La zuppa di zucca gialla è un piatto semplice e gustoso, perfetto per l’autunno o l’inverno. Ecco una ricetta base per prepararla: Ingredienti: 600 g di zucca gialla pulita e tagliata a cubetti1 cipolla 2 patate medie 1 carota , 1 litro di brodo vegetale, 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine Sale e pepe q.b. Un pizzico di noce moscata Parmigiano grattugiato Crostini di pane Prepara gli ingredienti: sbuccia e taglia la cipolla, le patate e la carota a pezzetti. In una casseruola, scalda l’olio e fai soffriggere la cipolla finché diventa trasparente. Aggiungi la zucca, le patate e la carota. Cuoci per qualche minuto, mescolando, finché gli ingredienti iniziano ad ammorbidirsi. Versa il brodo vegetale caldo fino a coprire completamente le verdure. Porta a ebollizione, quindi abbassa la fiamma e lascia cuocere a fuoco lento per circa 20-30 minuti, finché la zucca e le patate sono ben morbide. Quando le verdure sono cotte, frulla la zuppa con un frullatore a immersione fino a ottenere una consistenza liscia e cremosa. Se la zuppa è troppo densa, aggiungi un po’ di brodo. Aggiusta di sale, pepe e, se ti piace, un pizzico di noce moscata. Servi la zuppa calda, guarnendo con un filo di olio d’oliva, parmigiano grattugiato e crostini se desideri. Buon appetito!
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Friggere
La frittura è uno dei metodi di cottura capace di rendere invitante e appetitosa qualsiasi pietanza ma, proprio per le alte temperatura che l’olio raggiunge, è di primaria importanza fare una scelta attenta e scrupolosa. L’olio sbagliato mette a rischio la nostra salute e il sapore dei nostri cibi. Il primo fattore che può guidarci nella scelta dell’olio più adatto alla frittura è quello che in gergo tecnico viene definito il punto di fumo dell’olio, ovvero quando per la chimica avviene la fusione e una sostanza liquida inizia ad evaporare. Nel caso specifico dell’olio ci troviamo di fronte a molecole complesse, e non semplici come quelle dell’acqua, che l’alta temperatura può dirittura trasformare in elementi cancerogeni pericolosi per la nostra salute. Quando l’olio raggiunge il punto di fumo si verifica, oltre ad una perdita di valori nutritivi, la formazione di sostanze nocive come l’acreolina, un vero e proprio veleno per il fegato e fuoco allo stato puro per la mucosa gastrica. Per questo motivo è importante optare per un olio che abbia un elevato punto di fumo in modo che sia quasi impossibile raggiungerlo durante la frittura’olio di girasole e quello di soia iniziano a fondersi a 130 gradi centigradi, l’olio di mais ha il suo punto di fumo a 160°, l’olio di arachidi a 180°, l‘olio extravergine di oliva 210°, mentre l’olio di palma raffinato batterebbe tutti con i suoi 240° ma non è considerato adatto per altre controindicazioni. Bisogna tener conto che per un fritto che sia buono quanto sano non bisogna mai friggere a una temperatura inferiore a 160 e superiore a 180 gradi. Per questo motivo l’olio di arachidi e quello extravergine di oliva sono sicuramente i più adatti per friggere. Dipende anche da che cosa si desidera friggere: se l’ingrediente è qualcosa che si cuoce velocemente si può anche usare un olio con un punto di fumo più basso. Indipendentemente da quale sia l’origine vegetale dell’olio che abbiamo destinato alla nostra frittura è però essenziale che sia di qualità: mai risparmiare sull’olio per friggere proprio come non lo fate per l’olio utilizzato per condire. Con un olio di qualità e nella giusta quantità potrete gustarvi il vostro fritto in tutta serenità.
