Giornata mondiale degli insegnanti

Si sono presi cura di noi e poi dei nostri figli, nipoti, e speriamo si possano prendere cura di tutte le generazioni che verranno, insieme a mamme papà e nonni sono le figure con cui condividiamo parte della nostra vita….di chi stiamo parlando? Degli insegnanti, nonostante le gravi lacune della scuola odierna,  l’assenza di incentivi  e di riconoscimenti, professori e maestri restano figure dall’innegabile fascino. Fonte di ispirazione per la letteratura in tutte le sue forme. La Giornata mondiale degli insegnanti è indetta dall’Unesco e cade proprio oggi, 5 ottobre Questa Giornata onora la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’UNESCO sullo status di insegnante, la principale struttura di riferimento per i diritti e le responsabilità dei docenti, ed ha come obiettivo fondamentale quello di suscitare riflessioni sul ruolo di quelli che vengono definiti “professionisti della formazione”, sulle sfide che affrontano ogni giorno. la Giornata mondiale degli insegnanti vuole porre l’accento su una vera e propria risorsa fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana, e del pianeta. L’Unesco focalizza la “sfida” rappresentata dagli insegnanti come qualcosa che va oltre i numeri. Al fine di ottenere questo risultato è fondamentale un sistema educativo in grado anzitutto di attrarre e mantenere personale docente ben preparato, motivato, efficace ed equilibrato tra uomini e donne. Con un sistema che supporti gli insegnanti sia nella classe, dove svolgono la loro funzione educativa a contatto con gli studenti, che nella loro continua formazione, affinchè dopo un abbondante colazione ogni mattina i nostri ragazzi si rechino a scuola spensierati felici e dopo un po’….istruiti

 

Il paradiso per i bibliofili

Una volta dare del topo di biblioteca a qualcuno era un’offesa, ma non sarà più così dopo aver visto questa immagine pubblicata da Docenti senza frontiere. La foto ritrae un gruppo di giovani lettori attirati dalle pagine dei volumi di una biblioteca-boiserie-cuccette.Un paradiso per i bibliofili: il Book and Bed Tokyo sembra un negozio di libri usati fin quando gli ospiti aprono uno scaffale che nasconde un letto e una luce da lettura. Decisamente non adatto ai claustrofobici, i 30 cubicoli che ospitano ognuno una sola persona sono piccoli spazi tra scaffali su cui sono disposti 3.000 libri in inglese e giapponese. I bagni sono in comune

I soldi non comprano la felicità

I soldi non comprano la felicità, ma una ricerca dimostra che riducono lo stress sociale e la sensibilità al dolore I soldi non comprano la felicità, ma in compenso riducono lo stress sociale e la sensibilità al dolore. È questo il risultato di una ricerca scientifica condotta dalla Sun Yat-Sen University di Guengzhou.I ricercatori hanno fatto contare dei soldi ai partecipanti ad una serie di esperimenti, e solo il gesto del contare il denaro riduceva la sensibilità al dolore testato facendo immergere al soggetto le mani in una ciotola contenente dell’acqua bollente e la sensibilità all’“esclusione sociale”. Una delle ragioni dei risultati sarebbe che gli obiettivi possono essere ottenuti grazie alle amicizie oppure grazie ai soldi. Il denaro, insomma sarebbe più o meno consciamente un sostituto dell’accettazione sociale. Secondo la ricerca, contare le monete è ancora più efficace che contare le banconote nel ridurre lo stress ed il dolore. Ma c’è anche un effetto inverso: se al soggetto viene ricordato che ha speso dei soldi, il dolore percepito aumenta.