Cacio e pepe rivisitata

Un grande classico che valorizza formaggi come pecorino è il Cacio e pepe un tripudio di sapori intensi e fondenti che richiede maestria e anche qualche piccolo trucco trasferire una cacio e pepe in un supplì non è assolutamente difficile, anzi anche molto divertente, sia nel momento della preparazione che quando queste delizie verranno portate in tavola. Tutti impareranno cosa sia un supplì al telefono nel momento in cui questa dorata polpetta verrà divisa in due e il suo cuore di mozzarella filerà tra una metà e l’altra Ecco perché i supplì vanno serviti caldissimi, ma non subito Una volta tirati fuori dall’olio bollente infatti, dovrete attendere ¾ minuti perché la temperatura al cuore renda il ripieno perfetto per essere filante a dovere. Potete riciclare ogni vostro risotto avanzato nello stesso modo e i Vostri commensali saranno felicissimi di gustare un così squisito piatto

Fiori di zafferano parola di Cracco

Lo chef Cracco l’ha scritto nel suo libro che il risotto zafferano e midollo è il piatto più figo “ma solo se usate lo scalogno al posto della cipolla! “quindi per lo zafferano, vien da pensare, ha sicuramente un debole. Sarà per questo che è stato proprio lo chef di grido ad acquistare in blocco i fiori di zafferano essicati per il suo ristorante prodotti dall’azienda agricola Serica, svuotandone tutte le scorte. Sì, avete letto bene: fiori di zafferano, non stimmi o pistilli!Non si tratta dunque di quei filamenti estratti dal fiore che tradizionalmente si usano per creare il tipico risotto alla milanese, quello a cui i preziosi e costosissimi pistilli donano un bel color giallo dorato. Si tratta invece proprio della corolla di Crocus sativus, lo stesso da cui i famosi pistilli provengono. E anche loro hanno la caratteristica di donare uno splendido colore: invece del giallo, i fiori del crucus sono di uno splendido violetto-blu. E c’è di buono che costano nettamente meno della spezia!L’azienda agricola che li produce nella Bergamasca  li essicca ponendoli su grate vicino ad una stufa a legna e li propone come decorazioni e guarniture per piatti, trattandosi di fiori perfettamente commestibili. Una bella idea per rendere un prodotto vegetale già molto prezioso ancora più sfruttabile, creando qualcosa che si può utilizzare anche nelle cucine casalinghe per stupire ed incantare ospiti ed amici. E perché no, potremmo anche provare a coltivare noi stessi il bulbo dello zafferano direttamente sul balcone per guadagnare un tocco floreale tra i fornelli di casa: ci trasformeremo così in veri cuochi  dal pollice verde!