Sinceri o bugiardi, la sera o la mattina

La mattina si è più sinceri: è più probabile mentire o barare nel pomeriggio o la sera.Due ricercatori della University of Utah hanno scoperto che la “moralità” delle persone cambia a seconda dell’ora della giornata. I ricercatori hanno compiuto una serie di test e giochi che permettevano la possibilità di barare su volontari in diverse ore del giorno, ed è emerso che la mattina dopo un abbondante  colazione la gente è meno propensa a mentire o barare rispetto al pomeriggio. L’ipotesi è che le persone abbiano una quota giornaliera di forza di volontà, un’idea peraltro in linea con altri studi, e quindi con il passare delle ore sembra via via diminuire consapevolezza morale e auto-controllo. Sulla base dei risultati dello studio, dunque, sembra essere opportuno prendere le decisioni specie quelle più importanti di mattina se si vuole che siano più attente all’etica. Oppure, detto in modo diverso, quando ci si sente indotti in tentazione è il caso di mangiarsi un bel piatto di pasta e poi dormirci su.

 

Strane superstizioni

Ammettiamolo: chi più e chi meno, tutti siamo superstiziosi. E’ il nostro lato irrazionale e primordiale che emerge, a volte davvero in modo simpatico e pazzerello. Qualcuno è fedele alle “vecchie e care superstizioni” come non passare sotto una scala, temere il venerdì 17 o rompere uno specchio; altri si lasciano influenzare da nuove leggende metropolitane. Ma paese che vai, superstizione che trovi. Eccone alcune… Spaghetti e riso superstiziosi. In Cina sono molte le superstizioni legate all’uso delle bacchette per mangiare. Non tagliate mai con quest’ultime uno spaghetto: i noodles e la loro lunghezza simboleggiano il corso della vita e tagliarne uno è visto come gesto malaugurante. Per quanto riguarda il riso, invece, non piantate mai le bacchette in verticale nella ciotola: il gesto ricorda il rito di bruciare incenso per compiangere un parente morto. Evitate anche di appoggiare le bacchette incrociandole: nella cultura cinese la x verticale simboleggia la morte. Nella maggior parte dei paesi europei le credenze legate al sale sono malauguranti. In Russia, invece, il sale è collegato all’amore e al matrimonio. Si dice che piatti troppo salati siano indice di una preparazione da parte di una donna innamorata. Secondo la tradizione, le neo spose dovevano salare il piatto del suocero: di conseguenza, per non sembrare poco innamorate del neo sposo, mettevano più sale del dovuto. In Brasile n questo Paese nessuno si sognerebbe mai di appoggiare per terra la propria borsa o il portafoglio. Infatti, se per caso dovessero toccare il pavimento si perderebbero un sacco di soldi! In Danimarca Se durante l’anno si rompe una tazzina, un piatto o una scodella i cocci non vanno assolutamente gettati nella spazzatura. Vanno, invece, conservati con cura fino a Capodanno. Durante questa particolare notte verranno buttati, ma a casa di amici e parenti. Più è grande il mucchio più fortunato sarà il nuovo anno.

Antipasto o secondo buono e veloce

Come inventarsi un antipasto o un secondo piatto in poco tempo e con i soli ingredienti che avete a disposizione in frigorifero? Semplice: si prepara una frittata, grande classico della cucina veloce Potete ispirarvi al  settantatreenne Howard Helmer che è titolare di ben due record nel Guinness dei Primati: quello per la frittata più rapida in soli 39 secondi e quello per il maggior numero di frittate fatte in 30 minuti 427.Helmer non fa mistero del suo segreto, che mostra in ogni video che realizza: per prima cosa imburra la padella, poi nello sbattere le uova aggiunge anche due cucchiai di acqua. Nella cottura porta l’uovo cotto verso il centro della padella, e fa scorrere l’uovo crudo in modo che trovi una base su cui cuocere, finché non c’è più uovo liquido ma la parte superiore della frittata rimane ancora umida. A questo punto aggiunge formaggio e spinaci, piega in due e poi serve nel piatto. La passione di Helmer per le uova è iniziata 42 anni fa, quando è stato assunto come responsabile della comunicazione per la American Egg Board, un’associazione che promuove l’uso delle uova, e questo gli ha dato la possibilità nel tempo di partecipare e numerose fiere e convention, ma anche di collaborare con famosi chef, da cui ha cercato di carpire qualche segreto.

