Come scegliere le piante per la cucina

Non tutti gli appartamenti sono  illuminati da permettere la sopravvivenza di qualsiasi tipo di pianta ed è per questo che sarebbe bene optare per specie vegetali in grado di resistere a moltissime situazioni, ma soprattutto ad ambienti con poca luce. Alcune piante da cucina, infatti, sono perfettamente in grado di crescere floride anche in semioscurità. In realtà, vi sono piante che prediligono proprio questa condizione e sono quelle che vantano un colore ben deciso, indicatore dell’alto livello di clorofilla presente al loro interno. E dunque, non solo piante rigogliose e dai colori intensi per abbellire la propria cucina, ma anche piante aromatiche fondamentali per la preparazione di ottimi piatti per pranzi e cene: molto gradevoli e facilmente utilizzabili sia fresche, che surgelate o essiccate a seconda delle esigenze. Un unione perfetta tra bellezza e ornamento e utilità: in un bellissimo vaso dai colori sgargianti. Hai già scelto quale pianta renderà la tua cucina graziosa e profumata?

Una casa sempre profumata …in modo naturale

Avere sempre un buon profumo in casa, è sinonimo di buona igiene. E per le persone, entrare in una casa che ha un buon profumo, è un fattore molto piacevole per sentirsi a proprio agio  Per questo, molti scelgono di acquistare profumatori di diverse fragranze. Ci sono inoltre delle  soluzioni  naturali, per far sì che la tua casa abbia sempre un buon profumo. Si tratta di piantare un seme di limone in una tazza, la piantina diventa anche un grande elemento decorativo, mentre offre aromi rinfrescanti e piacevoli che renderanno il vostro ambiente piacevole. È molto semplice e anche divertente da fare se amate le piante. Prima di iniziare, procurati:I semi di limone. Un po ‘di terra Una tazza di media o grande dimensione. Pinzetta che userete per rimuovere la pelle dai semi di limone. Acqua. Ora dovete solo seguire questi semplici passaggi Prendete la tazza e mettete acqua e semi di limone. Lasciali riposare per un’ora, questo scioglierà la pelle dei semi in modo che sia molto più facile da rimuovere. Togliere i semi e metterli su carta da cucina per assorbire l’umidità e prendete le pinze per rimuovere la pelle dei semi, questo passaggio è importante per una  germinazione di successo. Mettete i semi già senza la pelle in un po’d’acqua e aspettate che germinino. È un processo necessario che può richiedere fino a 2 giorni Dopo che sono germogliati, dovete metterli nel terreno inumidito con un po ‘d’acqua, e in questo passo prendete la tazza dove volete piantarli. È necessario posizionare i semi a spirale in tutta la lunghezza della tazza Se volete aggiungere un tocco in più che dia un maggiore valore decorativo, puoi mettere piccole pietre colorate sulla tazza. Resta solo da aspettare che le piante crescano, scegli un luogo appropriato dove vuoi metterle, devi solo assicurarti che ricevano la luce solare per la maggior parte del tempo. Bagnatele ogni tanto se vedete che non hanno umidità e in brevissimo tempo avrete preparato il vostro albero di limone che lascerà la vostra casa molto profumata.

More

Con il termine more si intendono generalmente quelle di rovo, ovvero i frutti della Rubus ulmifoliu, pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee originaria dell’Eurasia. Si raccolgono muniti di cestino per soli 30/40 giorni tra il mese di Luglio e Agosto questa loro scarsa disponibilità, insieme al sapore dolcissimo, le hanno rese per lungo tempo un alimento prelibato considerato alla stregua di un dessert Ricche di antiossidanti e fibre, si consumano fresche ma anche nella preparazione di marmellate negli yogurt e come decorazione di sfiziosi dolci

Idee sul terrazzo

In un terrazzo che si rispetti non possono mancare i vasi di fiori e  le piante, che faranno non solo da ornamento, ma vi aiuteranno a creare una zona d’ombra. E’ importante scegliere piante e fiori che non soffrano troppo  il caldo,in quanto il terrazzo è sempre esposto ai raggi solari. Un’idea carina potrebbe essere rendere più bello il terrazzo con dei vasi di  piantine colorate e con le erbette aromatiche che oltre ad aiutarvi in cucina rilasciano un delizioso profumo, coloratissimi e utili anche in cucina sono le piantine di Peperoncini Rossi!

