Abbinamenti con Parmigiano

Grazie al suo aroma originale a al suo sapore unico, il Parmigiano Reggiano è un ingrediente insostituibile in cucina: esalta le ricette della tradizione italiana e arricchisce ogni piatto. Il Parmigiano è, allo stesso tempo, protagonista assoluto o ideale complemento di tanti piatti, senza mai perdere quell’equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità che è uno dei suoi tratti più tipici. Una delle sue caratteristiche è la stagionatura alla quale corrisponde diverse caratteristiche di gusto. Per un aperitivo semplice, ma ricco di sapore, si può servire con composte di frutta o miele. Il Parmigiano Reggiano più indicato per l’aperitivo è quello fino a 22 mesi, il quale presenta un accentuato aroma di latte, yogurt o burro. Il formaggio risulta dolce e acido allo stesso tempo, quindi si sposa bene con verdure crude come il sedano e i pomodorini. Ottimo con mostarde di frutta non troppo piccanti, ad esempio di kiwi, albicocca o melone. Da servire in accompagnamento ad un fresco bicchiere di vino bianco secco. Quello che meglio si abbina ai primi piatti è il Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi: dopo i 22 mesi di stagionatura gli aromi si accentuano, esaltando note di burro fuso, agrumi e cenni di frutta secca. Il suo gusto dolce e saporito lo rende perfetto anche in zuppe e vellutate, sia grattugiato che in petali. È poi tradizione consumare anche la crosta, aggiunta a pezzi in minestroni o creme di verdure. Il Parmigiano Reggiano stagionato dai 22 ai 30 mesi è particolarmente adeguato ai secondi piatti, ad esempio con carpacci sia di carne che di pesce o sul roastbeef. Ottimo anche nelle insalate e con verdure fresche, accompagnato da un filo d’olio extravergine d’oliva. In abbinamento con un vino rosso abbastanza strutturato. Se volete gustare a pieno il Parmigiano Reggiano “stravecchio” stagionato 30-36 mesi, vi consigliamo di assaggiarlo in scaglie con qualche goccia di Aceto Balsamico Ottimo anche in abbinamento a miele di castagno o miele d’eucalipto. Perfetto con marmellate o composte particolari come quella di cipolle rosse di Tropea, marmellata d’ uva, di fichi, di pere o di arance amare. Il Parmigiano Reggiano è un formaggio particolarmente pregiato, dal gusto dolce e delicato. È l’ideale in tutti quei piatti in cui il Parmigiano è protagonista, ad esempio come ripieno per tortelli, ravioli tortellini , oppure consumato come piatto unico accompagnato da salumi, mostarde e marmellate. Il Parmigiano più giovane si sposa in modo eccellente con la frutta fresca come pere, mele, uva o fragole, mentre quello più stagionato è l’ideale con la frutta secca noci, nocciole, fichi secchi.

 

 

Il pane dei morti

Secondo la tradizione, una volta all’anno si ricordano e onorano i defunti come se si volesse rifocillarli, proprio come se si ripresentassero ancora una volta a tavola. Per questo motivo si cucina anche per loro e si prepara il pan dei morti, un dolce che negli anni ha visto cambiare la sua ricetta diventando sempre più ricco di ingredienti e di gusto. L’usanza di offrire cibo ai morti si perde nella notte dei tempi e si ritrova in molte culture, inclusa quella Messicana, dove ancora oggi si prepara una diversa versione del pan dei morti. Secoli fa anche in molte zone dell’Italia, come è usanza adesso ad esempio negli Stati Uniti, si usava preparare un banchetto in occasione dei funerali per offrire pane a chi aveva partecipato alle esequie in segno di ringraziamento e come ricordo della condivisione del pane citata nel vangelo. Come per tutti i dolci da ricorrenza, il pane dei morti si trova in vendita per poche settimane l’anno, ma imparare a farlo a casa è l’occasione per averlo ogni volta che se ne ha voglia. Preparate il pan dei morti ricetta in occasione della Festa dei Morti o qualche giorno prima per Halloween. Bagnate l’uvetta nell’acqua tiepida per farla ammollare. Tritate i biscotti secchi, gli amaretti, parte delle mandorle e trasferite tutto in una ciotola. Tagliate a pezzi i fichi secchi e metteteli nella ciotola. Dividete tuorli da albumi e unite solo questi ultimi agli altri ingredienti. Strizzate l’uvetta e mettetela nella ciotola. Aggiungete anche tutti gli altri ingredienti, tenendo per ultimo il vino, meglio se scegliete un vino dolce tipo il Passito. Mescolate tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo. Se è troppo secco, aggiungete altro vino. Formate dei pani lunghi e lasciate almeno 40 minuti a lievitare, coperti da un canovaccio. Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti. Lasciate raffreddare e coprire di zucchero a velo prima di servire.

I fichi dolcezza di fine estate

La delizia di settembre è pronta ad addolcire la fine dell’estate facendo il pieno di benessere è dolce e godurioso come pochi frutti sanno essere: il fico, gioia settembrina, è una vera golosità. In tutte le sue varianti. Nelle ricette dolci, ma anche in quelle salate. Fresco, ma anche secco. Questo frutto è una delizia per il palato. Ma è anche un toccasana per l’organismo. Benessere, salute e bellezza: i benefici dei fichi sono tantissimi. Dolcissimo, ma in verità non più calorico di un mandarino, o di un grappolo d’uva, il fico fresco apporta numerosi benefici se consumato ogni giorno. Più calorica la versione secca, ma non per questo da evitare. La polpa del fico, composta di semini e mucillagini, assieme alla buccia che in alcune varietà è ottima da mangiare, apporta moltissime sostanze nutritive, se volete unite due ingredienti che, nella storia, avevano una natura economicamente povera, anche se  oggi non è più così ma l’abbinamento continua a essere ottimo: preparate della pizza bianca da condire con fette di fichi, olio, sale e rosmarino, oppure abbinateli al gusto salato del prosciutto. Entrambi gli ingredienti posseggono delle caratteristiche forti ma capaci di andare d’accordo insieme. Inoltre il fico, grazie alla sua croccantezza dovuta ai semi, offre delle sensazioni piacevoli che, unite al prosciutto, non faranno che stimolare la giusta fame se servite come antipasto. Infine nessuno resiste al suo utilizzo nei biscotti ai fichi sono una goduria che non conosce età: piace ai piccoli e ai loro nonni. Su: iniziate a sbucciare i fichi, setacciate la farina, pesate lo zucchero e dateci dentro.