Le giornate di sole e la situazione che sta tornando alla normalità ci fanno riscoprire la voglia di momenti di rilassatezza e di spazi all’aperto, con gite in bicicletta o pic nic nei parchi. Un modo molto semplice per apprezzare ancora di più questi attimi è quello di recarsi in aree verdi per una pausa pranzo stile picnic con facili preparazioni, sia da cucinare, sia da trasportare. Un’idea per questo appuntamento sono con fave e salame, appetitosi, i muffin saporiti, dal gusto primaverile. Ricche di ferro, di vitamina B1 e di proteine vegetali, le fave fanno parte di quei legumi che si dovrebbero mangiare con una certa regolarità. Sono povere di calorie, si preparano in poco tempo e sono facili da accostare. Insaporiscono minestroni e sono perfette ridotte in purea per un piatto dalle caratteristiche mare e terra accompagnate da molluschi o da crostacei. A differenza di piselli, lenticchie e fagioli, le fave possono essere consumate crude: un vantaggio sia dal punto di vista del sapore, sia da quello delle proprietà nutritive, perché vitamine e minerali non vengono distrutti dalla cottura. Le fave fresche si trovano in commercio a primavera inoltrata e sono perfette con i formaggi, su tutti il pecorino, e con i salumi, come prosciutto cotto, pancetta e salame. Per dei gustosissimi muffin Per prima cosa fate lessare le fave e poi togliete loro la pellicina che le ricopre. In una ciotola mescolate le farine con il lievito, unite il latte, l’olio, la ricotta, il parmigiano, le uova, il sale e un pizzico di pepe. Mescolate sino a che il composto non risulterà omogeneo, dopodiché unite le fave, la maggiorana tritata e il salame, tagliato a pezzettini. Mescolate bene e poi versate nei contenitori per i muffin, in precedenza imburrati. Riempiteli per i 2/3, infornateli a 180° per 20-25 minuti e una volta cotti, lasciateli intiepidire prima di sformarli.
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Trucchi per una gustosa cottura
Gli esperti sono concordi: la cottura per eccellenza è quella al vapore ma vanno bene anche minestroni, zuppe, stufati e ogni modalità in cui gli alimenti vengano cotti in liquidi che trattengono le sostanze nutritive che vengono consumate con gli alimenti. Inoltre, è ormai noto, che le cotture rapide riducono l’alterazione delle importante sostanze nutritive ed enzimi presenti negli alimenti. La cottura prolungata, infatti, tende a far perdere nutrienti. Ti sembra un modo di cucinare “poco saporito”? Ecco 3 trucchi per conservare le proprietà degli alimenti e non perderti il sapore dei tuoi piatti…Rosolare ovvero scottare rapidamente gli alimenti senza farli bruciare! mantiene intatte le sostanze nutritive. Appassire non astenersi ad usare aglio e cipolla nel tuo soffritto. Sostituisci i soffritti delle ricette che prevedono olio o burro, con un trito di aglio o cipolla passati in acqua o brodo vegetale. Infatti, friggere e soffriggere producono radicali liberi, sostanze nocive per la salute e il buon andamento delle cellule. Low-Fat quando il metodo di cottura prevede piastra o forno puoi usare un piccolo trucchetto per evitare di aggiungere troppi grassi: prendi un vaporizzatore di plastica, mescola 7 parti di acqua in 1 di olio, scuotilo per miscelare il condimento e spruzzalo sulla teglia o sui cibi da cuocere. Durante la cottura l’acqua evapora lasciando solo un filo di condimento.PS: Cuoci in pentole di acciaio inossidabile terracotta o porcellana: il rame, per esempio, può distruggere le sostanze nutritive essenziali presenti nei cibi
Il sedano di Verona o sedano rapa
Il sedano rapa, chiamato anche “sedano di Verona”, è una varietà botanica tipica del sedano. Questa varietà di sedano, definita “ortaggio da radice” perché quella è la sua parte commestibile, si distingue proprio per la radice grossa, arrotondata e nodosa, la buccia grinzosa e la polpa di colore bianco. Il suo sapore rispetto alle coste di sedano è più delicato e aggiunge dolcezza e note di terra al sapore di base. Del sedano rapa si consuma soltanto la radice carnosa e bitorzoluta. Una volta acquistato potete decidere di eliminare con un po’ di impegno la parte più esterna che lo ricopre come per le carote, non si tratta di una vera buccia e consumarne la polpa sia cruda che cotta. La buccia esterna potete eliminarla con un coltello da cucina ben affilato e a lama liscia e rifinire le parti più piccole con un pela patate. La parte radicale deve essere tolta, avendo cura di eliminare anche gli eventuali residui di terra. La sottile scorza esterna, in ogni caso, può essere consumata senza problemi, meglio se cotta, una volta lavata molto bene sotto l’acqua corrente magari con l’aiuto di una spazzolina per verdure o con uno spazzolino da unghie dedicato a questo compito. Se lo consumate crudo, quindi, potete tagliarlo a fette sottili e condirlo con olio, limone e sale per gustarlo come contorno semplice e saporito. La sua consistenza è a metà strada fra la rapa e la carota, anche se un po’ meno croccante. Il sapore, invece, è moto intenso e richiama fortemente il sedano anche se con una nota leggermente meno intensa. Se lo consumate cotto, sappiate che può essere cucinato sia in padella che al forno ma anche al vapore oppure lessato in acqua non salata. In padella semplicemente ripassandolo, tagliato a fette, bastoncini o cubetti, con un fondo di olio, aglio o cipolla e sale in modo che rilasci la sua acqua di vegetazione e si ammorbidisca. Potendo essere consumato anche crudo, il grado di “lessatura” di questo ortaggio dipenderà dal vostro gusto: potete gustarlo più duro e croccante oppure molto cotto, morbido e fondente, come le patate lesse. Per la cottura al vapore, basteranno circa 10/15 minuti, anche qui dipenderà da quanto lo vorrete morbido In forno è possibile creare un vero e proprio “arrosto di sedano rapa“, dopo aver mondato e pulito per bene la verdura in questione. Il sedano rapa può essere anche inserito all’interno di zuppe, minestroni, vellutate oppure consumato sotto forma di cotolette impanate e fritte