La  Tillandsia 

La Tillandsia è una pianta erbacea perenne che nei nostri climi si adatta perfettamente all’interno delle abitazioni. Per le loro caratteristiche, si prestano ad arredare con gusto tutti gli ambienti. Ho acquistato da Ferrini Gift un portacandele in materiale naturale, con sopra un vetro molto particolare che in questo momento farà da contenitore alla mia Tillandsia, al suo interno ho creato una composizione.Le tillandsia trovano facile e gradevole collocazione in qualsiasi angolo della casa semplicemente poggiandole su un qualsiasi supporto o contenitore che ne valorizzi la forma. In questi giorni d’estate,la collocherò sul tavolo del giardino, dove la notte con l’umidità riuscirà a rigenerarsi. La Tillandsia è in grado di assorbire e di trattenere le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera, come la formaldeide presente in tutti gli ambienti di vita e di lavoro, ma anche i PM10, molecole inquinanti prodotte durante i processi di combustione che normalmente le altre piante non sono in grado di assorbire.

I vini affacciati sul mare

Temperatura costante e scarsa luminosità sono le condizioni ideali per una cantina. Ed è per questo che nei fondali marini vengono immerse sempre più bottiglie, per farle affinare al meglio fra pesci e coralli. Una novità nell’arte del vino, guardata forse con qualche dubbio da chi oggi usa tecniche antiche per coltivare le viti in luoghi dove il mare appare fra i filari. Dall’isola d’Elba, dove si fanno vini come gli antichi Greci, immergendo l’uva fra le onde, a Ischia con i suoi viticoltori eroici arrampicati sui ripidi pendii, passando per il Golfo Di Napoli e i bianchi borghi della Sardegna, fino alle siciliane Mozia, Salina e Pantelleria, fra terreni vulcanici, venti d’Africa e dune, un viaggio multisensoriale di aromi, sapori e sguardi. Una cultura quella del vino da coltivare attraverso guide e riviste specializzate anche sotto l’ombrellone, mentre si pensa al vino da bere quando il sole sarà al tramonto e le sue ultime luci, riflesse sulla superficie del mare, brilleranno nel bicchiere. Proprio come si riflettono sui grappoli, che sentono già avvicinarsi la prossima vendemmia.

Verdure e fiori sul terrazzo

La stagione è quella giusta, l’impresa è intrigante, i benefici numerosi: se avete una terrazza a disposizione, anche molto piccola, questo è il momento di trasformarla in un piccolo orticello. Coltivare in vaso verdura, frutta, erbe aromatiche, o semplicemente fiori è un hobby che dà grande soddisfazione; i benefici del gardening sono numerosi, e la gioia di mangiare le proprie verdure incontenibile: ecco come fare. Innanzitutto, vi occorre un balcone con una buona esposizione alla luce solare: il vostro orto ha bisogno di sole per diverse ore al giorno, se si tratta di quella del mattino ancora meglio. Occorre poi munirsi di vasi profondi, e prepararli ad accogliere le piante con uno strato di materiale drenante e terriccio universale. La scelta delle piante da coltivare è importante, perché non tutte sono in grado di dare risultati gradevoli in vaso: tra gli ortaggi, si prestano bene le lattughe, le carote, le zucchine, i pomodorini, i peperoncini, le cipolle; per quanto riguarda la frutta le fragole danno ottimi risultati, i frutti di bosco, mentre tra gli alberelli potete provare con limoni e kumquat; le erbe aromatiche si prestano praticamente tutte, così come i fiori. Ogni pianta avrà necessità specifiche rispetto alla profondità del vaso, al bisogno di luce, di acqua, di concime, e dovrete rispettarle. Tuttavia alcune indicazioni generali si possono dare, come per esempio quella di non esagerare con le innaffiature, ma garantirne ogni giorno nel periodo in cui la pianta sta dando frutti, se non piove naturalmente, e concimare con prodotti organici. Abbeverate le piante nel tardo pomeriggio, dopo il tramonto, per minimizzare l’evaporazione, custoditele con cura e potrete beneficiarne ogni giorno

I giacinti

Diffusissimo nei nostri giardini e all’interno delle nostre case, il giacinto è una delle bulbose più diffuse in commercio, anche grazie alla sua facilità di coltivazione.Di origine europea e asiatica, ne esistono tantissime specie differenti, tra le quali le più famose sono: il Giacinto Italiano, caratterizzato da fiori lilla o bianchi, il Giacinto Romano, il più precoce di tutti e il Giacinto Olandese, un ibrido che spicca per le sue varianti di colori che spaziano dal giallo al viola al blu.Come abbiamo detto, coltivare i bulbi di giacinto è davvero semplice, richiedono solo alcune regole per la buona riuscita della sua fioritura. Per prima cosa la buona notizia è che è possibile coltivare il giacinto sia in esterno che in interno, sia in aiuola che in vaso, e quindi, se abitate in zone climatiche non temperate, potrete benissimo arricchire i vostri ambienti domestici con appariscenti colori nei vasi. È sempre meglio preferire una semina in terreno, perché il giacinto preferisce di più l’aria aperta e un terreno più nutriente, proprio come quello del giardino, ma resiste molto bene anche piantato nei vasi.Se deciderete di optare per la coltivazione in giardino potrete lasciare il vostro bulbo di giacinto anche in una posizione assolata, con luce diretta, e non avrà difficoltà neanche con temperature troppo basse, perché rinforzato dal terreno circostante. Se invece deciderete di piantare il giacinto in vaso, all’interno della vostra abitazione, premuratevi che la temperatura non scenda mai sotto i 13 gradi centigradi e posizionate la pianta in un luogo molto luminoso, ma che non sia soggetto a luce diretta del sole. La regola chiave è, innaffiate finché non si formano ristagni, il giacinto, soprattutto se piantato in giardino, ama molto l’acqua e ha più facilità a disperderla nel terreno.I fiori del giacinto, invece, non hanno bisogno di una potatura costante e regolare. Basterà solo tagliare i fiori una volta appassiti o una volta che la fioritura sarà terminata; in questo modo la pianta risparmierà le sue energie per altri periodi di crescita.

