Se siete appassionate di giardinaggio e coltivazione casalinga, ma anche di decorazione d’interni, il kokedama vi farà brillare gli occhi. Si tratta di una tecnica di coltivazione dei bonsai, di origine giapponese, che coniuga la grazia delle piantine da interni all’estetica particolarissima delle sospensioni. Il kokedama è infatti una pianta alloggiata in un involucro di terra priva di vaso, che si può appendere con filo e spago in modo che crei l’effetto di un giardino fluttuante.Bonsai volanti, che potete sostituire con violette, orchidee, piante grasse o qualsiasi piantina che solitamente si coltiva in vaso, per creare una sorta di giardino zen sospeso nell’aria: una vera magia, che, per forza di cose, avviene nel modo migliore se la pianta rimane di dimensioni contenute. Ma com’è possibile che una pianta viva al di fuori del vaso? Il kokedama prevede che le radici vengano interrate in una palla di terriccio speciale. Questa terra è chiamata ketotsuchi, più semplicemente keto, un terriccio acido di colore molto scuro, fangoso, il quale viene mescolato con l’akadama, componente argilloso e drenante, a ph neutro. L’impasto che si ottiene dal mescolare questi due elementi si lavora con le mani creando una sfera, o, per meglio dire, una ciotola, nella quale si inseriscono le radici; la ‘ciotola’ viene poi richiusa e compattata, sempre con le mani, fino ad ottenere una palla di terra dalla quale spunta la piantina. Il tutto si ricopre poi con muschio, creando una ‘perla palla di muschio’ che è proprio il significato della parola kokedama. A questo punto, il muschio si ferma con del nastro di nylon se non lo si vuole rendere molto visibile, oppure con uno spago colorato se si preferisce giocare con l’effetto rete, e a sua volta lo si appende ad un gancio sulla parete, sul soffitto, ovunque vi sia un perno. Naturalmente se preferite potete poggiare la palla di kokedama su un piatto, una ciotola, un supporto tipo alzata. Le necessità della pianta rispetto a luce e acqua non cambiano, ma tenete a mente che il muschio permetterà di conservare l’umidità un poco più a lungo; naturalmente innaffiandolo con delicatezza l’acqua non gocciolerà sul pavimento, dovrete solo aver cura di farlo con precisione per lasciare assorbire il liquido

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La carta del….sale
Avete in mente la carta dei vini? La stessa scelta la si può avere anche in materia di sale. Già da anni nei ristoranti stellati italiani vengono presentate le eccellenze del sale tutti con i suggerimenti del caso per un giusto abbinamento ai cibi. Eccone alcuni tipi Sale Marino Rosso hawaiano Alaea Un sale che ha del mistico perché veniva usato dagli sciamani antichi nel corso dei loro rituali . Nasce nelle hawai da acqua marine sature di argilla rossa Alea e contiene un’alta percentuale di ferro. Viene usato frequentemente nella cucina hawaiiana per dare sapore sia alla carne che al pesce. Dà ai piatti un bell’ effetto scenografico e può essere macinato o pestato con erbe aromatiche. Sale Marino Giapponese Aguni Proveniente da un’isola del Giappone, questo sale è frutto dell’unione tra le varie forze della natura il mare cristallino, il vento, il sole, gli alberi del bambù e una lenta essiccazione su legno. Il sale lavorato in questo modo gli regala un gusto gradevole e morbido. A questo si aggiungono le sue proprietà che permettono di neutralizzare gli effetti nocivi dovuti all’assunzione di troppa caffeina. Questa tipo di lavorazione conferisce al sale un gusto piacevole e morbido. Inoltre è ideale per la salute data la sua naturale proprietà di neutralizzare gli effetti dell’eccessiva assunzione di caffeina.Sale Marino Nero Hawaiano Hiwa Kai E’ sale marino integrale dell’isola di Molokai, estratto a mano. Il risultato della lavorazione artigianale è sorprendente poiché, in fase di essiccazione, il sale viene mischiato alla lava vulcanica purificata e al carbone vegetale che, oltre a renderlo nero, lo arricchiscono in minerali e gli conferiscono effetti benefici per l’apparato digerente. Ideale come elemento decorativo e coreografico di grande effetto per la preparazione del pesce. 
