I truck più golosi dell’estate

Con l’estate in tutta Italia ci sono manifestazioni di street food da non perdere! Ma questi simpatici mezzi api e furgoncini colorati che di solito offrono squisite bontà da leccarsi i baffi, si trovano anche saltuariamente in giro per le città e i luoghi di mare. Invitanti stuzzichini, hamburger, frittate da gustare in piedi e tante specialità regionali da leccarsi i baffi solo il loro piatto forte, eccone alcuni tra i più famosi Il Furgoncino porta in giro per le Marche e nel resto d’Italia i suoi deliziosi panini. Il suo mantra? Pane, vino e rock ‘n roll! Puoi prenotare anche il “furgoncino a domicilio” se fai una festa in giardino a casa tua! Bianco Bufala serve deliziose capresi di Mozzarella di Bufala DOP e pomodoro. È il progetto di un team di ragazzi campani che girano l’Italia a bordo della loro “aparella”. Pizza e Mortazza è un food truck fortissimo colorato come una fetta di Mortadella Bologna, che serve assieme alla classica focaccia bianca saporitissima. California Bee è il food truck di California Bakery in versione pic-nic. Lo trovi in giro per Milano con i suoi bagel, i pancake, i muffin. Da leccarsi i baffi! The Farmers. Ai ragazzi di The Farmers piace rompere le uova. A bordo della loro Ape cucinano deliziose frittate. Sul loro blog raccontano le loro avventure in giro per l’Italia e se vuoi intercettarli c’è anche  il calendario dei loro spostamenti.

Il cibo che verrà

Partiamo con una riconferma: come negli ultimi tre anni ininterrotti, anche questo sarà il tempo della rivincita delle proteine vegetali. Se è un dato di fatto che la scelta vegana è ormai sempre più adottata da consumatori e ristoratori, è vero anche che sarà l’opzione salutista ad accompagnarla nei futuri food trend. Dall’affermarsi delle Buddha bowls, colorate ciotole di ispirazione orientale ricche di verdure, legumi e frutta secca, alla costante presenza dell’avocado in cucina. Avocado, anche a colazione. Quest’anno sarà declinato in versioni decisamente più creative del solito. Sarà il re dei dessert, dei panini e delle pokè. L’anno dei fiori mangiatelo con i fiori.Nel corso del 2018 conieremo un nuovo modo di dire. Oltre a “dirlo con i fiori” potremo affermare che è possibile “mangiarlo con i fiori”! Fiori edibili, come quelli di calendula, lavanda e violetta, verranno utilizzati come decorazioni di pietanze a base di verdure e non solo. Cocktails, specialità di pesce, perfino le napoletanissime pizze, saranno rivestite di questi coloratissimi ingredienti. Insomma: se un tempo, i Figli dei fiori, questi se li sistemavano tra i capelli, i loro nipoti, forse meno romanticamente, hanno pensato addirittura di mangiarli”.I funghi sono come gli uomini: spesso i più belli sono i più pericolosi. Calmi, parliamo di funghi comunque mangiabili, anche se non ne riconosceremo tanto facilmente la forma! Infatti, un movimento che sta prendendo sempre più piede, è quello degli utilizzatori dei funghi funzionali: vengono preparati in versioni decisamente diverse dal solito, soprattutto in veste di caffè o frullati. Non ci credete, eh? All’estero sono già una realtà, per cui vi consigliamo di abituarvi all’idea!

Golden Milk il latte d’oro

Dopo l’avocado, la quinoa, le bacche di Goji, la nuova food mania sta tutta in un bicchiere. Dentro ci sono latte, miele e curcuma: ecco il golden milk, il latte d’oro. Per il colore, ma anche perché come l’oro è prezioso, valutato un vero elisir di lunga vita. Ora tutti lo cercano, tutti lo fotografano provare su Instagram #goldenmilk per credere, ma dall’altra parte del mondo questa bevanda si beve da molto prima che divenisse di moda nel mondo occidentale.I primi a sfruttarne i benefici sono stati i medici ayurvedici che da tempo consigliano ai propri pazienti il latte d’oro, che in particolare deve la sua “magia” alla curcuma, pianta usata in India da più di 5000 anni.La corcumina, il suo principio attivo, ha infatti proclamate proprietà curative: potente antiinfiammatorio, analgesico, antiossidante, aiuta a curare i disturbi più vari, dai dolori articolari a quelli mestruali, disturbi intestinali e respiratori, mal di denti, e aiuta a tenere a bada anche trigliceridi e colesterolo. E anche se non si soffre di nessuno di questi disturbi fa comunque bene perché rafforza il sistema immunitario, e migliora il metabolismo Per provarne gli effetti, oltre che pura sotto forma di pasta  la cormumina si può anche assumere bevendo una tazza, nel golden milk appunto, che rafforza le sue proprietà naturalmente curative con quelle antibiotiche del miele. Chi ci ha provato suggerisce di berlo almeno una volta al giorno, meglio a stomaco vuoto, e con regolarità almeno per un mese. Non resta che provare per credere.

Parlare di burritos o patate fritte fa aumentare i messaggi ricevuti.

Tutti, prima o poi, in qualche momento della vita, abbiamo avuto questo pensiero: meglio il cibo che l’amore, meglio godersi un piatto fumante di spaghetti che soffrire alla ricerca della felicità di coppia. Bene, si è scoperto che in realtà quello che pensavamo ci avrebbe etichettati come single a vita la passione per il cibo potrebbe essere proprio la cosa che ci aiuterà a trovare l’anima gemella. Un sito di appuntamenti online ha recentemente analizzato oltre 3,7 milioni di profili e circa 364 milioni di messaggi che gli utenti si sono scambiati, per stabilire come il cibo influenzi le potenziali relazioni nascenti: i risultati sono raccolti in uno studio chiamato The Ultimate Guide to Food and Dating. E considerando che, nonostante il dissenso che si può esprimere in tutte le materie dalla politica al tifo sportivo, alla fine tutti troviamo un terreno comune nell’amore per il buon cibo, ciò che viene fuori non è sorprendente. Lo studio afferma che qualsiasi menzione del cibo sul tuo profilo può essere il veicolo per ricevere più messaggi da altri utenti. Guacamole, patate e cioccolato sono le parole di maggiore successo: gli utenti dichiarano di aver raddoppiato i loro contatti dopo aver inserito questi cibi nella bio. Addirittura con la salsa messicana a base di avocado i messaggi quasi si triplicano. Ma lo studio evidenzia anche i peggiori: nominare piatti come il pollo fritto, fa invece scendere la probabilità di essere contattati. Il pollo genera il 15% in meno di messaggi. Una roba da sfigati, proprio. E poi: bisogna anche stare attenti alle parole che si usano per parlare di cibo: scrivere “foodie” fa salire i messaggi dell’82%, scrivere “cook” solo del 26%.Perciò, è vero. Il cibo ha il potere di unire le persone. Ma dall’indagine si  sottolinea anche che l’amore per i burritos non deve portarti a pensare che la tua smodata passione per i cibo debba essere il primo argomento di conversazione quando provi a fondare un rapporto di coppia. Ricordatelo, prima di iniziare a tessere le lodi dei percebes al primo incontro.