La pasta non fa ingrassare e rende felici

E’ buonissima e se si evitano i condimenti eccessivi non fa ingrassare e fa bene alla salute. Parliamo di pasta, che può costituire la base di un pasto ideale con qualche accorgimento. Scegliere la pasta integrale è il primo passo, perché permette, senza rinunciare al gusto, di assumere carboidrati a lento rilascio. Si tratta di quei carboidrati che conservano stabile il livello di zuccheri nel sangue e forniscono energia in modo costante, permettendo all’organismo di assorbirli e usarli lentamente. Chi è a dieta può essere tentato di mangiare un piatto di pasta ma solo a patto che sia scondita. Ma non è una buona idea, spiega la nutrizionista. In realtà, sarebbe meglio saltarla in padella con un cucchiaino di olio extra vergine di oliva,aglio, che aiuta il corpo ad abbattere i depositi grassi e peperoncino, che aumenta il metabolismo. Un’attenzione utile per evitare il gonfiore addominale e non avere picchi di glicemia, è quello di scolare la pasta al dente e sciacquarla sotto l’acqua fredda. Cotture troppo prolungate infatti tendono a far innalzare l’indice glicemico e a rendere gli amidi della pasta più facilmente assimilabili. Poi tocca alle verdure, grande amiche della pasta: consumare della verdura cruda prima di una spaghettata o di un bel piatto di pasta corta, anche un semplice pinzimonio in olio extra vergine di oliva, e a seguire una porzione di verdura cotta, saltata in padella o grigliata,crea una sorta di paracadute per l’assorbimento degli zuccheri, fermando un’impennata della glicemia. Infine, tocca sfatare un tabù: non è vero che sia ad ogni costo da evitare il primo piatto di sera. La pasta a cena fa bene, sottolinea la nutrizionista,rilassa e aiuta a dimagrire. Questo perché favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina facendo assorbire maggiormente il triptofano. Quindi fa rilassare e aiuta il sonno: se ci rilassiamo, si riducono gli ormoni dello stress, fra cui il cortisolo, colpevoli di favorire l’aumento di peso. Fra l’altro le diete in cui si eliminano quasi completamente i carboidrati per perdere velocemente i chili di troppo sono state bocciate da alcuni studi scientifici. Una ricerca del Brigham and Women’s Hospital, ha da poco bocciato questo regime alimentare, sostenendo che mangiare riso, spaghetti e pane con moderazione è la via ottimale per una vita lunga e in salute

 

 

Cioccolatini voglia irrefrenabile

Un cioccolatino, due, tre e così via. I piccoli pezzi di cioccolato sono proprio come le ciliegie: uno tira l’altro e se non ci obblighiamo a smettere finiremmo in pochi minuti una scatola intera di ghiottonerie al cacao. Ma da cosa dipende la voglia di commettere questi piccoli peccati di gola? Dal nostro cervello.Avere la voglia di mangiare tanti cioccolatini dopo averne mangiato uno dipende dall’encefalina, una sostanza chimica prodotta dal neostriato  del nostro cervello quando mangiamo alimenti per noi gratificanti. L’encefalina agisce come una droga, aumentando il desiderio dei cioccolatini minuto dopo minuto. La scoperta è stata compiuta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan guidati da Alexandra Di Felice, che hanno osservato le reazioni dei topi di laboratorio davanti a dei dolci al cioccolato. Gli studiosi hanno osservato che i roditori inghiottivano il doppio di cioccolatini quando il neostrato veniva stimolato con un farmaco e che, durante l’abbuffata, il neostriato aumentava la produzione di encefalina.La scoperta che la voglia matta di cioccolato dipenda dal neostriato del cervello può portare ad importanti sviluppi medici contro l’obesità. Controllando il cervello si potrà controllare anche gli stimoli della fame nervosa e golosa