in questo caso l’azione sia direttamente sui polmoni. E poi perché, come altri hanno fatto osservare, il livello delle endotossine è alto non solo in fattoria ma anche nell’aria di città
L’altra vita dello spazzolino da denti
Buttare? Giammai! Ogni cosa, letteralmente tutto, si può riutilizzare se con un po’ di fantasia la si guarda da una prospettiva diversa dal solito. Prendete lo spazzolino da denti per esempio: quando diventa vecchio, con le setole consumate e piegate, forse non sarà più adatto all’igiene orale, ma sapete quante altre cose potreste farci? Il vecchio spazzolino diventa un arnese perfetto per gli angoli remoti della casa, oggetti piccoli dalle forme complicate, per lucidare laddove la spugna non arriva, ma anche per l’home decor più frizzante. Per esempio, le setole dello spazzolino si prestano perfettamente a pulire gli scarichi dei lavandini in quei punti di giunzione particolarmente difficili da raggiungere, dove si forma quella noiosa patina dovuta all’umidità e ai residui quotidiani. Allo stesso modo, è perfetto per fornelli, maniglie, intercapedini, scanalature, manici, ma anche piastre e piani cottura tipo griglia Ma andiamo oltre: pensate per esempio alle ventole dell’asciugacapelli, a come si accumulano polvere e residui di capelli tra esse, rimanendo impigliati per l’eternità: sfregatele a secco con lo spazzolino e riuscirete a rimuoverle. E ancora, i punti di giunzione tra piastrelle e mattonelle, che nel tempo tendono a cambiare radicalmente colore visto la difficoltà nel pulirli .Lo spazzolino si rivela utilissimo anche per pulire il velcro, magari nelle chiusure di zaini, scarpe, giubbotti, e tutti quei tessuti particolarmente ostinati nell’intrappolare polvere e sporco. Pensate agli angoli dei quadri e dei portafoto, alle cuciture del divano.Ancora, impregnato di acqua ossigenata e sale, lo si può sfregare contro la muffa sulle pareti per rimuoverla Infine, questo attrezzo tanto comune può diventare un ottimo stimolo alla creatività. Le setole infatti si possono intingere nel colore e si può utilizzare lo spazzolino come un pennello per fare decorazioni a piccoli oggetti, oppure passare il dito sulle setole per ottenere un effetto spruzzo simpatico.
Suggerimenti…
Le operazioni di pulizia della nostra casa possono rappresentare un vero e proprio problema. Vediamo a esempio come pulire un decanter. Questa tipologia di vaso ha sicuramente può essere abbastanza difficile da pulire, proprio per la sua particolare conformità. Per eliminare ogni traccia di polvere o sporco sarà necessario utilizzare uno spazzolino con il manico abbastanza lungo. Inoltre, si dovranno rimuovere le macchie d’acqua e di vino all’interno del vaso Prendete un pugno di riso aggiungete un cucchiaino di detergente per piatti e un po’ di acqua cada. Inserite lo spazzolino e muovetelo all’interno del decanter in ogni direzione. In questo modo, la sua parte interna sarà pulita perfettamente. Il riso agirà da leggero scrub, eliminando dalle pareti le macchie di calcaree e le tracce di sporcizia più resistenti. Tappate con la mano l’apertura del vaso, capovolgetelo, e agitate energicamente. Fate attenzione a seguire tutti i passaggi, così da avere un risultato eccellente. Posatelo su delle superfici piane e lasciate agire il detergente per circa una decina di minuti. Trascorso il tempo necessario, eliminate l’acqua saponata e il riso. Risciacquatelo con abbondante acqua tiepida. Ora riempite metà caraffa con dell’aceto bianco e lasciate riposare per un quarto d’ora abbondante. Rimuovete l’aceto e sciacquate con cura. Inumidite un panno morbido e privo di lanugine (meglio se di lino) con un po’ di aceto bianco diluito con acqua minerale, pulite a fondo le aree esterne. Ripassate con dell’alcool etilico e lasciatelo asciugare Non dimenticate mai di prestate molta attenzione a non rompere il vaso durante l’ operazioni di pulizia solitamente questi vetri sono molto fini