Le sfide contro il cibo

Le “sfide contro il cibo” sono ormai comuni, e sono tantissimi i ristoranti e i pub che propongono un piatto di dimensioni esagerate, offrendo premi a chi è in grado di finirli. Un ristorante messicano di New York, il Dom Chingon, ha aggiunto un nuovo elemento alla sfida: chi riesce a finire il piatto di burrito che propongono diventerà socio del ristorante, ricevendo in premio il 10% della proprietà, e l’ occasione di mangiare gratis a vita nel locale. Va detto che il burrito in questione è altamente sfidante, dato che si tratta di una “bestia” di 13kg, fatta da una tortilla di quasi un metro di diametro, ripiena di pollo, carne, carnitas, chorizo, formaggio, fagioli e salse varie. Inoltre il piatto va finito entro un’ora, e deve essere associato da una Margarita insaporita con il Peperoncino Serpente, il peperoncino più piccante del mondo. Non si può neppure andare in bagno, e tanto meno rimettere, prima di avere finito il piatto, altrimenti la sfida viene considerata persa. La sfida è indubbiamente difficile, e infatti finora nessuno l’ha completata. Ma i proprietari sottolineano anche il premio: “Non ti limiti ad avere il tuo nome scritto sul muro. Avrai il muro”, dicono. Secondo qualcuno la sfida però è impossibile, e anche George Shea, fondatore della International Federation of Competitive Eating, che ha dichiarato che secondo lui nessuno al mondo può mangiare un burrito da 13 kg.La sfida del burrito può essere affrontata anche da piccoli gruppi di amici: in questo caso però in premio ci sono solo gadget, e non viene assegnato il premio della proprietà del ristorante.

 

Preparare una tavola invitante

Preparare una tavola invitante, elegante, romantica, simpatica oppure a tema può essere davvero divertente: tuttavia esistono alcune regole di base che dovrebbero essere seguite per non sbagliare nella scelta e nella combinazione dei diversi elementi che compongono una bella tavola apparecchiata. gli abbinamenti dei colori sono in realtà importanti. Le tovaglie a fantasia, per esempio, sono belle da vedere ma difficilmente danno buoni risultati e rischiano di essere un elemento troppo forte e a volte confusionario. Le tinte unite oppure le tovaglie decorate in modo molto semplice non hanno confronti e consentono molta più libertà e originalità nella scelta di tutti gli altri elementi. I contrasto tra colori di solito funzionano, ma è importante non esagerare, la tovaglia deve essere pulita, stirata e della misura perfetta per la tavola. Deve scendere oltre il bordo di almeno 30 centimetri. Se la tavola deve essere elegante, si dovrebbe preferire una tovaglia a tinta unita bianca, avorio oppure con tenui colori pastello. I piatti in una tavola elegante non può mancare il sottopiatto, che deve essere in armonia nel materiale e nel colore con tutti gli altri elementi. Il sottopiatto non va mai presentato vuoto ma deve sempre avere appoggiato almeno un piatto piano. Tra il sottopiatto e il piatto piano è possibile disporre un tovagliolo. Come accade per le forchette, anche l’odine dei piatti deve seguire l’entrata delle portate principali. Piattini per formaggio, frutta o dessert sono invece portati in tavola al bisogno, uno per volta e soltanto quando il piatto precedente è già stato portato via. Il cestino del pane, va disposto in alto a sinistra. Posate,  sul lato destro del piatto va disposto il coltello. Se è necessario, a destra del coltello va aggiunto il cucchiaio. L’unica forchetta ammessa sul lato destro è quella per le ostriche. Sul lato sinistro vanno disposte le forchette. Nella zona sopra il piatto si collocano le posate per frutta e dolce

