I soldi non comprano la felicità

I soldi non comprano la felicità, ma una ricerca dimostra che riducono lo stress sociale e la sensibilità al dolore I soldi non comprano la felicità, ma in compenso riducono lo stress sociale e la sensibilità al dolore. È questo il risultato di una ricerca scientifica condotta dalla Sun Yat-Sen University di Guengzhou.I ricercatori hanno fatto contare dei soldi ai partecipanti ad una serie di esperimenti, e solo il gesto del contare il denaro riduceva la sensibilità al dolore testato facendo immergere al soggetto le mani in una ciotola contenente dell’acqua bollente e la sensibilità all’“esclusione sociale”. Una delle ragioni dei risultati sarebbe che gli obiettivi possono essere ottenuti grazie alle amicizie oppure grazie ai soldi. Il denaro, insomma sarebbe più o meno consciamente un sostituto dell’accettazione sociale. Secondo la ricerca, contare le monete è ancora più efficace che contare le banconote nel ridurre lo stress ed il dolore. Ma c’è anche un effetto inverso: se al soggetto viene ricordato che ha speso dei soldi, il dolore percepito aumenta.

Il rito del tè

Il rituale del pomeridiano è una delle immagini più rappresentative della tradizione inglese: si tratta di un momento irrinunciabile che deve le proprie origini alla duchessa Anna di Bedford. Agli inizi del 1800 gli inglesi erano solito consumare soltanto due pasti al giorno: la prima colazione e la cena. Sembrerebbe che la duchessa, per placare la sensazione di fame e di spossatezza che la coglievano nel pomeriggio, decise di incaricare la servitù di apparecchiare nel suo salotto caldo e qualche dolcetto intorno alle cinque del pomeriggio. La novità fu accolta così bene dagli amici più stretti della duchessa che a poco a poco l’idea si diffuse e prese piede prima nelle classi più ricche, per poi essere seguita da tutti. L’appuntamento delle ore 17.00 è evoluto e nel tempo è diventato sempre più strutturato, arricchendo il buffet con dolci, pasticcini, torte e stuzzichini salati. Nel 1900 è diventato una vera e propria occasione mondana, irrinunciabile per le classi dell’alta società e della borghesia che utilizzavano questo piacevole momento della giornata per organizzare incontri sociali, di affari e di beneficienza. Da quel momento nacquero numerose le sale da e i negozi dedicati a questa piacevole bevanda. Gli hotel più importanti di Londra cominciarono a servire il ai loro clienti: oltre agli eventi più classici si diffuse la moda del danzante. Sempre nei primi del Novecento, nelle nuove sale da vi era possibile approfittare della presenza abituale di un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai clienti. Ancora oggi è per gli inglesi un piacere irrinunciabile che neppure la frenesia del lavoro d’ufficio nella cosmopolita Londra ha potuto soppiantare.

Mangiare avocado fa dimagrire?

Negli ultimi anni mangiare avocado è diventato molto di moda. Peccato siano molto costosi, ma se vi dicessimo che potreste ricevere uno stipendio per assaggiarli ? L’avocado è stato più volte definito il “frutto dei millennials”. Ogni persona di massimo trent’anni che si rispetti non è nessuno se non apprezza il guacamole o se non mette la polpa di avocado nell’insalata. Il frutto viene messo anche dentro al sushi altro cibo molto in voga tra i ragazzi nei panini, nelle zuppe e nei dolci. Di avocado è pieno Instagram, Pinterest, Tumblr e Facebook: gli manca solo l’account ufficiale. In che modo mai c’è stato questo boom di questo alimento? Non si sa bene: certamente è molto buono, sicuramente fa bene, sicuramente però costa anche tantissimo. Tanto che un multimilionario ha addirittura detto che il motivo per cui i millennials non riescono a comprarsi una casa è per il loro smodato consumo di avocado. Sebbene l’avocado sia un frutto, è un alimento molto grasso. Alcuni scienziati però, pensano che il suo consumo possa far ridurre la massa grassa. Quattro università americane hanno deciso quindi di selezionare un gruppo di persone inclini a mangiare avocado per vedere cosa accade al corpo umano quando questo frutto viene mangiato usualmente. Il campione può scegliere se mangiare un avocado al giorno per sei mesi o due avocado al mese per lo stesso periodo di tempo. La ricompensa è di trecento dollari e ventiquattro avocado. Speriamo che i ricercatori riescano a dimostrare che l’avocado ha proprietà dimagranti, altrimenti ai partecipanti toccherà spendere i trecento euro per pagare un nutrizionista e una palestra una volta finito l’esperimento. Qualche dubbio però viene, dato che la ricerca è stata finanziata da Hass Avocado Board, un “gruppo di promozione dell’agricoltura” il cui scopo è “promuovere il consumo di Hass Avocados negli Stati Uniti”. Insomma, se non potete stare senza il guacamole questo potrebbe essere il lavoro che fa per voi. Basta mettere in conto un aumento della morbidezza durante i mesi invernali ed è fatta.

 

 

La mela dei desideri

Se desiderate fare innamorare qualcuno perdutamente di voi, potete provare ad offrirgli una mela. Ma non una mela qualsiasi, ma una speciale mela magica venduta da un negozio giapponese.“La mela dell’Amore” è stata creata da un negozio giapponese che è specializzato in accessori magici  Le mele sono coltivate ai piedi dei monti Dewa Sanzen, in un’area che si dice sia satura di energie spirituali, anche grazie alla natura incontaminata. Le mele poi sarebbero sottoposte ad una “infusione di magia” che farebbe cadere ai vostri piedi l’oggetto dei vostri desideri.La mela è accompagnata da un dettagliato foglio di istruzioni, che invita innanzi tutto a pulire la mela, e poi a recitare un incantesimo pensando alla persona che si desidera conquistare Poi la persona desiderata deve consumare la mela (va bene sia cruda che cotta). A questo punto c’è solo da aspettare che nasca l’amore.Non ci sono testimonianze sull’effettiva efficacia delle mele per conquistare la persona amata. Più certezze ci sono sul prezzo decisamente elevato: 10.800 yen, pari a circa 95 euro. Se non altro però, la mela è spedita in una elegante confezione molto curata….provare per credere!!

Apples for lovers
Apples for lovers

 

 

Prezioso….tè

Ci sono certamente bevande pregiate che costano decisamente care. Ma poche raggiungono i prezzi di un particolare , il Da Hong Pao, per una tazza del quale bisogna sborsare oltre 10.000 euro.Un singolo grammo del pregiatissimo costa infatti oltre 1.400 euro A spingere verso l’alto il prezzo della bevanda sarebbe innanzi tutto la rarità delle foglie utilizzate: si tratta infatti di una antica varietà di che cresce sulle montagne Wuyi, nella Provincia cinese di Fujian, che cresce solo selvatica e non è possibile coltivare.Ma è anche la lavorazione a rendere tanto prezioso questo : quando una pianta viene trovata, viene accudita per un certo periodo lavando le foglie con latte di capra, e una volta raccolte le foglie queste vengono cotte e lasciate a essiccare per lunghi periodi, che possono raggiungere addirittura gli 80 anni.Se le versioni “originali” del pregiato raggiungono prezzi spropositati, sono in commercio anche versioni “low cost” del Da Hong Pao, dove vengono usate piante di dello stesso tipo ma cresciute in luoghi leggermente diversi, e soprattutto non sottoposte al lungo invecchiamento. “Low cost” per modo di dire, in ogni caso: una tazza costa comunque intorno ai 250 euro.te-foglia