Cosa attira di più le zanzare… Prima di cospargerci di unguenti miracolosi, di pomate repellenti o contornarci di candele alla citronella, esiste un perché se certe persone sono più massacrate di altre dalle malefiche zanzare. Le punture danno fastidio; particolarmente in estate si è poi più esposti a causa dell’abbigliamento leggero. Ma da cosa dipende l’essere punti più degli altri? Come suggerisce The Sun, la risposta non è così scontata, e abitudini normali come bere birra o indossare certi colori, sarebbero tutti fattori responsabili di attirare a sé le fastidiose zanzare. Le zanzare sono attirate da determinate tonalità degli abiti. Secondo il magazine essi sarebbero il rosso, il nero e il blu. Evitateli se potete. Le zanzare sono anche attirate dal CO2 che esaliamo durante il respiro. Questo ovviamente non vuol dire che si possa evitare di respirare, ma se alcune persone vengono più punte di altre questo dipende dalla quantità di anidride carbonica emessa. Diversa da soggetto a soggetto. Essere incinte. Vale il consiglio di prima. Le donne gravide respirano molto di più delle donne non gravide attirandosi il rischio di essere punte con maggiore frequenza. Bere birra. Bere molto alcol farebbe aumentare i livelli di etanolo nel sudore. Una componente in grado di attirare le zanzare come una calamita. Infine, il consiglio è quello di utilizzare un po’ di ingegno e quando ci si trova in condizioni potenzialmente a rischio, tipo trovarsi in prossimità di giardini in un clima umido, seguire questi piccoli consigli, non saranno certo la soluzione ma vi faranno risparmiare qualche puntura
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Trasformare l’acqua in vino
Quello che è descritto come un vero e proprio miracolo all’interno del Vangelo, oggi è realtà grazie a due enologi di San Francisco che sono riusciti ad inventare un prodotto chimico che trasforma l’acqua in vino. Questo particolare vino sintetico si può ottenere in soli 15 minuti mescolando acqua, etanolo e vari additivi alimentari che imitano il sapore del vino. I due inventori sono Mardonn Chua e Alec Lee che hanno avuto l’idea dopo aver visto la bottiglia di un pregiato Chardonnay in un’enoteca californiana, rendendosi conto che non avrebbero mai potuto permettersela. Così hanno deciso di creare delle imitazioni di vini pregiati alla portata di tutti. L’uva non è per niente presente nella loro bevanda. Chiaramente i primi esperimenti sono stati un flop, in quanto le bevande non assomigliavano neanche lontanamente al vino; ma dopo vari tentativi, i due enologi sono riusciti ad ottenere dei buoni risultati, riuscendo addirittura ad imitare il Moscato d’Asti italiano. Per poter trasformare l’acqua in vino, gli enologi hanno aggiunto degli additivi basandosi su delle analisi chimiche che hanno effettuato sull’originale.La formula prevede che un litro di vino artificiale venga composto dall’85% di acqua, dal 13% di etanolo e dal 2% di additivi, che servono a conferire il sapore fruttato del vino. I due ricercatori hanno deciso di aprire una società che si occupa della vendita di repliche di vini pregiati; per il momento però, questa invenzione ha fatto storcere il naso a molti. Infatti, molti loro colleghi temono che questa tecnica possa essere utilizzata in malafede per falsificare vini pregiati e distribuirli come originali. Inoltre alcuni sommelier, incuriositi da questa invenzione, hanno deciso di assaggiare le repliche dei vini per verificare la loro somiglianza con gli originali. Il loro parere, però, ha dato esito negativo, in quanto i sommelier sostengono che le repliche sono facilmente riconoscibili per via del loro sapore simile alla plastica Prima di trovare gli additivi giusti sono state effettuate numerose prove ma alla fine pare che i risultati siano stati discreti. Tra le loro creazioni persino l’imitazione di un Moscato d’Asti italiano!