Aquilegia Vulgaris fa parte alla famiglia delle Ranunculacee; proveniente dell’Europa, è chiamata anche colombina, amor nascosto o amor perfetto. Pare che il nome aquilegia derivi dal fatto che i suoi particolari fiori, formati dai petali che si allungano in speroni uncinati, siano simili al becco o agli artigli dell’aquila. E’ una pianta erbacea perenne, rustica, dal bel fogliame che nell’inverno sparisce, per poi germogliare in primavera. Preferisce un terreno soffice e fresco; fiorisce in maggio giugno ed i suoi fiori sono di vari colori, secondo le varietà, e dopo la fioritura è consigliabile tagliare i fusti a livello del suolo. L’ altezza, dipende dalle specie, varia da 20-30 centimetri a 90 centimetri. Si seminano in primavera, a terra o in dei vasi, utilizzando del terriccio leggero ricco di sabbia e torba e si trapiantano a settembre in posizione moderatamente ombreggiata. La moltiplicazione avviene dividendo il cespo tra ottobre e marzo. Esistono più di 100 specie di aquilegia; le più basse vengono utilizzate per il giardino roccioso, quelle più alte per le aiuole ed il bordo misto. Stanno bene se piantate vicino a felci e campanule. E’ una pianta medicinale con proprietà antisettiche, calmante e detergente. Fino al 1800 era usata principalmente per curare disturbi nervosi, ma attenzione, è una pianta velenosa, coltivatela solo per i suoi singolari ed eleganti fiori!
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Come allontanare i topi in modo green
La primavera è una stagione meravigliosa che segna il risveglio della natura. Piante e fiori iniziano a fiorire, regalandoci colori bellissimi e profumi meravigliosi. Tuttavia, a risvegliarsi non sono soltanto piante e fiori, ma anche certi animali ed insetti. In questo periodo, infatti, non è strano vedere più spesso ragni formiche, e le prime zanzare aggirarsi nei dintorni di casa. Averli in casa può essere poco piacevole, ma se, invece di ragni ed insetti, parlassimo di topi, potrebbe essere a rischio anche la nostra salute. Attraverso morsi, escrementi ed urina potrebbero trasmettere malattie ed ecco, dunque, che cercare di allontanarli da casa, giardini ed orti è quasi un imperativo. Per allontanarli può bastare una semplice pianta per tenerli lontano dagli ambienti domestici e dalle aree esterne. Preferire di usare una pianta come repellente naturale è una soluzione green, economica e alla portata di tutti. Coltivabile sia all’esterno sia in casa, la plectranthus coleoides è anche detta pianta dell’incenso. Si tratta di una pianta a cespuglio che prende il suo nome dal caratteristico profumo che la caratterizza. Coltivare questa pianta ci permetterà di tenere lontani i topi perché sensibili a questo tipo di aroma. Le sue foglie variegate sono incantevoli e dalla caratteristica forma a cuore e ciò rende questa pianta molto apprezzata. Fiorisce in primavera, regalandoci piccoli fiori a campanella di colore rosa, bianco, malva e lilla.

Il fiore del bacio
È conosciuto come il fiore del bacio ed è originario delle foreste umide dell’America centrale e meridionale, in particolare della Colombia, del Messico, del Nicaragua, ecc. nota per le sue infiorescenze, caratterizzate nelle prime fasi dello sviluppo da una coppia di brattee carnose di colore rosso intenso, che ricordano la forma di due labbra. L’infiorescenza matura, assieme alle brattee. Il periodo di fioritura va da dicembre a marzo. A causa della sua origine, ama ambienti umidi e della giungla, dove piogge costanti e umidità fanno parte della giornata. Cresce sotto i grandi alberi che lo circondano nella foresta, quindi ha bisogno di più accompagnamento per sentirsi a proprio agio. Ha la forma delle labbra quando si bacia, da qui il suo nome sorprendente, anche se è più sorprendente vederlo di persona. Queste “labbra” finiscono per aprirsi a formare una sorta di chioma che protegge i suoi piccoli fiori bianchi che si sviluppano nel tempo. La sua forma è molto attraente per farfalle e colibrì Possono svilupparsi sia a livello del mare che ad un’altitudine di oltre 2.000 metri fintanto che sono sotto grandi alberi che danno loro l’ombra e la temperatura di cui hanno bisogno.

Sorprendenti creazioni
Di solito nelle tazze o tazzine si prende il latte o il tè o il caffè ma con un po’ di fantasia questi recipienti in particolare quelli usurati possono trasformarsi in piccoli terrari. Ossia oggetti che ospitano fiori, natura e mondi sognanti che danno calore all’ambiente domestico. Come costruirne uno? Il teacup garden sono dei lavoretti del fai da te che possono dare molto piacere. Perché sono green-friendly e portano la natura in casa. Un po’ come accade con altre forme di coltivazione indoor, come gli orti: un’idea carina che vi abbiamo descriviamo qui.Generalmente i teacup si compongono di piante grasse o fiori ma si possono anche arricchire di elementi come piccole resine, sedie e tavoli. Dentro possono rientrare anche oggetti di riuso domestico come pezzi di tessuto, piccole anfore e ampolle. Per iniziare a creare il mini-giardino si può cominciare a rovistare in vecchi set di tazze e tazzine. L’aspetto della tazza sarà parte integrante della creazione: quindi occhio a colori e fantasie. Poi avete bisogno di palline di argilla per il drenaggio, terriccio, muschio e rametti di edera. Anche le piante grasse possono far parte della composizione. Inoltre per personalizzare la tazza creando il piccolo mondo fatato dovete cominciare a immaginare i protagonisti della vostra favola. Mini-esserini, tavolini, panche, tutto l’arredamento che potrebbe stare dentro una casa delle bambole speciale. Sia i prodotti per presepe che quelli per le bambole faranno al caso vostro. A questo punto forate la tazza nella parte inferiore per consentire il passaggio dell’acqua. Riempitela di argilla, terra e poi passate al momento della decorazione superiore. Sistemate il muschio, i rametti, i sassi a piacimento avendo in testa il vostro schema di decorazione. Se volete esistono molti modelli in rete per prendere ispirazione. Insomma sbizzarritevi e non frenatevi nelle vostre creazioni: perché in fondo questo hobby abbellirà la casa di un tocco davvero personale.