Essere felici…lo dice la scienza

È lunedì mattina, suona la sveglia, fuori diluvia, la vostra macchina non è entrata in moto e in ufficio vi aspetta una seccatura che vi terrà incollati alla scrivania per le prossime 10 ore. Ma se pensate ci sia ben poco da stare allegri vi sbagliate di grosso. Adottare un atteggiamento positivo nonostante tutto vi porterebbe alcuni notevoli vantaggi, come per esempio, una maggiore facilità nel risolvere i problemi e trovare nuove, geniali soluzioni. E anche la salute ne gioverebbe. Essere felici, lo dice la scienza regala benefici inaspettati. Ed è proprio vero, o è solo un modo di dire, che la felicità è contagiosa? Affrontare la giornata con il sorriso sulle labbra è certamente più facile che farlo da imbronciati anzitutto per chi ci sta accanto!. Ma al di là della certa opportunità del buonumore, quali altri vantaggi porta la felicità? Per gli esperti è una domanda da un milione di dollari. Dal punto di vista evolutivo infatti, spiegare che cosa spinga l’uomo a essere felice è tutt’altro che facile. Mentre paura e disgusto tutelavano i nostri progenitori dai pericoli  prima innescando un meccanismo di difesa, poi, evitando per esempio, che ingerissimo cibo avariato o velenoso. Per quale motivo allora, l’evoluzione ha favorito in noi la nascita di questa condizione psicologica? Un atteggiamento positivo ci permette di osservare la realtà con occhi più attenti, e cogliere particolari che quando siamo un po’ giù ci sfuggono da sotto il naso, la felicità aumenta l’attenzione visiva e facilita la raccolta di informazioni su ciò che ci circonda. Fornendoci preziosi strumenti di analisi degli eventi che tornano utili anche nei periodi più neri. Uno stato d’animo spensierato può migliorare notevolmente anche la capacità di risolvere i problemi concreti con i quali dobbiamo fare i conti tutti i giorni. In un test alcuni soggetti vengono invitati a ricercare soluzioni creative e non convenzionali di fronte a una serie di piccoli dilemmi di carattere pratico. Prima della prova, a metà del gruppo è data la possibilità di distrarsi guardando comodamente seduti spezzoni di film comici, l’altra, invece, viene fatta “intristire” davanti a un filmato di argomento matematico. Chi affronta l’esperimento con animo divertito e rilassato è più portato degli altri a trovare una soluzione geniale e originale al quesito. E c’è di più: questo effetto positivo sulla vena creativa è seguito da un beneficio notevole anche sulle relazioni sociali. La felicità, è stato provato, rende infatti più, fiduciosi verso il prossimo e capaci di accettare volentieri le critiche.

Ordinati o disordinati

E’ opinione comune che persone con caratteri diversi tendano ad essere più o meno ordinati. Ma secondo una ricerca avviene anche l’inverso: l’ordine dell’ambiente influenza le scelte delle persone. Secondo quanto è emerso attraverso una serie di esperimenti, quando sono in una stanza ordinata le persone tendono ad essere  convenzionali, mentre in stanze disordinate le persone tendono a pensare in modo più creativo. Nelle stanze disordinate, invece, si subisce in maggior misura l’attrazione per le cose nuove. Un test ha simulato la scelta di un integratore da aggiungere ad un frullato: nelle stanze disordinate si tendeva a preferire quello etichettato con “Nuovo!”, mentre in quelle ordinate quelle con l’etichetta “Classico!” era il favorito. Ma in compenso, è risultato che le stanze ordinate favorirebbero le persone ad essere più generose. Non solo: ci sarebbero effetti anche sulla dieta. Da uno degli esperimenti condotti è emerso anche che in ambienti ordinati le persone tendevano a scegliere in media snack più salutari.

Siete stressati? Bevete più caffè!

Del caffè molte persone non riescono proprio a farne a meno, soprattutto nei momenti di forte stanchezza, quando mancano le energie per portare a termine tutti gli impegni della giornata. Sugli effetti di questa bevanda sono già state effettuate numerose ricerche che hanno dimostrato che il caffè può proteggerci da molte malattie, agevolando alcune funzioni del cervello e dell’organismo. ‘ultima novità però è che il caffè può anche essere adoperato per combattere lo stress! A dimostrarlo una ricerca condotta dall’Università di Coimbra che studiato gli effetti della caffeina su dei topi. Da questo esperimento è uscito fuori che questa sostanza aiuta a gestire l’ansia, riuscendo ad evitare la depressione o le perdite di memoria. Bere quindi caffè aiuta molto chi vive un momento di stress cronico. Niente più scuse per i caffeinomani, bevete pure le vostre tazzine senza troppe preoccupazioni

Gli sbadigli raffreddano il cervello

Su Internet, alla voce “cause dello sbadiglio” si trovano varie teorie. Si sbadiglia per ossigenare il sangue, per raffreddare il cervello, per distendere l’albero respiratorio, per rilassarsi, per noia e stanchezza, per aumentare lo stato di vigilanza e molto altro. Fino ad ora la scienza non è ancora riuscita a spiegare con esattezza a cosa serva sbadigliare. Alle numerose teorie già esistenti sugli sbadigli, ne arriva una nuova secondo la quale gli sbadigli servirebbero a raffreddare il cervello. Gli scienziati, mostrando ad un gruppo di soggetti le foto di persone che sbadigliano per valutare la sensibilità al contagio, hanno scoperto che d’estate è più facile essere contagiati piuttosto che d’inverno. Negli esperimenti condotti, l’unica variabile che ha evidenziato una correlazione con gli sbadigli è stata la temperatura. I ricercatori hanno quindi ipotizzato che gli sbadigli hanno lo scopo di raffreddare il cervello, attraverso l’inspirazione d’aria e la posizione della bocca e della testa. Questa teoria sembra avere delle basi molto solide, infatti, anche analizzando i risultati di ricerche precedenti, è emerso che gli sbadigli sono più frequenti a temperature più calde, dato che a temperature più basse non ci sarebbe bisogno di raffreddare il cervello.