Il melone bianco

Il melone bianco è un melone invernale, anche se viene raccolto in estate: viene chiamato così perché può essere conservato per lunghi periodi ed arrivare alla stagione invernale. Dotato di  una buccia rugosa nelle varianti giallo o verde e vanta una polpa molto succosa e dolce, di colore bianco, a volte tendente al verdino o giallo. A differenza dei meloni arancioni, come ad esempio il cantalupo, questo melone non sprigiona alcun odore finché è chiuso. Solo quando viene tagliato esce tutto il profumo: per questo motivo è stato chiamata fin dall’antichità Inodorus.Il melone bianco, come le altre specie di meloni, è ottimo consumato al naturale, insieme a formaggi e salumi come frutta a fine pasto, come merenda o nella macedonia. Il suo fresco e dolce sapore bene si accompagna anche ricette estive come insalate, dolci…La polpa, ricca di acqua, è dissetante, diuretica e poco calorica. Il melone vanta proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Quindi non solo molto buono e fresco, ma anche un alimento ricco e benefico che ci ricorda in autunno le calde giornate sulla spiaggia al mare

Come resistere alla quarantena

Il pensiero di dover stare rinchiusi in casa per tutta la durata della quarantena necessaria per contenere il contagio del Coronavirus atterrisce tutti. Sono tantissimi giorni e ancora più ore, che ci sembrano non passare mai senza niente da fare. In realtà più per percezione che non nella pratica. Di attività da fare in casa tra quelle che rimandiamo da sempre e altre per cui di solito ci lamentiamo di non avere abbastanza tempo ce ne sono tantissime. Ma è il concetto di non poter uscire di casa che ci terrorizza. Ed ecco perché è bene mettere in atto alcuni trucchi che ci possono aiutare. Toglietevi  il pigiama. Per quanto sia comodo è imprescindibile togliere il pigiama. Vestitevi senza truccarvi troppo così anche la vostra pelle ringrazierà e pensate alle cose che vi piacerebbe fare e che rimandate sempre per mancanza di tempo. Stilate due liste, una di cose da fare e una con le idee creative che vi vengono in mente per passare il tempo. Rimettere i cassetti sarà nella prima, preparare una torta sarà nella seconda. Dividete la giornata pensate la vostra giornata divisa in momenti di riposo e in altri momenti più attivi Ad esempio, potreste distendervi sul divano fino a metà pomeriggio e poi sistemare la dispensa o leggere un libro.Caccerete così la fastidiosa sensazione di aver buttato la giornata. Non si può uscire di casa? Giocate, è uno dei modi migliori di godere del tempo di qualità. Potreste organizzare una partita virtuale dare fondo alla fantasia con tutorial di ogni genere da seguire online, provare a preparare un dolce decorato, spolverare la vecchia console, tirare fuori dalla scatola il mazzo di carte e organizzare un partitone con i famigliari. Qualsiasi cosa deciderete di fare ne trarrete soddisfazione. Quale momento migliore per crearvi una spa fatta in casa?Inserite nella lista un paio d’ore da dedicare al vostro benessere. Avere del tempo da dedicare a noi stessi è un regalo che dovremmo concederci sempre, e non solo quando siamo obbligati a non poter fare altro. Quindi tanto vale iniziare Potreste cominciare con un bagno con acqua bollente seguita da un massaggio con spugna scrub, per poi passare alla maschera per i capelli, e in fine alle  creme per il corpo e per il viso Quando finalmente potrete uscire dalla quarantena sarete in perfetta forma.

Soffrire per amore è un rito di passaggio.

Un destino che toccherà a tutti, prima o poi, anche alla donna o all’uomo più belli, sensuali, affascinanti dell’universo. E così come non decidiamo noi quando innamorarci, anche soffrire può capitare quando meno ce lo aspettiamo. Rimedi infallibili? Formule magiche? Azioni futuristiche che cancellano dalla mente l’amore per cui soffriamo? Non ce ne sono. Non è facile capire come non soffrire per amore. Ma esistono però dei preziosi consigli per soffrire di meno, con minore intensità, con durata più breve. Per guarire, insomma, più velocemente da questa specie di malattia dell’anima, la più antica dell’universo. Quando ci lasciano finiamo in un vero e proprio vortice di sentimenti. La frustrazione, la tristezza, la rabbia, la gelosia. Canalizzare tutto verso il nostro ex, cercare colpevoli non è la migliore idea perché non fa voltare pagina. Dovete smettere di chiedere spiegazioni o cercare colpevoli. Pensate che a volte le cose accadono per qualche motivo inevitabile. ..Amicizia, bella parola: in questo momento avrete bisogno dei vostri amici, più che mai. Che si tratti di una colazione, un pomeriggio a casa con gli amici o, perché no, qualche drink per disconnetterti e ridere. Se è finita, è finita: per girare davvero la pagina, fate in modo che l’ex sparisca dalla vostra vita in ogni modo. Non c’è niente di male a piangere per amore anche perché aiuta a scacciare il pensiero, piano piano si associa il nome della persona al pianto e automaticamente il cervello comincerà a respingere il ricordo. Se la relazione finisce, è finita, quindi cancellatelo/a dai vostri social network, eliminate il suo telefono, buttate via i suoi ricordi e smettete di interessarvi a quello che fa. Un po’ di cioccolato, per favore. Può sembrare un po’ cliché, ma funziona. Tanti studi confermano che il cioccolato stimola la produzione di endorfine, le principali responsabili della sensazione di benessere che si prova mangiandone un cubetto. Quindi aumentare l’ormone della felicità in questi giorni renderà la vostra rottura molto più sopportabile, non è certo il momento migliore per pensare alla dieta.