La cucina vegana

Cucina Vegana, ovvero una cucina senza ingredienti di origine animale. Quindi al bando carne, pesce ma anche tutti i derivati come uova, formaggi, latte e perfino il miele. Ma mangiare piatti vegani, oltre ad essere una scelta etica, molto spesso è una scelta salutista: il consumo quasi esclusivo di carboidrati, verdure, legumi, semi e frutta è considerata da molti un’alimentazione che aiuta a rimanere sani. Forse non a caso le persone che fanno questa scelta sono in continuo aumento, e anche negli ambienti gourmet non è raro trovare chef famosi che propongono ogni giorno ai loro ospiti sorprendenti armonie di sapori senza alcun derivato animale. Ma come portare la cucine vegana ogni giorno sulla tavola? Fare una scelta di questo tipo è davvero difficoltoso una volta che si è dietro i fornelli? Non proprio. Se pensiamo alle ricette vegane il primo esempio sono gli Spaghetti al pomodoro: senza il formaggio sopra, infatti, il piatto di pasta più famoso al mondo rientra in un regime totalmente privo di derivati animali. Pensate poi alla Panzanella, l’antipasto toscano per antonomasia, vegano anche lui. Per tutti i giorni quindi cucinare vegan non è difficile; le cose si fanno un po’ più complicate quando si parla di dolci vegani, per cui sono indispensabili tutta una serie di accortezze, come la sostituzione del burro o del latte. Una deriva ancora più particolare della cucina vegana è la cucina crudista vegana; questo stile alimentare non solo rifiuta l’utilizzo di tutti gli ingredienti animali, ma che è attento anche alla cottura delle materie prime non si scaldano mai sopra i 42 °C.

Metti una sera a cena…

Se siete stanchi della solita cena a lume di candela, allora vi interesserà sapere che in alcune parti del mondo consumare un buon pasto può essere anche un grande rischio: alcuni ristoratori hanno infatti deciso di concedere le proprie deliziose pietanze solo a quanti avessero il coraggio di superare paure e fobie. Iniziamo dal delle cinque, quando si pensa  all’atmosfera in torno a questo evento, vengono subito in mente luci soffuse, classe e tanta tranquillità. Non è il caso dell’Huashan Teahouse in Cina, raggiungibile solo…scalando una montagna fino a 2154 mt! E non una montagna qualsiasi: per raggiungere la vetta occorre superare il Death Trail, il sentiero più pericoloso del mondo. Passiamo al Bollywood Burner, dove il pericolo non è intorno ma proprio nel cibo che si mangia…tale ristorante è a dir poco evocativo: Si tratta di un locale specializzato in piatti a base di curry molto piccanti, tanto forti che il cameriere chiede di firmare una ricevuta prima di servire il piatto che attesti che si è a conoscenza degli  effetti del suo consumo!  Il Dinner in the Sky è invece un vero e proprio sogno diventato realtà: un ristorante stellato immerso nel cielo, sopraelevato a 30 m di altezza! Un tavolo che ospita fino a 22 commensali. Uno chef stellato che cucina le proprie specialità. Una gru che solleva il tutto per centinaia di metri. Un panorama mozzafiato della città.

Giardini verticali sulle pareti di casa

Quando si ha poco spazio negli appartamenti, è necessario che chi non vuole rinunciare alla propria passione per le piante lo ottimizzi con giardini verticali consentono di arredare spazi interni attraverso strutture su cui le piante si radicano. Volete realizzare dei giardini verticali per interni fai da te partendo da materiali economici? Niente di più semplice! Volete un esempio? Prendete tre scatole di legno di varie dimensioni, unitele, tra loro ed ecco che avrete creato una mensola da riadattare per ospitare le vostre piantine. Per un’idea economica vi basterà fissare al muro dei vasi con ganci e porvi delle piante rampicanti, la natura farà il resto, giardini verticali regalano un tocco di verde e vivacità all’ambiente interno, influenzano l’umore e sono capaci di purificare l’aria. I giardini verticali possono essere realizzati in diversi modi: acquistando per esempio dei portafiori in legno da appendere alla parete e riporvi le vostre piantine. Piante per giardino verticale Vi starete chiedendo quali siano le piante migliori per il vostro giardino verticale, vi diamo qualche suggerimento: piante grasse, edera, le erbe aromatiche come rosmarino, salvia, peperoncini, timo, origano e altre. Difatti, per chi abbia un pollice verde particolarmente avanzato e poco spazio orizzontale, è possibile creare anche un orto verticale. Le erbe aromatiche vi garantiranno inoltre una buona fragranza  terranno lontani gli insetti e saranno utilissime per aromatizzare i vostri piatti

