L’Italia e il caffè…. una lunga storia

L’aria di una città, la sua atmosfera, lo charme che la caratterizza è dato, in ogni luogo, non solo dagli edifici e dalle strade, dai monumenti e dall’architettura o dalla pianta urbanistica adottata, ma anche e soprattutto dalla vita e dagli ammassi di persone che queste mura sanno abitare, da quei tratti caratteristici che fanno riconoscere lo “stile” di un paese senza essere, in fondo, così particolari…Si tratta di un tessuto cittadino, fatto di scorci e di tradizioni, di sapori e di odori, di suoni e di colori… difficile da cogliere, se si è distratti, difficile da preservare se si è frettolosi o troppo incautamente modernisti.Di questo tessuto fanno parte a buon diritto le attività e i negozi che da decenni caratterizzano la città, che creano punti di riferimento, punti d’incontro e di appuntamento, certezze incrollabili… finché restano aperti. Ne fanno certamente parte i Caffè e la loro storia italiana. realtà profondamente legate visto che nel 1615 il caffè fu introdotto in Europa proprio dai commercianti veneziani che lo importavano dall’Oriente.Per questo motivo Venezia fu la prima città italiana ad assaporare il gusto del caffè e divenne la patria delle prime “Botteghe del caffè” tra cui il celebre Oltre a questo storico locale sulla piazza si affacciano altre due caffetterie storiche, il Caffè Lavena frequentato da musicisti come Wagner e Liszt e il Gran Caffè Quadri amato da Lord Byron. Dopo Venezia la moda di bere “l’acqua negra bollente” si diffuse nelle principali città italiane dove si aprirono caffetterie frequentate da politici, scrittori e filosofi.tra queste Torino che vanta un buon numero di questi caffè storici che ancora oggi conservano intatto il loro fascino e che erano teatro soprattutto della vita politica cittadina. Trieste ha un rapporto profondo con questa bevanda sia perché accoglie alcuni tra i più suggestivi caffè storici italiani, sia perché è la patria di una grande realtà del settore come Illy che tra le numerose iniziative per promuovere la cultura del caffè ha istituito anche l”Università del caffè” Padova non può mancare nella lista delle “città del caffè” per il suo celebre Pedrocchi il caffè senza porte che Stendhal definì il “migliore d’Italia” e che oggi è ritornato agli antichi splendori Firenze è una tappa interessante di questo itinerario italiano al sapore di caffè grazie al Gran Caffè Giubbe Rosse che deve il proprio nome alle divise fiammanti dei camerieri secondo lo stile viennese. Roma considera il Caffè Greco a pochi passi da Piazza di Spagna, uno dei simboli del proprio fascino eterno. Napoli vive la propria identità in simbiosi profonda con il caffè, una bevanda di culto celebrata da canzoni, film, grandi interpreti come Edoardo de Filippo e Totò. Eppure qui il caffè si diffuse solo nell’800 con la comparsa dei “caffettieri”, venditori ambulanti che giravano le strade all’alba portando contenitori pieni di caffè e un cesto con zucchero e tazzine.

 

 

Mangiare e bere senza allargare la cintura si può fare

Mangiare e bere senza preoccuparsi della linea si può fare. Ecco come. Come evitare il buco in più alla cintura e potersi permettere ottimi cibi e vini deliziosi.Per i veri amanti della buona tavola non può mai mancare un ottimo vino ad accompagnare un buon pranzo o cena che sia. Problema? Se il “peccato di gola” è una buona abitudine o ci si rassegna al buco in più alla cintura, oppure si inventa la soluzione che renda possibile permettersi tutto ciò che piace e molto di più.L’ideale per potersi permettere ottimi piatti e vini squisiti in compagnia sono le passeggiate eno gastronomiche, che nel corso degli ultimi anni stanno vivendo un vero e proprio boom. Potrete scegliere tra diverse proposte, in molti casi verrete accompagnati da guide turistiche che vi aiuteranno a scoprire le aziende locali che al rientro dalla passeggiata vi accoglieranno con una degustazione degli ottimi vini e prodotti gastronomici raggiungerete i pascoli degni ospiti di un gran numero di fiori e animali, i vostri polmoni si ossigeneranno vedrete scenari meravigliosi. Mangerete, degusterete, e, dato che di fatto camminerete per arrivare da una tappa all’altra, smaltirete e quindi…. non serviranno altri buchi alla cintura

In Toscana l’arcipelago del gusto

L’Arcipelago Toscano è una delle perle della regione. Mare, natura e sapori, sono gli ingredienti principali delle isole che fanno parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Dal 25 gennaio al 16 marzo i sapori isolani si potranno ritrovare nell’iniziativa L’Arcipelago del Gusto. L’alta qualità gastronomica delle isole Toscane sbarca sulla terraferma con 8 cuochi ospitati da colleghi della regione per raccontare attraverso i prodotti e i piatti la storia di una regione. Visto il grande successo della I edizione de L’Elba in Vetrina, il programma si amplia coinvolgendo cuochi, ristoranti e prodotti di altre isole dell’Arcipelago Toscano e si propaga in otto province della Toscana. Le isole di Capraia, Elba e Giglio, hanno come comune denominatore il mare, il clima e molte materie prime, ma la loro storia è frutto di dominazioni e influenze diverse, che si rispecchia nella cultura enogastronomica fatta di tratti comuni, ma anche di piacevoli variazioni. Le otto cene saranno un invito ad assaggiare la cucina delle isole. Ogni serata sarà fondata su un prodotto locale e su un vino del territorio. Un viaggio enogastronomico non di sola andata: il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile a ottobre, quando i cuochi dell’entroterra saranno invitati a ricambiare la visita. Ecco le cene da non perdere. L’Arcipelago del gusto è un vero e proprio gemellaggio all’insegna dei sapori, organizzato da Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che sviluppano i prodotti del territorio.

