Se la musica ti suscita emozioni allora hai un cervello speciale

Se hai la pelle d’oca ascoltando musica hai un cervello speciale.  Quando seduto su un divano, in macchina mentre guidi, o semplicemente quando ti trovi in un luogo dove si diffonde della musica questa reazione è legata ad una particolare caratteristica fisica dell’apparato neuromuscolare. Non è raro provare delle emozioni ascoltando musica, ma alcune persone sperimentano addirittura una reazione fisica che si manifesta con un nodo alla gola, con dei brividi o con la pelle d’oca. Questo fenomeno delle reazioni fisiche ha anche un nome: è detto “frisson”. Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della California del Sud, esaminando un campione di persone, ha scoperto che soltanto il 50% degli individui è in grado di provare queste sensazioni derivanti dall’ascolto di musica. Secondo gli studiosi, chi sperimenta il frisson ha un cervello molto diverso da quello degli altri che non lo provano e lo hanno dimostrato sottoponendo dei volontari ad una risonanza magnetica. Secondo le analisi, chi prova queste sensazioni ha un cervello dotato di un numero maggiore di fibre che collegano la corteccia uditiva alle aree del cervello in cui si elaborano le emozioni. In altri termini: tra le due parti c’è una comunicazione più attiva. Visto che in natura tutto ha uno scopo, resta da capire quale sia quello del frisson…Un’altra ricerca sulla stessa tematica aggiunge ulteriori informazioni. Secondo questo studio le persone capaci di provare il frisson e cioè quelle dotate di un numero maggiore di collegamenti fibrosi tra le aree del cervello risulterebbero anche più intelligenti, più aperte a nuove esperienze, oltre che più curiose e creative.

Sorridere è contagioso e non costa niente

Sorridere è contagioso e non costa nulla. Grazie al sorriso, e non solo, la felicità è più contagiosa della negatività. Lo è sia nella vita quotidiana che sul web. Quando vi sedete su una comoda poltrona e aprite il giornale,o quando sotto il sole in immersi nel verde del vostro giardino andate a leggere notizie sul vostro telefono risulta essere più costruttivo leggerne  una buona che  una negativa. Ecco perché amiamo così tanto darvi delle buone notizie su ciò che succede nel mondo. Vorremmo solo sentire parlare di tragedie, di guerra e di morte? Parlarne è importante perché non possiamo nascondere ciò che succede di negativo nel mondo. Sia la negatività e la sofferenza che la felicità e la positività fanno parte del nostro mondo e della nostra vita. Quindi pensiamo che, oltre alle notizie negative, sia importante diffondere delle notizie positive che possano ridarci speranza nell’umanità. I ricercatori ora confermano che le buone notizie sono importanti e che hanno un impatto positivo su chi le legge. In un nuovo studio della University of Pennsylvania i ricercatori hanno monitorato 7000 articoli pubblicati  nel corso di tre mesi e hanno scoperto che le storie che si concentravano su buone notizie erano più lette e condivise online rispetto alle notizie negative. Inoltre, secondo i ricercatori dell’Università di Tubingen, chi legge notizie positive è più propenso a condividerle e in questo modo contribuisce a diffondere felicità. Anche le notizie negative tendono a diffondersi e ad essere condivise in questo modo, ma secondo gli esperti le persone di solito preferiscono leggere, condividere e diffondere buone notizie. Condividere buone notizie è un semplice passo per rendere il mondo migliore e per ispirare gli altri ad entrare in azione compiendo qualcosa di positivo. Quando leggiamo una buona notizia, dunque, condividiamola tra i nostri contatti e spargiamo la voce. La felicità è più contagiosa della negatività: questa è davvero una buona notizia. Ci aiutate a condividerla?

Giornata della terra 2019

Earth Day 2019: il 22 aprile, che quest’anno coincide con Pasquetta, si celebra la Giornata della Terra!

La Giornata della Terra 2019 ha forse quest’anno un significato ancora più importante: grazie a Greta Thunberg, giovane attivista svedese, i ragazzi di tutto il mondo sono scesi in piazza per manifestare contro il cambiamento climatico, le plastiche nei mari e negli oceani, l’aria inquinata e tutti gli altri problemi di natura ambientale che stanno annientando il nostro Pianeta. Proteggere la Terra significa salvaguardare il nostro futuro e la Giornata mondiale della Terra nasce proprio per sensibilizzare sul tema. Oggi, questa manifestazione coinvolge oggi circa 1 miliardo di persone, ed è celebrata con numerose iniziative ed eventi in ogni angolo del pianeta.

Scelte logiche o razionali?

Prendi sempre la decisione giusta? Oppure ti accorgi di aver operato le tue scelte sulla base di un impulso, senza averci pensato più di tanto, spinta più dall’emozione che dalla ragione? Tutto normale, non siamo quegli esseri super razionali Quando spendiamo troppo, se non resistiamo alle tentazioni, se ci facciamo prendere dall’entusiasmo o dalla paura, è a causa di meccanismi mentali ben precisi che nulla hanno a che fare con la razionalità. Quando decidiamo lo facciamo in base alle informazioni che abbiamo a disposizione o che andiamo a cercare Quello che succede più di consueto è che ci facciamo un’idea di qualcosa es: qual è il mobile  più bello, quale è il complemento d’arredo da comprare, il cioccolato non ingrassa, il fumo non fa male e poi siamo portati a leggere solo gli articoli o ad ascoltare i pareri che attestano la nostra intuizione, mentre ignoriamo le informazioni che ci dimostrano il contrario. Succede quando ci innamoriamo di una persona, di un’idea o di un progetto e operiamo delle scelte con la certezza che tutto andrà per il meglio. L’ottimismo è un atteggiamento di per sé positivo, ma i suoi eccessi ci portano a non valutare con obiettività. Lo stesso vale per l’eccesso di pessimismo. Succede, per esempio, che in un ambiente solitamente considerato conflittuale si tollerino prevaricazioni o atteggiamenti che non accetteremmo in un ambiente considerato invece più sicuro o pacifico. Ci avete mai pensato? In sostanza, siamo tutti portati a sovrastimare l’importanza delle informazioni che abbiamo, solo per il fatto di riuscire a ricordarle o perché ci hanno colpito sul piano emotivo. Di conseguenza, siccome le notizie rimangono più impresse nella memoria, siamo portati a prendere decisioni sulla base di scenari poco realistici. Per esempio, decidere di non fare il bagno per paura di essere attaccati dagli squali nei nostri mari è una scelta del tutto illogica, ma radicata in paure date di una serie di informazioni o di immagini spettacolari che per nulla rispecchiano la realtà.