La ricerca dei funghi è il modo ideale non solo per raccogliere questi stupendi frutti della terra, ma anche per rilassarsi con gli amici o con la famiglia godendo della natura all’aria aperta. Chi va per funghi occasionalmente deve però tenere conto di alcune regole e prendere alcune precauzioni in quanto spesso il bosco può rivelarsi un ambiente impervio soprattutto in montagna e quindi pericoloso, senza contare che è molto importante saper riconoscere la commestibilità degli stessi funghi per evitare intossicazioni ed avvelenamenti. Il periodo migliore del giorno è il primo mattino quando il bosco è ancora umido di rugiada. L’abbigliamento più consono è quello classico da montagna, con stivali alti e il corpo il più possibile coperto. Indispensabile ma anche obbligatorio per legge il cestino o il paniere, che permette alle spore di spargersi nel bosco e sviluppare quindi altri funghi. Una volta arrivati a casa i funghi devono essere subito preparati o almeno sbollentati, altrimenti, anche se posti in frigorifero, continueranno a fermentare, diventando così indigesti se consumati nei giorni successivi. I funghi di cui non si è certi della commestibilità vanno portati alla Asl che può identificarli con certezza