 

Cos’è la tristezza?

Potremmo definire la tristezza come una reazione emotiva di passività e ritiro associata a un vissuto di perdita un oggetto, una persona cara, la  salute, scopi o valori esistenziali ecc.. Vivere un lutto, una mancanza, una privazione di qualche tipo è dunque direttamente connesso all’emozione della tristezza.Si tratta per altro di un’emozione primaria, dunque innata e adeguata agli aspetti più basilari della nostra sopravvivenza. Tuttavia, poiché le vicende della nostra vita di homo sapiens sono molto più complesse e sofisticate di quelle dei nostri antenati delle caverne, la tristezza può associarsi ad altri stati emotivi dando luogo a emozioni più ampie come il tradimento ad esempio quando si unisce alla rabbia o l’ansia quando si unisce alla paura.Può anche essere il primo gradino di un più complesso processo di lutto che porta la tristezza iniziale e sfumare in altre emozioni e in sentimenti e stati d’animo via via più vari. Rimpiazzare una perdita con qualcos’altro senza darci tempo di fare esperienza del vuoto e dell’assenza ci impedisce di risanare quella perdita condannandola a rimanere paradossalmente davvero incolmabile. Passare attraverso emozioni come la tristezza e il dolore psichico a esse associato ci rende invece più forti, ci aiuta a far tesoro delle piccole e grandi perdite o delusioni della vita e ci insegna che è anche grazie ad esse che possiamo andare avanti. In Giappone è l’arte del Kintsugi: “Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita e ha una storia, diventa più bella.”

Le persone speciali

Le persone speciali, sono quelle che ti entrano dentro, quelle che arrivano dritte al cuore senza prendere scorciatoie, dritte come se corressero su un’autostrada, come se i limiti di velocita’ non esistessero, e come se le distanze fossero davvero irrisorie…… le persone speciali, sono quelle che incontrano i tuoi pensieri per mescolarli con i loro, per farti capire in ogni momento, in ogni luogo che esistono persone che sembrano fatte apposta per te, che capiscono senza domande, che rispondono senza chiedere, e con le quali tutto sembra sempre cosi’ naturale…… le persone speciali sono quelle che quando le incontri, sono capaci di riempire un vuoto che hai da sempre, ed e’ nel medesimo istante che capisci che quel vuoto era nel tuo cuore per attendere proprio il momento in cui qualcuno di importante lo avrebbe colmato, avresti aspettato giorni, mesi o anni…… le persone speciali sono quelle che comprendono, comprendono e sanno tutto di te, piu’ di quanto tu possa immaginare, sono quelle persone che ti leggono dentro e che sentono i tuoi pensieri, e che sono capaci di regalarti con un gesto, quella serenita’, la felicita’ che avevi scordato, sono quelle persone che non ringrazierai mai abbastanza per averle incontrate sul tuo cammino….E TU CHE PERSONA SPECIALE SEI..

Gli animali di supporto emotivo…possono anche volare

Gli animali sono i migliori amici degli esseri umani. Non solo fanno compagnia, ma aiutano le persone quando si sentono sole, sono malate o affrontano un periodo difficile. Per questo varie compagnie aeree hanno deciso di permettere di trasportare sul aereo quelli che sono chiamati “animali di supporto emotivo”..Si chiamano animali  di supporto emotivo. Sono, come anche dice il nome, creature che aiutano il proprio padrone facendolo stare meglio con la loro sola presenza. Proprio per questo motivo, molte compagnie aeree hanno permesso ai proprietari di portarli a bordo per vincere la paura di volare.Chiaramente per portare su un aereo un animale di supporto emotivo si deve fare apposita richiesta . Possono fare domanda  le persone affette da depressione o con problemi di salute mentale, i militari e i veterani di guerra, gli individui autistici, e coloro che soffrono di PTSD e disordini psicotici.In questi casi avere un amico fidato accanto a sé aiuta molto le persone a rilassarsi. Sono in tanti a riuscire a volare con serenità grazie alla presenza di un animale, e sono sempre più le persone che s’iscrivono all’apposito registro per sconfiggere la paura dell’aereo. Basta presentare l’autorizzazione di uno psicologo, e non si pagherà nemmeno il costo aggiuntivo sul biglietto.In genere le compagnie aeree accettano cani e gatti di piccola taglia sui loro aerei, ma ultimamente la situazione è un po’ precipitata. A volte capita che i passeggeri si presentino al gate con serpenti o uccelli di grande taglia, che rischiano di mettere a rischio le persone a bordo. Per questo alcune compagnie stanno iniziando a varare delle norme più limitative, cercando così di mettere un freno all’esuberanza di alcuni viaggiatori.  L’interazione tra un animale  e un essere umano può essere di grande aiuto nel caso di molte malattie. Prendersi cura di un amico a quattro zampe è utilissimo per calmare una persona, limitare gli attacchi d’ansia e combattere la depressione. Chiaramente da sola non basta, e deve essere affiancata ad altre terapie, ma sono sempre di più i soggetti che vi ricorrono.