Il pepe nero

Nessun’altra spezia, al pari del pepe nero, spinse tanto la ricerca di nuove vie commerciali verso l’Oriente, tanto che per secoli rappresentò una merce di scambio di altissimo valore. Ad oggi la spezia più divulgata nella cucina europea, il pepe nero, con il suo sapore piccante e aromatico, era apprezzato già nell’Antico Egitto, tanto che alcuni grani di pepe furono trovati nelle tombe dei Faraoni. Conosciuto in Grecia già prima del IV secolo a. C. e consigliato da Ippocrate unito ad aceto e miele contro i dolori mestruali, nell’Impero Romano diventò sinonimo di ricchezza e merce di scambio. Apicio introduceva questa spezia in quasi tutte le ricette del suo De re coquinaria e sembra che durante l’assedio di Roma sia gli Unni che i Visigoti chiesero enormi quantità di pepe in cambio della salvezza della città.Il pepe raffigura nell’immaginario comune arguzia e vivacità tanto che parlare di una persona “tutto pepe” ne sottolinea il carattere vispo e mordace mentre “rispondere col sale e col pepe” significa fare polemica o comunque dimostrarsi decisi per farsi valere. Il pepe nero è davvero il re delle spezie e con i suoi grani piccanti e aromatici insaporisce moltissime pietanze nelle ricette di tutto il mondo. Con i grani interi si insaporiscano brodi, salami e salsicce, mentre macinati al momento aromatizzano con decisione carne e pesce ma anche la pasta  pensiamo agli spaghetti cacio e pepe della tradizione culinaria romanesca, zuppe e risotti. Ottimo anche per dare un sapore più deciso ai formaggi e alle verdure dolci come finocchi, carote e piselli. Il pepe nero è così diffuso che compare anche nelle più famose miscele di spezie come il baharat, la creola e il curry.

Metti una sera a cena…

Se siete stanchi della solita cena a lume di candela, allora vi interesserà sapere che in alcune parti del mondo consumare un buon pasto può essere anche un grande rischio: alcuni ristoratori hanno infatti deciso di concedere le proprie deliziose pietanze solo a quanti avessero il coraggio di superare paure e fobie. Iniziamo dal delle cinque, quando si pensa  all’atmosfera in torno a questo evento, vengono subito in mente luci soffuse, classe e tanta tranquillità. Non è il caso dell’Huashan Teahouse in Cina, raggiungibile solo…scalando una montagna fino a 2154 mt! E non una montagna qualsiasi: per raggiungere la vetta occorre superare il Death Trail, il sentiero più pericoloso del mondo. Passiamo al Bollywood Burner, dove il pericolo non è intorno ma proprio nel cibo che si mangia…tale ristorante è a dir poco evocativo: Si tratta di un locale specializzato in piatti a base di curry molto piccanti, tanto forti che il cameriere chiede di firmare una ricevuta prima di servire il piatto che attesti che si è a conoscenza degli  effetti del suo consumo!  Il Dinner in the Sky è invece un vero e proprio sogno diventato realtà: un ristorante stellato immerso nel cielo, sopraelevato a 30 m di altezza! Un tavolo che ospita fino a 22 commensali. Uno chef stellato che cucina le proprie specialità. Una gru che solleva il tutto per centinaia di metri. Un panorama mozzafiato della città.