Porta cialde Linea Bistrot

Sofisticato e resistente, questo contenitore per capsule per caffè Il contenitore della linea bistrò permette di mantenere le vostre capsule organizzate, protette e sempre a portata di mano e può essere collocato accanto alla macchina da caffè per risparmiare spazio: una soluzione perfetta per casa e ufficio. I divisori creano  pratiche file per contenere le  capsule e permettono di organizzare, infilare e rimuovere facilmente le capsule. acquistalo da www.ferrinigifti.it

Estate tempo di vacanze

Estate tempo di vacanze e di viaggi. Chi parte chi torna chi non parte…. Finalmente oggi anche l’ultimo scomparto della mia scatola porta tè è completo Sono riuscita a farmi portare da ogni amico che è andato in giro per il mondo, qualche busta di tè o tisana che viene coltivata in quel luogo, e quindi adesso ho del EARL GREY tè nero proveniente dalla Cina dal sapore piccante con leggero gusto di agrumi, ROSA CANINA E IBISCO infuso proveniente da Asia Occidentale  a base di rosa canina e ibisco da gustare sia caldo che freddo BANCHA proveniente dal Giappone adatto anche ai bambini per il basso contenuto di caffeina GEMME SELVAGGE provenienza Cina  gusto intenso particolare con una nota mielata. Domani andrò a curiosare su www.ferrinigift.it e  acquisterò un’altra scatola porta tè perché questa è sicuramente una bella idea, può essere anche un  regalo per qualche parente o amico che magari sa cucinare deliziosi biscottini.

Fondi di caffè…davvero preziosi

Perchè gettare i fondi di caffè quando con questi potreste fare infinite cose diverse e che non vi sareste mai aspettati? Avreste mai pensato di poterci preparare una maschera esfoliante?  Questo è uno dei modi migliori per riutilizzare il caffè. Per prepararla vi serviranno soltanto 2 cucchiai di fondi di caffè, due di cacao in polvere, 3 di latte intero e uno di miele. A questo punto non dovete far altro che amalgamare insieme gli ingredienti ed applicare la maschera sul viso al mattino per 15-20 minuti ed infine risciacquare con acqua fresca facendo movimenti circolatori per esfoliare. Sapevate che il caffè è anche molto aromatico? Con i fondi di caffè potete preparare dei saponi aromatizzati. Come? Vi basta solo cuocere i fondi di caffè con glicerina e oli essenziali a bagno maria ed infine mettere la miscela ottenuta in lattine di tonno pulite e lasciar raffreddare il tutto. Potete preparare anche un ottimo scrub casalingo al caffè e sale marino. Tutto ciò che dovete fare è mettere in una ciotola il caffè ed il sale ed aggiungere 1 tazza di olio d’oliva o quello che preferite e alcune gocce di un olio essenziale, mescolare il tutto e versarlo in un barattolo di vetro con chiusura ermetica. Un altro modo per riciclare i fondi di caffè è quello di utilizzarli per la pulizia di pentole e padelle; l’alto livello di acidità del caffè lo rende un disincrostante naturale, perfetto per ripulire le stoviglie dallo sporco ostinato. Per sfruttare questo uso avrete bisogno solo dei fondi del caffè ed un panno pulito per eliminare anche le macchie più ostinate. Il caffè è ottimo anche per eliminare i cattivi odori per cui potete usarlo per lavarvi le mani dopo aver affettato aglio e cipolle, i chicci di caffè assorbiranno ogni traccia residua di odore rilasciato da questi alimenti.Sapevate che il caffè è ottimo anche contro le pulci che infestano i nostri amici a quattro zampe? Ebbene sì il caffè è in grado di fare anche ciò, per cui quando lavate il vostro cane potete mescolare il caffè allo shampoo abituale. Potete usare i fondi di caffè anche per ripulire il secchio della spazzatura preparando una sorta di detersivo con il caffè ed il bicarbonato. Il caffè può anche cambiare il colore delle ortensie, basterà porne un cucchiaino nel terriccio della pianta. Inoltre potete preparare dei deliziosi spuntini di caffè ed avena o dare un gusto diverso all’arrosto di maiale.

Il riscaldamento globale minaccia anche il caffè

La maggior parte delle varietà selvatiche di caffè potrebbe andare definitivamente perduta nei prossimi decenni, a causa di un mix letale di cause di cui fanno parte deforestazione, cambiamenti climatici e parassitosi. La sentenza che arriva da uno studio appena pubblicato su Science Advances getta un’ombra di angoscia anche sulle piantagioni commerciali, oggi dominate da due specie prevalenti: arabica e robusta. La prima è sensibile alle alte temperature, la seconda all’aridità del suolo. Le 124 varietà di piante selvatiche del caffè potrebbero favorire i coltivatori a potenziare la resistenza verso l’uno o l’altro tratto, ma con meno specie a disposizione, anche le opzioni per rinforzare arabica e robusta contro le condizioni ostili si ridurrebbero. I ricercatori del Royal Botanic Gardens, hanno impiegato due decenni per catalogare accuratamente tutte le varietà selvatiche di caffè con la loro distribuzione, i rischi che corrono e le caratteristiche salienti come quantità di caffeina contenuta, resistenza alla siccità e ai parassiti. Dal confronto di questi dati è emerso che 3 specie su 5, rischiano di scomparire nei prossimi decenni. Su 124, ben 75 sono minacciate di estinzione e tra queste 13 sono gravemente minacciate.Il 72% delle specie selvatiche di caffè cresce in aree protette, tuttavia questi paletti sulla conservazione rimangono spesso soltanto “sulla carta”, perché queste stesse zone non sono immuni da deforestazione e cambiamenti climatici. Mantenere la diversità genetica del caffè fuori dai suoi habitat naturali è difficile e molto costoso: rimangono le banche dei semi ma sono soluzioni di emergenza, afflitte da una cronica carenza di fondi. In Paesi come l’Etiopia, dove un quarto della popolazione vive delle attività legate al caffè, occorre trovare soluzioni con urgenza: una di quelle oggi sperimentate è la suddivisione delle foreste in cui crescono le varietà selvatiche in aree più piccole e facili da monitorare. L’onere di preservare le specie più a rischio non può spettare soltanto ai Paesi produttori. Se tutti beneficiano del caffè, tutti dovrebbero contribuire.

