Pesti e salse speciali

Pesto, creme e salsine per condire gustosissimi piatti di  pasta. Non buttate gli scarti delle verdure. Spezzettateli e frullateli con un pochino d’olio extravergine per ottenere dei condimenti per i primi piatti o delle delizie da spalmare sul pane. Una salsina sfiziosa si prepara con le foglie dei broccoli, da cuocere al vapore, ripassare in padella e frullare con il peperoncino e l’aglio. Le salsine preparate con gli scarti sono ottime anche per il pinzimonio. Potrete utilizzare, ad esempio, le parti verdi dei porri e dei finocchi, i gambi degli asparagi e dei carciofi, i baccelli dei piselli, le bucce di carota e i talli d’aglio.

Coccolarsi un po’…….

Di mattina presto o di sera, in perfetta solitudine o in compagnia di amici e familiari, bere un è sempre un momento speciale. Parte del rito comprende anche l’allestimento di una tavola, di un tavolino, in giardino o sul terrazzo, su cui disporre tazze, teiere  brocche vassoi con pasticcini scelti con massima cura, per farli diventare un elemento fondamentale della colazione o della pausa che ti stai regalando.Acquistali da www.ferrinigift.it

I panini gourmet

Mc Donald’s ha accettato la sfida di creare una linea di panini gourmet usufruendo prodotti nostrani. A idearli lo chef che unisce l’animo americano e il gusto italiano: Joe Bastianich, che ha creato My Selection, la linea di hamburger premium creata con prodotti Made In Italy.Dalla Valle D’Aosta al Trentino, passando per Modena, sino alla Calabria, lo chef italo-americano ha girato in lungo e in largo la Penisola per Mc Donald’s alla ricerca dei prodotti migliori per realizzare i migliori panini gourmet. I My Selection sono un vero e proprio inno al Made In Italy e una tentazione per il palato. Torna a grande richiesta, l’hamburger BBQ, un concentrato di gusto, che ha conquistato milioni di italiani. Il soffice pane con semi di sesamo e papavero, racchiude un hamburger da 180 grammi di carne bovina 100% italiana. A onorare il sapore intenso della carne ci pensano bacon croccante, formaggio gouda stagionato, ma soprattutto cipolla rossa di Tropea e qualche goccia di aceto balsamico di Modena. Per completare questo piatto gourmet Joe Bastianich ha scelto la colesaw, un’insalata di verdure croccanti, che regala freschezza e sottolinea ogni nota di sapore.Chi è in cerca di un gusto intenso può invece assaporare il nuovo Smoky, un hamburger da 180 grammi proveniente da allevamenti unicamente italiani, con scamorza affumicata Made In Italy, bacon croccante, pomodoro e la giusta quantità di senape delicata e dalla consistenza cremosa. Il tutto racchiuso in un panino al sesamo, per sprigionare al meglio i sapori. Joe Bastianich e Mc Donald’s quest’anno hanno pensato anche a chi non ama la carne bovina e preferisce quella di pollo, magari impanata. Per loro c’è il nuovo Chicken, un panino con semi di sesamo e papavero, farcito con speck Alto Adige IGP dal gusto intenso e leggermente speziato, realizzato con un metodo di stagionatura all’aria fresca in montagna. Troviamo poi la Fontina DOP, prodotta con latte di mucca Valdostana con un sapore morbido, che si fonde in bocca, e salsa con funghi porcini, che si sposa alla perfezione con la croccantezza del pollo.

 

Hamburgher inquinanti

Auto, stabilimenti industriali, riscaldamento domestico sono tra le maggiori cause di inquinamento atmosferico. Eppure, secondo gli scienziati, se gli Americani rinunciassero ad 1 dei 3 hamburgher di carne, che in media consumano a settimana, potrebbero eliminare le emissioni corrispondenti a 12 milioni di auto circolanti per un anno! Negli Stati Uniti si consumano circa dieci miliardi di hamburger di carne, in media 3 panini di carne a persona ogni settimana. Secondo una ricerca e ogni americano mangiasse ogni settimana un hamburger di carne in meno si potrebbero eliminare le emissioni di gas serra che equivalgono a 12 milioni di auto in un anno. Sono stati, condotti studi sull’inquinamento dell’hamburger scomponendo gli elementi base della carne rossa. Lo scopo della ricerca è quello di ridurre l’impatto ambientale trovando una soluzione alternativa con un costo ambientale molto più basso. Secondo , la soluzione è l’hamburger vegetale. Un valido sostituto all’hamburger di carne ma prodotto totalmente con verdure e piante. Un hamburger ecologico che richiede dal 75% al 99% di acqua in meno, circa il 90% di emissioni di gas serra in meno di un hamburger normale. La carne prodotta perlopiù da allevamenti intensivi, ha infatti un impatto fortissimo sull’ambiente. Gli allevamenti intensivi emettono quasi il 60% dei gas serra contribuendo enormemente all’inquinamento atmosferico In futuro diventeremo tutti vegetariani?Il cibo preferito dagli americani e cosi di moda nei fast food ha un’impronta ecologica molto negativa. Il problema è che, secondo la FAO, il consumo e la domanda di carne sono in costante crescita. Quindi una soluzione sarà quella di riuscire a produrre carne cercando di essere il più ecologici possibile. Nel frattempo non ci rimane che ridurre il consumo di carne derivante da allevamenti intensivi, magari preferendo legumi e alimenti ad alto livello proteico e optare per una dieta più sana sia a casa che in viaggio.

Pizze pazze!!

La pizza è uno dei cibi più semplici ed economici da gustare in compagnia in un ostello o da mangiare mentre si è in giro tra le vie della città. La fantasia dei produttori (stranieri) di pizza si sbizzarrisce in una miriade di ricette curiose o assurde. Prendi per esempio la pizza Happy Meal di McDonald: è fatta con snack di pollo, patatine, hamburger e, naturalmente, formaggio. In Italia però non si trova (per fortuna).Ed anche in Islanda sicuramente famosa per geyser, vulcani e ghiacciai, scatena sul web una polemica alimentare che sembrerebbe più adatta ad altre latitudini: come l’Italia, o forse le Hawaii. Visitando una scuola il presidente Gudni Johannesson chiede agli alunni quale sia il loro cibo prediletto, e quando gli rispondono “pizza all’ananas” il capo dello Stato esplode, proclamando che, fosse per lui, la vieterebbe. Naturalmente la legge islandese non glielo consente; e si tratta soltanto di una battuta. Ma è presto rimbalzata su Twitter e di lì è dilagata sul web, raggiungendo la Bbc a Londra e facendo il giro del mondo. «L’ananas sulla pizza ci sta benissimo», replicano in tanti. «Sulla pizza ci si mette quel che si vuole», commenta qualcuno. Dunque anche la pizza “hawaiana”, come viene chiamata sui menù delle non poche pizzerie che la servono appunto con l’ananas.La polemica non è nuova. A ogni nuovo ingrediente aggiunto a mozzarella, pomodoro e basilico, saltano fuori puristi che lo contestano e innovatori che lo difendono come un segno di inevitabile progresso. In realtà la notizia, in questo caso, è “dentro” la notizia: consiste nella scoperta che la pizza, con ananas o meno poco importa, è il piatto preferito anche per gli scolari di un’isola ai confini d’Europa, anticamente colonizzata dai vichinghi Dimostrazione di più, se era necessario, che il piatto inventato (o reinventato) a Napoli ha ormai assunto una dimensione universalepizza-ananas-ev