Fantastica ed elegantissima la nuova bici in bambù
E’ appena arrivata in Italia una bicicletta di bambù di nuova concezione, con una storia alle spalle dai risvolti speciali, idea di una giovane madrilena felicemente accompagnata, nella vita come nel lavoro, da un “fidanzato” italiano. “Ho lavorato ad Haiti per la ricostruzione dopo il terremoto. Poi nel Congo per una Missione di Pace delle Nazioni Uniti, alla frontiera con lo Zambia”, racconta Patricia. “Lì ho conosciuto Fausto ingegnere e mio attuale compagno. È stato in Congo che abbiamo visto per la prima volta le biciclette con il telaio di bambù costruite in Zambia, avevamo visto utilizzato il bambù in centinaia di versioni cesti, cestoni, salotti, divani, mobilio, ma vedere costruite delle bici è stata una folgorazione.Un concetto nato nel 2007 dall’iniziativa di una coppia di studenti americani con due imprenditori locali. Il loro obiettivo condiviso era creare una fabbrica che potesse realizzare biciclette di qualità a basso prezzo che potessero anche soddisfare i bisogni specifici delle bici-ambulanza e delle bici-cargo. In quei paesi, fornire un mezzo di trasporto per giungere agli isolati villaggi ha infinite implicazioni sociali ed economiche. Nel 2010, creano, tra le altre, la prima bici di bambù con un processo di produzione artigianale che dà lavoro, nella zona occidentale di Lusaka, tradizionalmente depressa, a 26 persone. La bicicletta eco-friendly è stata poi esportata in Sud Africa, Malawi, Mozambico, in collaborazione con organizzazioni umanitarie e, più di recente in Australia, Giappone e Stati Uniti, e presto avremo anche noi questo immenso piacere di comprarci una bici di nuova concezione
Il vero cibo giapponese arriva a Milano.
Aprono in via Vigevano la Bottega del Ramen e Tokyo Table. Entrambi brand del gruppo nipponico Toridoll, che possiede 1200 locali nel mondo e dopo l’espansione in Asia e negli Stati Uniti adesso punta all’Europa. «Il nostro obiettivo è offrire ai milanesi i gusti autentici della cucina tradizionale giapponese, a prezzi contenuti», spiega Issei Komi, amministratore delegato di Fudosan Real,che segue lo sviluppo commerciale di Toridoll nel nostro Paese. Entro il 2017 aprirà un altro locale a Milano e altri 15 ristoranti in Italia entro i prossimi tre anni. Nel mondo, invece, l’obiettivo del gruppo è di raggiungere entro il 2025 i 2 mila indirizzi in Giappone e arrivare a 4 mila all’estero, di cui 500 solo in Europa. Intanto, il primo ad aprire al pubblico in Italia è stato la Bottega del Ramen, con circa 30 posti a sedere. Il locale, con nome italiano, ha come prodotto di punta il ramen, uno dei tradizionali piatti della cucina giapponese, a base di tagliatelle in brodo. Il menu ne propone varie versioni, che variano per tipo di pasta in brodo di carne o vegetale, e condimenti. Fra le proposte non manca neanche una vasta scelta di otsumami, gli stuzzichini giapponesi come edamame, ravioli o nitamago, una selezione di birre giapponesi e di vini italiani. Tokyo Table, invece, aprirà a marzo, sempre a Milano. Questo locale offrirà un menu che rispecchia la cucina giapponese autentica, con un’ampia scelta di circa otsumami, noodles, sushi,carne e pesce.
