In questi giorni di caldo estremo, ci si trova spesso a scegliere di sostituire uno dei pasti con un buon gelato, fresco, dolce e bello al punto da far scordare, almeno per qualche minuto, la percezione di caldo opprimente. Di gelati ce ne sono di vari tipi, si passa da quelli confezionati a quelli freschi o allo yogurt, dai gusti alla frutta,ai classici, a quelli stravaganti, tutti mangiabili in modi diversi. C’è chi preferisce la coppetta e chi, specie se sceglie di consumarli al posto del pranzo o della cena, opta per un cono o una brioche. Inutile dire che la scelta del tipo di gelato che si preferisce mangiare può dire molto sul carattere di una persona. Ecco allora qualche curiosità sulla differenze tra chi preferisce il cono alla coppetta e chi a pranzo predilige un piatto di pasta o un insalatona piuttosto che un gelato, magari tra gli amanti della brioche e quelli che, invece, preferiscono il cono. La brioche. Se il tuo gelato preferito è quello che si trova all’interno di una morbida brioche, sei la classica buona forchetta, amante del buon cibo e del divertimento. Allegra e sempre pronta a far festa, ti piace concederti i tuoi momenti di svago o, come li chiami tu, di meritato riposo. Un pasto dolce da consumare in compagnia, per te, è uno di questi. E gli amici sono ben felici di condividerlo con te che sei vista come una in grado di portare sempre il sole. Il cono. Del cono gelato ami la croccantezza del biscotto che giunge solo dopo aver gustato il gelato senza disattenzioni. Per te una pausa dolce è come un momento interiore, nel quale ti piace immergerti tra i tuoi pensieri, gustando in pieno ciò che hai davanti. Un modo di fare che hai anche nella vita, dove ti muovi sempre con estrema cautela, evitando di farti coinvolgere troppo se prima non sei certa della situazione nella quale ti trovi. Un atteggiamento che, nonostante la tua gentilezza, a volte ti fa apparire distante o troppo sulle tue
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Lo famo strano? Non a tutti i costi
Il gelato gourmet che nasce dalle origini di gusto tipiche della ristorazione è quello composto con materie prime e sapori che non fanno parte necessariamente alla tradizione del gelato artigianale, Alcuni esempi sentiti più volte sono il gelato al cacio e pepe, quello al parmigiano, per arrivare ad elaborazioni ardite come quello al coniglio, al capitone o alle uova e asparagi, definito come“gelato da ristorante”Il gelato gourmet che accosta un ampio numero di sapori rappresenta quell’ approccio secondo cui qualunque gusto variegato, potrebbe al limite definirsi gourmet, meglio se al suo interno si ritrova un numero elevato di gusti. Si tratta di un avvicinamento che spesso nasce da gelaterie che ricercano una diversità commerciale rapida, e noi lo chiamiamo “gelato miscuglio”Il terzo tipo di gelato gourmet è quello che ci appartiene di più, e in qualche modo si distanzia da entrambi gli altri approcci. Lo definiamo come ricerca all’interno del perimetro di gusto del gelato artigianale naturale da materie prime, condotta con un’attenzione superiore all’ accostamento dei sapori; una ricerca che mira a trasformare l’approccio al consumo da semplice degustazione in esperienza sensoriale da ricordare, dove tutti recettori dolce, amaro, acido, salato vengano stimolati con precise logiche e sequenze. Il gelato gourmet non deve essere inevitabilmente strano, agli asparagi o crudista: talvolta per definirlo d’autore sono sufficienti le materie prime, le creme dalla mantecatura ammirevole, la frutta rigorosamente di stagione, la temperatura e il modo di servirlo sembra preferibile anche meno freddo, e soprattutto un mestiere solido alle spalle che quasi diventa un’arte. Ultimo ma non per importanza c’è quello internazionalizzato, come l’ice cream che si può trovare a Londra o a New York, in posti dove la tradizione portata dagli chef made in Italy si mescola alla voglia di sperimentare e contaminare, miscelando miele, rosmarino, scorza d’arancia, basilico, peperoncino e caramello salato al burro d’arachidi americano. Semplicemente fantastico.
Il gelato crudista
Il gelato sconvolto può essere proposto anche nella modalità crudista-vegana, sul trend di quella che non è solo una moda, ma una domanda crescente di benessere. Gli ingredienti del gelato crudista sono pochi, semplici, non trasformati, esattamente come madre natura li offre. E i veri protagonisti di questo gelato sono proprio loro, ancor prima del processo. Ogni gusto è composto da preziosi elementi che, non essendo cotti, conservano inalterate tutte le loro proprietà e i nutrienti. Anche il latte utilizzato, che è di origine vegetale, non viene pastorizzato. Preparato fresco ogni giorno, è usato per realizzare il gelato entro le 24 ore successive, assicurando la freschezza del prodotto e l’intensità del sapore. Dolcificato con zucchero di cocco, che contiene vitamine, minerali e fibre ed è a basso indice glicemico, in sostituzione dello zucchero bianco, il gelato crudista è perfetto anche per chi deve tenere sotto controllo la glicemia. Anche gli anacardi, frutta secca tropicale ricca di grassi buoni, vengono utilizzati nella preparazione, ma in un modo assolutamente inedito: è a questi che si deve infatti la straordinaria cremosità del gelato crudo. La sua realizzazione è tutta italiana e porta il nome di RawChocolate, famosissima pasticceria, cioccolateria e gelateria crudista.