Il cavolo nero riccio di Toscana, detto anche braschetta, è una pianta con lunghe foglie di colore verde scuro con una superficie molto frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse. La pianta può arrivare fino ad un metro di altezza, resiste molto bene al freddo, anzi dà proprio il suo meglio dopo le gelate. Per molto tempo il cavolo nero riccio di Toscana è stato l’ingrediente fondamentale della cucina contadina, principalmente della ribollita che un tempo era considerata un piatto povero mentre oggi è fra le pietanze più ricercate della gastronomia toscana. Ideale per un antipasto ma anche come piatto unico, oggi è anche molto apprezzato come ingrediente di altre zuppe tipiche toscane o saltato in padella, procedete così, per gustarlo al meglio, preparate qualche fetta di pane toscano, il migliore è quello raffermo, abbrustolendolo su un piastra. Scolate il cavolo, strizzatelo e sminuzzatelo di modo che le foglie non rimangano intere. In una padella preparate un abbondante fondo d’olio e tagliate gli spicchi d’aglio a pezzetti piuttosto grossi di modo che si possano eventualmente vedere e, a proprio piacimento, togliere. A questo punto potrete soffriggere il vostro cavolo nero per 2 o 3 minuti avendo cura di regolare di sale. Stendetelo quindi sulle fette di pane abbrustolito leggermente strofinate di aglio fresco e servite versandovi sopra abbondante olio extravergine a crudo, a vostro piacere potete aggiungere del pepe nero oppure variare con del peperoncino piccante.
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Cosa mangiare contro il cancro
Ogni giorno il consumo alimentare è assolutamente vario. Dalla carne rossa alla pasta, dal pesce alla verdura e così via. Probabilmente non tutti siamo invece al corrente che alcuni di questi alimenti potrebbero essere un possibile nutrimento per cellule di tipo tumorale. Questo, in sostanza, l’avvertimento lanciato dai medici che invitano, quindi, a una prevenzione consumando cibo sano e diminuendo, se non addirittura eliminando completamente, il cibo più nocivo. Pare che una buona percentuale dei casi di cancro sia derivata dalla cattiva alimentazione. La cellula tumorale ha origine dagli scarti del processo di ossidazione, ovvero la metabolizzazione delle calorie, attraverso il quale il nostro organismo si nutre, quindi a tutti gli effetti ogni essere vivente può essere vittima di un tumore. Per fortuna esistono le sostanze antiossidanti che contrastano il formarsi di queste cellule. Il mirtillo può essere un buon punto di partenza, un consumo costante ma non eccessivo di questo frutto permette di contrastare un possibile sviluppo tumorale. Anche la curcuma, oltre ad essere un importante avversario del diabete, è nemica dei tumori. Da evitare invece assolutamente l’abuso di carne rossa, limitando il consumo a massimo 1 o 2 pasti alla settimana. Nota anche la necessità di dover interrompere qualsiasi consumo di zuccheri, di cibi pronti e di bevande gassate. Alloro, aglio, cipolla e noci sono altri importantissimi alleati per la nostra salute; è molto consigliato aumentarne la dose quotidiana. La dieta poi dovrebbe escludere le cotture alla brace o fritte. Evitare qualsiasi abuso di sale, specialmente quello non iodato. Il sale è formato da sodio, principale responsabile della ritenzione idrica e dell’affaticamento cardiaco. Il suo abuso è correlato con la nascita di certi tumori. L’ultimo consiglio, che vale per tutti, uomini e donne, è quello di tenersi in costante movimento, l’esercizio fisico crea il sudore che contrasta lo sviluppo di cellule tumorali.