I funghi più velenosi in assoluto

funghi sono degli ottimi alimenti da mangiare perché alcuni hanno un sapore davvero squisito, mentre altri possono essere velenosi  Ma vi siete mai chiesti quale sia il più pericoloso in assoluto? Lo abbiamo scoperto e sembra proprio che sia l’Amanita phalloides. Scopriamo qualcosa di più su questa specie.Questa specie è responsabile del maggior numero di decessi nel mondo dovuto all’incauta raccolta di funghi che le persone fanno. Sarebbe il più mortale in assoluto.Cosa provoca questa specie? Ebbene, causa intossicazione a lungo termine di tipo falloide. Inoltre, c’è da dire che cresce dall’estate all’autunno e in genere lo possiamo vedere nei boschi di latifoglia, preferendo nocciolo, faggio e castagno.Si tratta di una specie di fungo presente un po’ in tutte le regioni italiane sia nei boschi planiziali che in quelli d’altura e possiamo sottolineare come 50 grammi di questa specie possono essere fatidici per l’uomo. La sua tossicità è dovuta alla presenza di due veleni: le amantine e le falloidine.Se doveste vedere uno di questi funghi fareste meglio a stare molto attenti perché si tratterebbe del fungo più velenoso in assoluto.

 

Un piatto di pasta in Antartide

La pasta fredda non piace a nessuno, ma se stai vivendo in Antartide potresti avere una brutta sorpresa se aspetti troppo a mettere la forchetta in bocca.Tutti sanno che l’Antartide è il posto più freddo del mondo. Le temperature non rendono quel posto abitabile e non è possibile per l’uomo passarci troppo tempo a meno poi di riportare danni fisici. Questo ovviamente non ha mai impedito alla scienza di studiare quel luogo e inviare delle missioni di persone per carpirne i segreti. Una delle basi più famose in Antartide è quella della Concordia: lì intorno, il clima sembra appartenere a un altro pianeta. Adesso si è tornato a parlare della missione perché i ricercatori hanno pubblicato sui social una foto che è diventata virale: quella di un piatto di pasta, completamente congelato e con la forchetta a mezz’aria. Insomma, l’avvertimento è chiaro: se dovete cenare e vi trovare in Antartide, non aspettate troppo, altrimenti i vostri spaghetti si congeleranno come l’iceberg che ha affondato il Titanic! L’ESA sta promuovendo una ricerca al fine di studiare gli effetti a lungo termine dell’ambiente ostile sul corpo e la mente umana. Lo scopo è capire come le persone si adattano a queste condizioni e affrontare meglio i lunghi voli a bordo della Stazione Spaziale. L’ESA osserva soprattutto gli effetti del clima sul sonno: la mancanza di regolari cicli diurni e notturni sono gli stessi che si controllano nello spazio, e si vuole quindi capire come far sì che il sonno diventi regolare anche in assenza di luce diurna.Senza la luce del sole, il pranzo e la cena assumono un’importanza fondamentale per scandire i ritmi delle giornate e capire quando stare svegli e quando dormire.L’Antartide è un posto particolarmente adatto per preparare il corpo alle missioni spaziali. Lì, infatti, l’aria contiene poco ossigeno e l’equipaggio vive quindi in uno stato costante di ipossia. Ma perché soffrire così tanto? Semplice: sono queste le persone che dovranno andare su Marte.