Il rito del tè

Il rituale del pomeridiano è una delle immagini più rappresentative della tradizione inglese: si tratta di un momento irrinunciabile che deve le proprie origini alla duchessa Anna di Bedford. Agli inizi del 1800 gli inglesi erano solito consumare soltanto due pasti al giorno: la prima colazione e la cena. Sembrerebbe che la duchessa, per placare la sensazione di fame e di spossatezza che la coglievano nel pomeriggio, decise di incaricare la servitù di apparecchiare nel suo salotto caldo e qualche dolcetto intorno alle cinque del pomeriggio. La novità fu accolta così bene dagli amici più stretti della duchessa che a poco a poco l’idea si diffuse e prese piede prima nelle classi più ricche, per poi essere seguita da tutti. L’appuntamento delle ore 17.00 è evoluto e nel tempo è diventato sempre più strutturato, arricchendo il buffet con dolci, pasticcini, torte e stuzzichini salati. Nel 1900 è diventato una vera e propria occasione mondana, irrinunciabile per le classi dell’alta società e della borghesia che utilizzavano questo piacevole momento della giornata per organizzare incontri sociali, di affari e di beneficienza. Da quel momento nacquero numerose le sale da e i negozi dedicati a questa piacevole bevanda. Gli hotel più importanti di Londra cominciarono a servire il ai loro clienti: oltre agli eventi più classici si diffuse la moda del danzante. Sempre nei primi del Novecento, nelle nuove sale da vi era possibile approfittare della presenza abituale di un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai clienti. Ancora oggi è per gli inglesi un piacere irrinunciabile che neppure la frenesia del lavoro d’ufficio nella cosmopolita Londra ha potuto soppiantare.

Erbe rilassanti

Stanchezza, ansia, irritabilità e insonnia sono disturbi diffusi e comuni, quasi sempre generati da ritmi di vita scatenati e da un comune denominatore, lo stress che possono essere però alleggeriti grazie all’utilizzo di erbe rilassanti. Complice il lavoro e i problemi quotidiani, spesso lo stress può causare disturbi di salute seri, o comunque da non sottovalutare. Per questa ragione occorre saper ascoltare il proprio corpo e cogliere i segnali che ci invia prima che l’ansia diventi cronica e si trasformi in vera e propria depressione. Per prevenire le complicazioni indotte dallo stress e sciogliere la tensione quotidiana in modo naturale possiamo ricorrere ad alcune erbe che sembrano fatte apposta per superare con successo le difficoltà dello stress. Alcune piante officinali, infatti, possiedono spiccate proprietà antidepressive, stimolanti e rilassanti…Ci sono delle erbe contro lo stress e nervosismo che possono agire sotto forma di tisana rilassante, in infusione o come tintura madre o olio essenziale da applicare su alcune zone del corpo. Ricordate, inoltre, che per preparare l’infuso perfetto in genere occorrono 3-4 cucchiai delle erbe scelte, 1 litro di acqua in ebollizione e un periodo di infusione non al di sotto ai 5 minuti… da consumare rigorosamente in un momento della giornata libero da impegni o a sera, prima di andare a dormire.

Stanchi ci pensa…

Il ginseng una pianta molto conosciuta per le sue proprietà toniche e stimolanti per l’organismo, un prezioso alleato naturale in diverse situazioni.  Il ginseng si ricava dalle radici di alcune piante ed è diffuso soprattutto in Oriente anche se attualmente è uno dei rimedi più utilizzati anche nei paesi occidentali, dove molte persone sono alla ricerca di qualche sostanza naturale che possa aiutarle a sostenere i ritmi frenetici a cui sono spesso sottoposte. Il ginseng permette al corpo di “adattarsi” a nuove situazioni come ad esempio una diversa temperatura nel caso di cambi di stagione ma anche a periodi di stress psicofisico. Assumerlo tutti i giorni può aiutare quindi ad affrontare un momento della propria vita particolarmente intenso, stressante o faticoso. Il ginseng in questo caso sostiene e dona un’alta dose di energia da spendere nel corso della giornata. Altra caratteristica che offre il ginseng è quella di migliorare la concentrazione ideale per gli studenti nel periodo in cui devono affrontare gli esami così come per chi lavora può utilizzarlo nei momenti cruciali della propria attività. ll ginseng si trova in commercio sotto forma di polvere, capsule, preparato per infusi, estratti liquidi e anche la radice secca, con la quale si possono preparare infusi ma che può essere anche masticata.te-ginseng-fruttaweb-001