Anturio una pianta dai bellissimi fiori

La forma è molto particolare, i colori scintillanti, e il livello di difficoltà nella coltivazione minimo. Nel linguaggio dei fiori è simbolo di amore e passione, e viene usato anche per esprimere stima e rispetto. Ottime ragioni per far entrare l’anturio nella propria casa, dando un tocco di allegria al verde domestico, o per regalarlo a qualcuno di amato. Come prendersi cura dell’anturio. Appartenente alla famiglia delle Aracee, l’Anthurium ha origine nelle foreste umide dell’America equatoriale. Il nome deriva dal greco, e significa ‘fiore con la coda’ in relazione alla sua forma. Le parti colorate non sono esattamente fiori, ma foglie mentre l’infiorescenza è lo spadice, quella parte che si erige, a volte a spirale, come una coda gialla. Come molte altre Aracee, l’anturio contiene cristalli di calcio ossalato, tossici se ingeriti. Dal punto di vista estetico, la resa è molto elevata. Le foglie colorate sono praticamente permanenti e si rinnovano con facilità se la pianta sta bene. Il più classico ha le foglie di un rosso brillante, ma esistono anche versioni bianche, rosa, screziate. La crescita è lenta, perciò si può acquistare la pianta delle dimensioni desiderate senza temere che diventi troppo ‘invadente’. Inoltre, le foglie dell’anturio sono tra le migliori ‘assorbi inquinamento domestico del mondo vegetale. E’ molto facile da coltivare, e lo possono fare anche i meno esperti. Tollera bene ambienti con scarsa luminosità, e richiede 15-20 °C di temperatura Non teme comunque il caldo, purché sia in ombra e con elevata umidità ambientale. Richiede annaffiature regolari in estate e quando il riscaldamento è acceso, ma è sempre bene svuotare il sottovaso dall’acqua non assorbita dopo 15 minuti. Le foglie apprezzano una vaporizzazione di acqua. Ogni tanto, pulite le foglie con un panno umido per liberarle dalla polvere e ridare loro lucentezza. Inoltre, è bene recidere alla base gli steli di fiori e foglie secche. 

Fiori di zafferano parola di Cracco

Lo chef Cracco l’ha scritto nel suo libro che il risotto zafferano e midollo è il piatto più figo “ma solo se usate lo scalogno al posto della cipolla! “quindi per lo zafferano, vien da pensare, ha sicuramente un debole. Sarà per questo che è stato proprio lo chef di grido ad acquistare in blocco i fiori di zafferano essicati per il suo ristorante prodotti dall’azienda agricola Serica, svuotandone tutte le scorte. Sì, avete letto bene: fiori di zafferano, non stimmi o pistilli!Non si tratta dunque di quei filamenti estratti dal fiore che tradizionalmente si usano per creare il tipico risotto alla milanese, quello a cui i preziosi e costosissimi pistilli donano un bel color giallo dorato. Si tratta invece proprio della corolla di Crocus sativus, lo stesso da cui i famosi pistilli provengono. E anche loro hanno la caratteristica di donare uno splendido colore: invece del giallo, i fiori del crucus sono di uno splendido violetto-blu. E c’è di buono che costano nettamente meno della spezia!L’azienda agricola che li produce nella Bergamasca  li essicca ponendoli su grate vicino ad una stufa a legna e li propone come decorazioni e guarniture per piatti, trattandosi di fiori perfettamente commestibili. Una bella idea per rendere un prodotto vegetale già molto prezioso ancora più sfruttabile, creando qualcosa che si può utilizzare anche nelle cucine casalinghe per stupire ed incantare ospiti ed amici. E perché no, potremmo anche provare a coltivare noi stessi il bulbo dello zafferano direttamente sul balcone per guadagnare un tocco floreale tra i fornelli di casa: ci trasformeremo così in veri cuochi  dal pollice verde!