Verità in cucina

Metti il sale perché l’acqua bolle prima e così si risparmia anche del gas”. È uno dei tanti consigli che arrivano in cucina quando si è alla prese con la preparazione di un buon piatto di pasta. Ebbene, questa giustificazione dall’apparenza scientifica che ormai si è diffusa come luogo comune, è falsa. Alcune false nozioni hanno una “presa” talmente forte da propagarsi di persona in persona fino a divenire parte di una cultura locale di cui nessuno si domanda più l’origine, trasformandosi così in verità acquisite. La spiegazione dell’attesa dell’ebollizione dell’acqua prima di salarla per non rallentare l’ebollizione, è un esempio di “bufala” che si è diffusa senza accorgersi del contenuto di un grossolano errore logico. Si può salare la pasta in qualsiasi momento senza che il tempo di attesa dell’ebollizione dell’acqua salata cambi e il motivo è molto semplice: è vero che quando si aggiunge il sale nell’acqua, creiamo una soluzione che, in quanto tale, ha una temperatura di ebollizione maggiore dell’acqua “sciocca”, ma è anche vero che poi la pasta la cuociamo in acqua salata. Sembra incredibile ma questa banale osservazione non viene mai fatta: il confrontare la temperatura di ebollizione dell’acqua salata con quello dell’acqua pura, in cui nessuno cuoce mai la pasta. Quindi, sia che si sali quando l’acqua bolle, oppure da fredda, non potremo evitare di dover fornire quelle calorie in più necessarie per coprire l’innalzamento della temperatura. Né il tempo né il consumo di gas del fornello verranno mai risparmiati o persi, ma saranno sempre gli stessi in entrambi i casi. Dunque salate quando preferite, il tempo di attesa non cambia. Chi fosse davvero interessato a ridurlo, si ricordi invece di usare il coperchio. Prove pratiche mostrano che le differenze, tra il farne uso o meno, possono essere di molti minuti o, in percentuale, del 20%, quindi assolutamente non trascurabili.

Cucinare la pasta

Preparare degli ottimi spaghetti è tutta una questione di tempi, dalla prima volta che li mescoli a quando li unisci al sugo. Ecco alcuni essenziali consigli Assicurati di disporre di una grande pentola per la pasta. Una pentola di circa 6,6 l o anche più grande ti permetterà di cucinare mezzo chilo di pasta. Cuocere la pasta in più acqua del necessario è un trucchetto utile per evitare che la pasta si attacchi. Versa dai 5 litri ai 6 litri d’acqua nella pentola per ogni 400 g di spaghetti. L’acqua in eccesso consentirà alla pentola di tornare rapidamente in ebollizione dopo aver aggiunto la pasta cruda.Usare molta acqua è molto importante quando si cucina la pasta lunga, come gli spaghetti e le fettuccine. Questo tipo necessita di spazio per muoversi dentro la pentola senza attaccarsi alle pareti della stessa. Aggiungi 18 g di sale quando l’acqua arriva a ebollizione. L’acqua salata darà sapore alla pasta. Non aggiungere olio. Se versi dell‘olio sugli spaghetti, impedirai al sugo di attaccarsi alla superficie della pasta. Inoltre faresti aumentare le probabilità che la pasta si attacchi. Mescola la pasta subito al momento che l’hai versata nella pentola. Controlla il tempo di cottura generalmente indicato nella confezione in modo che la pasta non resti cruda e neanche scotta. Non richiudere la pentola con il coperchio così che la pasta cuocia in modo uniforme e che l’acqua non esca per via di un’eccessiva ebollizione. Assaggia i tuoi spaghetti due minuti prima del tempo di cottura. A questo punto dovrebbe essere al dente. Scola gli spaghetti non appena sono pronti. Durante la cottura la pasta rilascia amido nell’acqua. Per impedire che gli spaghetti si attacchino è necessario scolarli subito. Non sciacquare gli spaghetti. Li faresti attaccare perché l’amido si asciugherebbe sulla pasta rendendola appiccicosa. Versali subito nel sugo caldo dopo la scolatura. Il sugo si amalgamerà alla pasta evitando che questa si attacchi. Il risultato sarà un appetitoso piatto di pasta morbida e liscia.