Food

La Toscana

La Toscana è mare, montagna, campagna, terme e arte. E’ una delle regioni più amate dai turisti stranieri, prolifica di ispirazioni artistiche ed enogastronomiche d’eccezione grazie alla fitta rete di Strade del Gusto sparse nel territorio e di capolavori di forte richiamo internazionale, uno su tutti il David di Michelangelo, una delle sculture più fanose al mondo. Il mare si pregia della presenza delle sette isole-gioiello dell’Arcipelago Toscano Elba, Isola del Giglio, Montecristo, Capraia, Pianosa, Giannutri e Gorgona, delle spiagge della Maremma, della riviera apuana e dell’Argentario; la natura esplode folta nel Mugello, in Versilia, in Vallombrosa, sull’Appennino dove spicca l’Abetone e tra le Alpi Apuane, per degradare dolcemente nei paesaggi rilassanti delle colline dove si produce il Chianti, ma non solo. Ci sono le colline pisane, quelle san miniatesi, la Val di Sieve e la Val di Cecina, c’è la Val d’Orcia, la Val di Chiana, la laguna di Orbetello e altre oasi verdi. Toscana è relax che ha fatto la storia del termalismo italiano: da Montecatini a Chianciano, dai Bagni di Lucca alle Terme di San Giuliano, la rete termale della regione include innumerevoli località all’avanguardia per soggiorni improntati sulla salute del corpo e dell’anima. Culla del Rinascimento italiano, basterebbe da sola Firenze e il suo centro storico Patrimonio dell’Umanità Unesco per ripercorrere la storia dell’intero Paese. Ma tesori unici sono sparsi nelle altre città d’arte della regione, da Lucca a Livorno, da Siena ad Arezzo, da Pisa a Massa-Carrara, senza tralasciare i borghi minori dal fascino medievale e le cittadelle fortificate disseminate un pò ovunque nel territorio.

Manifestazioni importanti il “Perdono”

Settembre è diventato il mese in cui in tutto il Valdarno si celebra l’arte e la cultura, si organizzano sagre e fiere, si promuove la bellezza del territorio. L’afflusso di turisti è intenso, il programma di attività è vario e lascia solo nell’imbarazzo della scelta.Qualunque sia l’aspetto della Toscana che vi interessa di più, siete sicuri di poter trovare quello che fa al caso vostro. Da festa pacifista quale era in origine, la Festa del perdono è diventata un’occasione di scoperta, di avvicinamento al territorio, oltre a rendere omaggio alle ricchezze del territorio Valdarnese: la terra, l’agricoltura, l’enogastronomia, la vita all’ aria aperta, l’arte sono i temi principali. Dal 23 al 27 settembre 2016 a Terranuova Bracciolini  torna la fiera dell’agricoltura, più nota come Fiera del Perdono. La Fiera giunge alla 402° edizione. Una festa, una fiera, una manifestazione sportiva, un’esposizione, una sagra gastronomica, un pellegrinaggio nel passato o un viaggio nel futuro. Il Perdono è tutto questo e ancora di più.. un consiglio segnatela in agenda … e non mancate…!!luna-park-4

Al via il Pre-Perdono a Terranuova Bracciolini

Dopo la fortunata edizione dello scorso anno, Terranuova Bracciolini si prepara alla prossima Fiera del Perdono che anche per il 2015 avrà un inizio anticipato. I festeggiamenti cominceranno, infatti, sabato 19 Settembre Con un omaggio ai Nomadi con orchestra e proseguirà nei giorni successivi con una serie di spettacoli musicali e cabaret  in Piazza della Repubblica. Tante le band e gli artisti che si avvicenderanno nelle serate che faranno da preludio ai giorni che rappresentano la vera e propria tradizione della festa Terranuovese. La vera novità di questa prima edizione, dopo l’importante anniversario dei 400 anni di storia, sarà proprio l’interazione e il coinvolgimento di visitatori e addetti, sempre più accentuati. Per le strade di Terranuova, si potranno fare piacevoli incontri musicali ci saranno delle street band che vivacizzeranno le passeggiate di chi, da buona tradizione, si concederà un giro tra bancarelle, le attività commerciali, gli stand enogastronomici e luna park. Le stesse band si sfideranno in una gara e la migliore riceverà un premio Il programma delle festività del Perdono si chiuderà con la consueta fiera degli uccelli, lunedì 28 settembre, e il classico grande spettacolo pirotecnico di martedì 29 settembre alle ore 22:45.luna-park-4