Un cuore che batte

La parola giapponese ikigai è un termine giapponese che non ha una vera e propria traduzione nella nostra lingua. Il suo significato letterale è “ragione per alzarsi la mattina” racchiude un enorme significato. Definisce, infatti, il motivo per cui vivere, il “senso della vita”. Per questo, i ricercatori della Tohoku University in Giappone hanno realizzato uno studio approfondito su oltre 45.000 adulti di un’età compresa tra 40 e i 79 anni, chiedendo loro se avessero un ikigai. Poi, per sette anni hanno seguito e monitorato il loro stato di salute. Il 95% degli intervistati che riferivano di avere dato un significato alla propria esistenza erano vivi sette anni dopo l’indagine iniziale contro circa l’80% di coloro che non avevano dichiarato alcun buon motivo per vivere. La mancanza di ikigai, secondo i ricercatori, sarebbe in particolare associata con la morte a causa di malattie cardiovascolari. Non serviva una ricerca scientifica per dimostrarlo, ma il nostro cuore, per battere ogni giorno ha bisogno di un motivo. Allora forza, diamo un ikigai anche al giorno che nascerà domani

Daikon

Daikon In quanto a sapore, il daikon vanta davvero ottime credenziali. E’ una radice che si utilizza principalmente nella cucina giapponese e che, piano piano, sta facendo capolino anche nelle nostre cucine. La tradizione lo vede accompagnare piatti importanti come le fritture e, proprio come la carote, è ottimo se mangiato affettato molto sottile, a julienne, e condito con olio, aceto e sale. Ottimo anche se cotto al vapore e condito con olio e sale per accompagnare un secondo di pesce. Se, provandolo, ve ne innamorerete, avete la possibilità di usarlo spesso in cucina e di aggiungerlo anche a cremose zuppe di verdure: si lega benissimo infatti anche ai piselli e agli asparagi. Per un aperitivo diverso, potete servire delle chips di daikon fritte, molto gustose e divertenti.