La mela dei desideri
Se desiderate fare innamorare qualcuno perdutamente di voi, potete provare ad offrirgli una mela. Ma non una mela qualsiasi, ma una speciale mela magica venduta da un negozio giapponese.“La mela dell’Amore” è stata creata da un negozio giapponese che è specializzato in accessori magici Le mele sono coltivate ai piedi dei monti Dewa Sanzen, in un’area che si dice sia satura di energie spirituali, anche grazie alla natura incontaminata. Le mele poi sarebbero sottoposte ad una “infusione di magia” che farebbe cadere ai vostri piedi l’oggetto dei vostri desideri.La mela è accompagnata da un dettagliato foglio di istruzioni, che invita innanzi tutto a pulire la mela, e poi a recitare un incantesimo pensando alla persona che si desidera conquistare Poi la persona desiderata deve consumare la mela (va bene sia cruda che cotta). A questo punto c’è solo da aspettare che nasca l’amore.Non ci sono testimonianze sull’effettiva efficacia delle mele per conquistare la persona amata. Più certezze ci sono sul prezzo decisamente elevato: 10.800 yen, pari a circa 95 euro. Se non altro però, la mela è spedita in una elegante confezione molto curata….provare per credere!!

Alghe proprietà e benefici
Un ingrediente poco conosciuto ma dai tanti benefici, vitamine, antiossidanti e minerali, ma anche calcio, iodio, omega 3, ferro, potassio e magnesio. Le alghe sono vere e proprie miniere di sostanze nutritive benefiche, ma nella nostra cucina sono poco conosciute e utilizzate. Eppure, negli ultimi tempi, questi ingredienti hanno cominciato a diffondersi anche nelle nostre cucine e ora è facile trovarle in alcuni supermercati, erboristerie e negozi biologici. Nella maggior parte dei casi, provengono dal Giappone, ma anche da alcuni Paesi europei, come la Francia, i Paesi Scandinavi e l’Irlanda. Ecco quali sono quelle più diffuse. Alga Nori molto famosa per intenderci, è quella che si trova nei pezzi di sushi, soprattutto nei nigiri e nei maki. In genere, si consuma secca e, una volta tostata, si può sgranocchiare come snack o come merenda per i bambini. La si può anche sbriciolare sulle pietanze di verdure o cereali per dare ancora più sapore. In alternativa, si può marinare in una salsa a base di limone, soia e sesamo e mangiarla in insalata. Quando la si usa per il sushi viene prima inumidita con dell’acqua. È un’alga rossa molto ricca di proteine, ferro, .Alga Kombu Molto conosciuta e utilizzata, Ha un ottimo potere saziante e proprietà depurative; in più, permette la migliore digeribilità dei legumi. Si può aggiungere ai brodi vegetali, ma anche ai passati di verdura o ai minestroni di legumi, soprattutto se tostata. In più, insaporisce il riso, la pasta e i contorni di verdura. Si accorpa alle frittate per renderle più gustose e si usa anche per arricchire il latte vegetale, soprattutto quello di soia, che si prepara in casa.
Non sono pranzi per “bambole”
Sono piccolissimi piatti preparati con pinzette e mini utensili in micro cucine che funzionano con la fiamma di una candela. Sono preparati con ingredienti selezionati: delle vere specialità in miniatura. Anche se somigliano a piattini giocattolo che i bambini potrebbero servire alle loro bambole, sono preparati con gli ingredienti migliori e con tutta la cura che serve per una ricetta da grandi chef.I «mini food» o «tiny food» o «tiny cooking» sono piccolissimi piatti preparati con pinzette e mini utensili in micro cucine che funzionano con la fiamma di una candela. La tendenza è nata in Oriente, e precisamente in Giappone, e sta conquistando i social, soprattutto Instagram, dove sono postate centinaia di fotografie di queste specialità lillipuziane.Dolci, ma anche primi piatti, verdure, carne e pesce, tempura, pancake. Online si trovano molti video che mostrano le fasi della preparazione (ed è forse questo l’aspetto più divertente) di questi piatti. Dalla loro parte sono sicuramente deliziosi e non fanno sicuramente ingrassare.
