Luci di Natale

Cosa sarebbe il Natale senza luci? Le decorazioni natalizie, l’Albero non sono complete fino a quando non sono state scelte, sistemate e accese le luci. Che si tratti anche di ghirlande o del nostro albero in giardino con luci colorate, candele o una combinazione di entrambe, le luci di Natale sono un elemento importantissimo delle decorazioni natalizie. Le candele altresì sono l’elemento ideale per dare alla casa un’atmosfera speciale e calorosa, piena di comfort. Le luci di Natale sono per il Natale quello che le uova di cioccolato sono per la Pasqua…praticamente indispensabili !!

Luci di Natale alimentate da un anguilla elettrica

Le luci di Natale, per decorare alberi e facciate delle case, sono una tradizione, ma comportano anche un consumo di energia. Per ridurre gli sprechi, qualcuno ha avuto l’idea di alimentare le luci con fonti di energia alternative.Una delle idee più originali in questo senso è quella avuta  da un acquario giapponese, che è riuscito ad alimentare le luci del suo grande albero di Natale altro oltre due metri grazie ad un’anguilla elettrica. Il meccanismo sfrutta la capacità dell’anguilla di generare elettricità quando si muove, “catturando” la corrente con due piastre di alluminio. Va detto che la corrente generata non è del tutto costante, e le luci dell’albero si trovano a lampeggiare in modo casuale e con intensità diverse a seconda di come nuota l’anguilla, ma questo in questo caso è un pregio dato che aggiunge fascino alle luci

 

Zona di confort

Una volta un re ricevette in regalo due magnifici falchi. Erano falchi pellegrini, i più begli uccelli che avesse mai visto. Diede i suoi preziosi falchi al suo capo falconiere per allenarli. I mesi trascorsero e un giorno il capo falconiere informò il re che, anche se uno dei falchi era maestosamente volato altissimo nel cielo, l’altro uccello non s’era mosso dal suo ramo dal giorno in cui era arrivato.Il re convocò guaritori e stregoni da tutte le terre    per prendersi cura del falco ma nessuno riuscì a farlo volare. Presentò allora il caso ai componenti della sua corte, ma il giorno successivo, il re vide attraverso la finestra del palazzo che l’uccello non si era ancora mosso dal trespolo.Avendo provato ogni cosa, il re pensò tra se e se “forse ho bisogno di qualcuno che conosca meglio la campagna per capire la natura di questo problema.” Così chiamò la sua corte e disse “andate e portate un contadino”. In mattinata, il re fu stupito di vedere il falco volare alto sopra i giardini del palazzo e disse ai membri della corte “portatemi la persona che ha fatto questo miracolo!”La corte velocemente andò dal contadino e lo accompagnò di fronte al re. Il re quindi gli chiese “dimmi, come hai fatto a far volare questo falco?” Con la testa inchinata coperta da un cappello di paglia, il contadino disse “è stato molto facile sua altezza, ho semplicemente tagliato il ramo su cui l’uccello era seduto”.Morale. Siamo tutti nati per volare, per sprigionare l’incredibile potenziale che possediamo come esseri umani. Ma a volte ci sediamo sui nostri comodi rami casalinghi, abbarbicati alle cose che per noi sono familiari. Le possibilità sono infinite, ma per molti di noi, rimangono inesplorate. Ci adattiamo alla familiarità, al comfort e all’ordinario. Così per molte persone le vite sono mediocri invece che eccitanti, emozionanti e elettrizzanti.Quello che è successo al pennuto di questa bellissima storia è ciò che succede alla maggior parte delle persone quando non riescono ad allontanarsi da quella che gli esperti chiamano zona di comfort.Ricordati:

La vita inizia alla fine della tua zona di comfort. Neale Walsh  Tweet