Guardare l’amore la convivenza e la convenienza

Decenni fa, molti matrimoni si facevano per convenienza e le persone restavano insieme “fino a quando la morte le separava”. Ma non perché si amassero, ma perché non c’era il divorzio o non era visto di buon occhio. Oggi le coppie si fanno e si disfano con la stessa facilità con cui si può cambiare un paio di scarpe. Tuttavia, la cosa interessante è che la maggior parte delle persone continua a considerare il matrimonio come qualcosa che deve durare per tutta la vita, quando nella realtà, stando alle statistiche, dura in media sei anni. Ogni coppia ha la sua storia, i suoi conflitti e difficoltà, ma uno dei fattori chiave che fa deragliare la maggior parte dei rapporti d’amore è la precipitazione al momento di scegliere il partner, o fare il grande passo per inerzia, trasportati dalle circostanze. Tuttavia, perché il rapporto funzioni, prima di danneggiarlo per sempre, dovremmo porci alcune domande sulle quali non riflettiamo mai abbastanza. Guardate il vostro partner con gli occhi dell’energia. Chiudete gli occhi, immaginate di essere ciechi e di non avere mai visto il vostro partner. Che cosa provate? Cosa spicca di lui/lei? Vi piace quello che vedete? Nella nostra società ci lasciamo prendere la mano da ciò che vediamo con gli occhi, ma non guardiamo quasi mai dentro alle persone. È vero che l’attrazione fisica è importante, ma non è tutto, soprattutto quando si cerca qualcuno con cui vivere una vita insieme. I ricordi sono la “colla” che lega la coppia. Ricordare i tempi buoni e cattivi che si è vissuto insieme avvicina le persone. Tuttavia, quando due persone sono molto diverse e non hanno delle passioni comuni faranno fatica a costruire quei ricordi piacevoli. Perciò, le possibilità di rottura del rapporto alla prima crisi sono molto alte. Cercate pazienza e comprensione. Ogni coppia passa attraverso dei momenti difficili e tutti facciamo degli errori. In questi casi, se la persona che avete al vostro fianco non è paziente, la crepa nel rapporto diventerà sempre più profonda. Naturalmente, ogni persona ha i propri limiti, non si tratta di subire tutto e diventare uno zerbino, ma si dovrebbe essere in grado di scegliere un atteggiamento positivo ed essere disposti a investire emotivamente nel rapporto.

Illusioni ottiche

Nel 350 A.C. Aristotele notò che guardando una cascata d’acqua e dopo concentrando la vista sulle rocce statiche, effettivamente sembra che esse si muovessero nella direzione opposta a cui cadeva l’acqua. Oggi giorno esiste una spiegazione per questa illusione ottica che chiamiamo ¨conseguenza del movimento”. Quando il filosofo notò questo fenomeno, dichiarò che non potevamo fidarci dei nostri sensi, perché in determinate occasioni ci ingannano. Il cervello, per quanto potente, deve comunque sottostare ad una serie di limiti fisici invalicabili. Fra questi, uno assume particolarmente importanza: la velocità. La spiegazione delle illusioni ottiche può essere riportata a questa limitazione o, per essere più precisi, al modo in cui la mente cerca di aggirarla. È difatti risaputo che da quando l’occhio vede un’immagine a quando essa viene processata dal cervello, permettendoci quindi di interpretare i segnali visivi, passa circa un decimo di secondo. In altre parole, quello che noi effettivamente vediamo non è il presente, bensì il passato. Un decimo di secondo può sembrare molto poco, ma in certe situazioni potrebbe diventare un vero handicap: basti pensare a quando si deve afferrare un oggetto in volo, o quando si devono coordinare movimenti molto veloci. Ci sono vari studi sul come la mente compensi questo limite, e ad oggi non c’è una soluzione che metta tutti d’accordo. Secondo le  ricerche del Dottor Mark Changizi il cervello vede nel futuro. Resosi conto dell’incapacità di processare subito gli stimoli visivi, per non rimanere indietro con la realtà, interpreta ulteriormente i segnali inviati dagli occhi: cerca di prevedere cosa succederà nell’immediato futuro, e si basa su quelle informazioni per capire la realtà che ci circonda. In particolare, il cervello prevede il movimento in base ai dati che ottiene nel tempo, e prevede in anticipo cosa succederà fra una frazione di secondo. Ed è proprio qui che le illusioni ottiche come quella mostrata sotto agiscono: gli schermi LCD e le immagini in generale sono un’invenzione molto recente, e il cervello non si è evoluto in modo da riuscire ad interpretarle correttamente. Quindi comprende i disegni e le linee come degli oggetti e cerca di intuire che tipo di movimento potrebbero avere. A seconda dell’illusione ottica che guardate l’immagine suggerisce al cervello un tipo diverso di movimento, creando una distorsione della stessa.