Dove vai in vacanza? È la classica domanda di ogni estate, ma secondo alcuni esperti non è così scontata come potremmo pensare. Una lista di consigli su dove passare le nostre ferie è stata redatta in base al lavoro che facciamo, poiché il tipo di stress a cui siamo sottoposti non è sempre lo stesso. Per ogni tipo di lavoro esiste un corrispondente luogo di vacanza perfetto, con l’arrivo dell’estate e per chi di noi potrà godersi le ferie, è certamente tempo di scegliere la località dove trascorrere i nostri meritati giorni di risposo. Secondo i ricercatori esiste una scienza dietro questa scelta. La vacanza che fa bene è quella che rompe gli schemi, va scelta con attenzione tenendo presente anche l’attività che si svolge durante l’anno. Ecco alcuni esempi: Giornalisti: sempre connessi e alla affamata ricerca di “news” dovrebbero passare le loro vacanze in qualche paradiso isolato, dove non succede mai nulla di troppo rilevante e principalmente dove non possono collegarsi alle rete internet. Manager: vacanza si, ma con calma. Le giornate estive dei manager devono essere all’insegna del totale relax. Necessario per gli studiosi sembra essere anche la totale mancanza di pianificazione. Le decisioni vanno prese giorno per giorno per far scordare le agende Medici: se non da solo con meno persone possibili. Le vacanze degli operatori sanitari devono essere all’insegna della solitudine. Un centro benessere dove si possono finalmente rilassare e finalmente prendersi cura di se stessi. Commercianti: liberarsi dei soldi non è facile, ovunque ci si giri ci sono mercati, transazioni, affari. Fuggire in barca in mezzo al mare o in qualche paesino isolato in montagna, sembra la scelta ottima per passare le vacanze.Impiegati: spesso legati alla routine, allo stesso ufficio e agli stessi volti, devono proprio cambiare per rilassarsi. Andate in luoghi pieni di persone e di cose fare, come un villaggio turistico o in crociera.Casalinghe: basta pulizie, panni da stirare pranzi e cene da preparare. Andate in un bel albergo e fatevi viziare dal personale. Il sollievo di vedere i letti già rifatti al vostro rientro, la colazione pronta appena vi svegliate vi gioverà.Un’altra psicoterapeuta dell’Eurodap conclude “Bisogna sceglierle con cura, perché saranno la nostra ricarica che dovrà accompagnarci per buona parte dell’inverno. Al fine di ottenere i migliori benefici, la vacanza deve prevedere situazioni totalmente diverse da quelle che si vivono durante l’inverno. Per questo scegliamo qualcosa che ci faccia fare l’opposto di quello che viviamo nella nostra professione”.
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La chiave del successo? Svegliarsi presto
Non farà piacere ai dormiglioni, ma pare proprio che per diventare una persona di successo la prima cosa da fare sia quella di svegliarsi presto la mattina. Sfatato così il mito del business man che appena apre gli occhi, carbura subito il cervello e si mette a lavorare; confermato invece il vecchio adagio secondo cui il mattino ha l’oro in bocca. Un interessante sondaggio svolto da Laura Vanderkam, mette in luce i rituali che amministratori e imprenditori di successo svolgono come prima cosa della giornata, molte delle quali precedono addirittura la colazione. Innanzitutto, il 90% si sveglia prima delle 6: questo è un orario di massima perché’ sembra che ci sia qualcuno come il dirigente di PepsiCo che punti invece la sveglia addirittura alle 4. Sulla stessa linea, di Disney Bob Iger che però si concederebbe mezz’ora in più a letto. Più dormiglioni la maggior parte dei manager, la cui fatidica sveglia suonerebbe in media alle 5,30. Facile immaginare che ad un’ora la parola d’ordine sia una bella tazza di caffè. Non e’ così: la seconda cosa che le persone di successo fanno la mattina, e’ bere acqua preferibilmente con un limone spremuto. Dopo di ciò, il pensiero e’ rivolto alla forma fisica: essendo tanto impegnati durante il giorno, i manager a quel punto si prendono cura del loro corpo e vogliono tenersi in forma. Subito dopo, e’ il momento di riflettere su progetti professionali e anche su come organizzare quel poco tempo libero della giornata. E siccome le persone di successo hanno anche un cuore, dal sondaggio emerge che sfruttano le primissime ore della mattina pure per trascorrere un po’ di tempo con la famiglia. Per alcuni, e’ l’occasione per fare sesso con il proprio partner o comunque per condividere con lei una chiacchiera o una confidenza. C’è infine chi coglie uno spunto per un po’ di meditazione, o solo per gustare un caffè il primo di una lunga serie. A sorpresa, e’ solo in fondo alla lista delle cose da fare che ritroviamo il controllo al computer della posta e-mail in arrivo e, prima di uscire di casa, la lettura dei giornali. Insomma, si prendono qualche attimo: giusto il tempo per capire cosa sta accadendo nel mondo e per muoversi così nella ‘giungla’ lavorativa, già preparati.
La tecnologia che avanza sostituirà l’uomo
Droni per impollinare, robot contadini, macchine che ottimizzano la cura del bestiame. Nei campi le nuove tecnologie tendono a soppiantare l’uomo. E sono già allo studio le “città agricole”, nuovi centri dove coltivare grandi quantità di verdure senza sprecare risorse preziose. A cominciare da terra e acqua. Braccia meccaniche e tapis roulant per la produzione di 30mila cesti di lattuga al giorno in un ambiente illuminato a Led con temperatura e umidità controllate da remoto. Non è una puntata di una telenovela ma una realtà più che prossima, almeno in Giappone. È qui infatti che fra pochi mesi verrà aperta la prima fattoria in cui intelligenze artificiali sostituiranno i contadini. L’azienda di ortaggi che si lancia in questa nuova avventura è la Kameoka Farm vicino a Kyoto, sperimenta un sistema di coltivazione verticale intensiva che riduce del 98% il consumo di acqua, minimizza gli scarti di lavorazione ed elimina l’uso di pesticidi. La nuova Techno Farm farà un passo avanti escludendo quasi in toto il contributo umano, a eccezione della delicata fase della semina che verrà ancora gestita da persone in carne e ossa. Un metodo adottabile in qualsiasi parte del mondo che non porta solo a un risparmio della manodopera ma migliora le condizione igieniche della fattoria e riduce lo spazio richiesto per il processo di coltivazione consentendo di produrre oltre 120 cesti di insalata in più per metro quadrato rispetto a una tradizionale coltivazione. Abundant Robotics, questa start-up americana l’anno scorso ha ottenuto da Google Ventures 10 milioni di dollari per commercializzare il proprio prodotto: si tratta di una macchina raccogli-mele una mela al secondo in grado di riconoscere e prelevare solo quelle mature con un particolare sistema sottovuoto, senza danneggiare le altre. Ma l’esercito in campo agricolo ha leve in ogni settore, con l’intento di dimostrare che la nuova agricoltura non richiede spese folli. Nell’esperimento pilota un drone, un trattore e una mietitrebbiatrice hanno lavorato un campo d’orzo di un ettaro Il raccolto è stato di 4,5 tonnellate, utilizzate per produrre birra. «Qui la questione non è togliere lavoro alle persone, ma cambiarne il profilo professionale. Non ci saranno più autisti di trattori, ma analisti agricoli e manager delle flotte utilizzate nei campi.

