L’arte topiaria

La Toscana è una gran bella regione per il suo paesaggio ma è anche la culla di noti artisti. Questo spirito artistico toscano e  la tradizione delle piante si sono felicemente incontrati, riporgendo ai nostri giorni le piante nelle varie forme dell’ arte topiaria. Tale arte è quella tecnica di potatura che permette alle piante di assumere le forme più varie ed è l’estro e il senso scultoreo del giardiniere a permettere delle realizzazioni giuste nelle proporzioni e graziose nei movimenti. Andando a Disneyworld, Orlando, in Florida è facile capire quali possono essere i risultati. Personaggi dei più celebri cartoni animati perfettamente riprodotti, a diverse grandezze in alcuni casi anche giganti, grazie alla lavorazione delle piante. E’ piuttosto frequente e non è difficile trovare giardini e parchi nel nostro territorio,  all’interno dei quali si possono vedere sculture verdi. Questa tecnica è stata ulteriormente raffinata grazie all’impiego di telai metallici a sostegni della pianta, permettendo di realizzare soggetti molto ben definiti e di semplice manutenzione esperti giardinieri di topiaria sono in grado di realizzare centinaia di figure di forme e di fantasie archi, gazebi, ombrelli, spalliere, tutto questo per rendere sempre più personalizzato e attraente il vostro giardino

Oskar Fischinger

Oskar Fischinger è considerato tra i massimi esponenti del cinema astratto. Come ricorda la Treccani, Fischinger  fu un grande innovatore nel campo delle tecniche di animazione, ma è ricordato soprattutto per aver sperimentato, dalla fine degli anni Venti, il rapporto suono-segno, attraverso la visualizzazione di celebri brani musicali». A lui, in occasione del 117° anniversario della nascita è dedicato un fantasmagorico doodle di Google. Tutto inizia con una frase dello stesso Fischinger che così recita: La musica non si limita al mondo dei suoni. C’è musica anche in ciò che vediamo. Oskar Fischinger però non riuscì a farsi capire negli Usa, ad Hollywood, dove probabilmente le sue intuizioni, ma anche il rigore formale, erano troppo in anticipo sui tempi. Anche il suo veloce passaggio in ambito Disney non fu capito: il suo apporto a Fantasia, nel 1940, non fu decisivo per come Walt Disney si aspettava. Riuscì a convogliare i suoi interessi pittorico-artistici in animazioni di forme astratte, molto peculiari sia dal punto di vista cromatico che per l’utilizzo di materiali e tecniche di ripresa.