 

La cucina cinese storia e curiosità

La cucina cinese è la somma di ben 8 cucine che, nel corso dei secoli, sono mutate e si sono trasformate non poco. Le origini della cucina vedrebbero la luce durante l’età della pietra cinese, quando l’ area coltivata del riso e la produzione di spaghetti entrambi tipici esempi di cucina cinese sono noti da ritrovati archeologici. Con il passare dei secoli e la scoperta di nuove materie prime per cucinare e nuovi metodi di cottura, la cucina cinese si modificò a poco a poco e nacque l’uso delle bacchette, per esempio, realizzate con diversi materiali e usate come utensili per mangiare. Per chi dispone di poche risorse economiche, un pasto è unicamente un piatto di pasta o di riso, condito con un pugno di verdure o qualche boccone di carne. Tuttavia, in occasione delle feste o di visite da parte di ospiti, anche i cinesi meno abbienti convertono tutte le loro possibilità in banchetti ricchi di pietanze, colori e gusto .Durante un tipico pasto cinese si condividono i piatti, che vengono di solito messi in comune e fatti girare sul tavolo. Si mangia con l’aiuto di bacchette oppure, in caso di pietanze brodose, con l’aiuto di cucchiai di legno o di porcellana. La tavola è un simbolo dello status sociale e deve essere sempre rotonda; non sono mai presenti coltelli a tavola perché tutto ciò che deve essere tagliato, viene tagliato in cucina. La alternanza cronologica dei piatti segue una ricerca di equilibrio a partire dai cinque sapori di base dolce-salato-acido-amaro-piccante. Il la bevanda più consumata e amata ed è molto gradito per le sue virtù digestive. La birra e l’alcol di riso sono consumati in occasione delle feste e di solito durante un pasto abituale nessuna bevanda viene proposta o messa in tavola: si disseta con una zuppa o una pappa.

Come mantenere in salute la lavastoviglie

Ci toglie dalla fatica e dall’incombenza di lavare piatti e bicchieri ma anche pentole e padelle appena alzati da tavola, la lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più amati, utilizzati e, se impiegata correttamente, è anche ecologica. Le lavastoviglie di nuova generazione sono efficienti e intuitive, tuttavia non sono eterne né indistruttibili. Mantenerle “in salute” e allungare loro la vita con qualche attenzione in più può rivelarsi davvero utile. Pulite il filtro con frequenza 1-2 volte al mese per eliminare i residui di cibo Pulite anche le guarnizioni dello sportello, eliminando i depositi del detersivo e dei lavaggi Ogni 15 lavaggi a pieni carico, fatene uno a vuoto, versando nei cestelli 2 bicchieri di aceto: è utile per eliminare i cattivi odori, disinfettare l’interno della macchina e pulire lo scarico. Anche il bicarbonato e il succo di limone sono ottimi alleati: aggiungete mezzo limone al carico oppure un bicchiere d’acqua con due cucchiai di bicarbonato: anche in questo caso, si combatteranno i cattivi odori e l’igiene ne gioverà. Nonostante la classe energetica di appartenenza, anche una lavastoviglie che permette un basso consumo va utilizzata in modo adeguato per evitare sprechi. E’ sempre indispensabile leggere attentamente il manuale di istruzioni per avere sempre la certezza di selezionare il programma più adatto in base al carico. Inoltre, è molto importante sistemare le stoviglie in modo corretto per evitare che il lavaggio risulti poco efficace. Ciò significa, ad esempio, non sovrapporle mai, o metterle in strane posizioni