Riso e salute
Le preoccupazioni della vita e del lavoro che, in certi casi, è ricominciato a ritmi a cui non si era più abituati, la gestione dei figli adolescenti, la scuola che è iniziata…: se tutto questo non vi lascia dormire sonni tranquilli, ecco che la soluzione può arrivare da piccoli chicchi bianchi. Il riso alimento che nutre con leggerezza e che accompagna sereni tra le braccia di Morfeo. Sì, perché secondo una recente ricerca condotta dalla giapponese Kanazawa, l’alto indice glicemico contenuto nel riso aumenterebbe i livelli di una proteina che regola la produzione di serotonina, ormone del buon umore. Tra i quasi duemila giapponesi presi in esame per il test valutativo, gli studiosi in questione hanno visto che chi assumeva abitualmente riso nella propria dieta dormiva meglio. Ancora di più rispetto a chi consumava pasta o pane. Se per gli orientali in genere è quindi ancora più naturale è accompagnare i pasti e le cene con del semplice riso bianco scondito – per non parlare dell’uso fantasioso del cereale in rotolini, sushi e associandolo a piatti come risotti, timballi o minestre. C’è poi chi vede il riso consumato a cena come una minaccia alla dieta, e chi pare essere sempre più incuriosito dalla dieta del riso una delle ultime ritrovate per perdere peso. Per la quantità di riso, la cosa più semplice è regolarsi con due manciate di riso a persona, e magari per la notte di halloween preparare un bel risotto …alla strega…
Cibi pericolosi…..ma gustosi…
Pesce palla. Non si può dire che lo consumiamo spesso, eppure il pesce palla è considerato una prelibatezza nelle cucine giapponese, cinese e coreana. Un solo milligrammo delle tetrodotossine, le neurotossine contenute in fegato, ovaie, intestino e pelle di questo pesce, è sufficiente a uccidere un uomo. Per questo in Giappone, può cucinare il “fugu” (il pesce palla fritto o crudo) solo chi possiede una speciale licenza che si ottiene in 2 o 3 anni di scuola pratica e teorica. Il pesce palla è, infatti, ecezionalmente velenoso, come sa chiunque abbia familiarità con l’episodio classico dei Simpson in cui Homer rischia la vita mangiandolo al ristorante giapponese, Il primo piatto del menu è un sashimi: il pesce è tagliato in fette sottilissime che rimangono traslucide ogni fettina è disposta come un petalo in un cerchio concentrico e questo dà al piatto finito l’aspetto di un crisantemo – nessuna ironia, non è un fiore che rimanda al lutto nella cultura giapponese -,Il sapore della carne, a confronto degli altri pesci comunemente impiegati per fare il sashimi, è piuttosto blando. Una cucina particolarissima che potrete gustare con parenti e amici…speciali
Un caffè in compagnia…..di un gatto……
Il primo negli Stati Uniti è stato inaugurato a marzo, e presto verrà seguito da altri. Ma è solo uno dei tanti nel mondo: la moda del cat café, partita da Oriente, ha già invaso l’Europa e sta ormai dilagando. I Giapponesi sono stati i primi a lasciarsi conquistare dall’idea, dopo anni di “turismo felino” nel 1998 ha aperto i battenti il primo locale. Tokyo ne vanta 39, anche a tema: ci sono bar dove si può comodamente gustare un caffè o un tè per gatti neri e altri per felini grassi, per mici di razza pregiata o ex randagi (adottabili). E sull’onda sono sorti perfino Rabbit (coniglio) café e addirittura un locale con capre. A Torino il MiaGola ha seguito la tendenza, mentre il capoluogo piemontese accoglie anche il Neko Cat Café: E il trend prosegue.Massimo rispetto per questi felini, e di solito i locali, hanno un regolamento ben preciso per non turbarli troppo: come minimo, non svegliare il gatto che dorme!