La verità é che l’anno che inizia é la solita cosa ignota per tutti: non sai a quali prove ti obbligherà, quanti sorrisi e traguardi porterà, a quanti amici dovrai dire addio con quanti altri rafforzerai la tua amicizia, se ti troverai ad affrontare cammini che pensavi ancora lontani. La verità é che non ragioniamo più in termini di anni, o mesi, o settimane. Il qui e l’adesso sono le sole cose che possediamo. Cose da sapere usare con cura, assieme a chi le riempie e le accompagna. Da considerare preziose come pepite d’oro. É un elemento così impalpabile e sfuggevole, il tempo. Cosi preciso e, per molti aspetti, così ostile. Per questo il proposito migliore che possiamo avere é trascorrere il tempo consapevolmente vivendolo ora senza ansia senza angoscia, senza programmi a lungo termine ieri è passato domani chi sa se arriverà oggi è il nostro momento
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Il tempo questo bene prezioso
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma il tempo è un elemento molto importante delle nostre vite. Alcune volte sembra non passare mai, altre sembra volare. Il tempo ad esempio è lento quando si aspetta,è veloce quando siamo in ritardoIl tempo è letale quando sei triste, è breve quando sei felice.Il tempo è infinito quando sei nel dolore, è lungo quando ti senti scocciato.In ogni momento, la comprensione del tempo è determinata dai tuoi sentimenti e dalle tue condizioni psicologiche, non dall’orologio. Quel che è certo è che da sempre scorre per tutti inesorabile e proprio per questo semplice motivo occorre cercare di non sprecarlo per niente al mondo, facendo per esempio cose che non ci piacciono, perché un giorno ce ne potremmo pentire quando sarà ormai troppo tardi. Quindi, cercate di godere sempre del vostro tempo
Il tempo la sostanza della vita
Il tempo è la sostanza di cui è fatta la vita così diceva lo scienziato Benjamin Franklin.Che succede al nostro orologio interno se per settimane non succede nulla? Il geologo francese Michel Siffre provò a rispondere. E così nel 1962 fissò il suo domicilio in una caverna a 130 metri di profondità, scese il 16 luglio e risalì il 14 settembre. Scoprì poi che in quei giorni di oscurità e solitudine il suo orologio interno aveva perso 25 giorni. Il taccuino del ricercatore, infatti, era fermo al 20 agosto. La durata del giorno biologico in un individuo è costante; nel corso dell’intera vita le variazioni sono al massimo di un paio di minuti.La nostra nascita e la nostra morte dipendono dall’orologio interno. Con più probabilità si nascerà intorno alle quattro del mattino. Mentre la morte concede un’ora in più, la sua massima probabilità si aggira intorno alle cinque, l’orologio interno funziona anche dopo la morte. Si è infatti visto che «se lo si asporta dal cervello e lo si conserva in una soluzione nutritiva, il nucleo soprachiasmatico continua a emettere impulsi ancora per giorni». Linneo, che piantò un orologio nei fiori del suo giardino: scoprì che una dozzina di fiori, tutti diversi tra loro, segnavano il tempo con la loro apertura e chiusura. Margine d’errore: una mezz’ora circa. Honoré de Balzac in 51 anni di vita scrisse 90 romanzi. Ci riuscì andando a letto, puntuale, alle 18. E, quando a mezzanotte si metteva a lavorare dapprima trangugiava due tazze di caffè molto forti, poi uno ogni sei ore. Così poteva andare avanti a scrivere anche per 15, a volte 24, ore di fila. Non a caso del caffè diceva che «faceva marciare i pensieri come battaglioni».
